nick ha scritto:non vorrei rompere l'idillio
ma vorrei unicamente informarvi che tiziano sclavi è mio vicino di casa
nonchè genero della mia ex professoressa di Italiano/Storia
comunque ora mi ritiro
eh no.. non puoi buttare il sasso e nascondere la mano, nessuno meglio di te dovrebbe l'esempio in tal senso!
che tipo di vicino è ? semi eremita scontroso o affabile e cordiale? cioè te lo chiedo, perchè molti sono portati ad appoggiare la prima ipotesi, ma secondo me è un buon uomo..
dai sforna un pò di gossip..
dai
nick ha scritto:dovete leggere il post sopra e dire
"uhhhh nick come ti invidio ma davvero?!"
dai dai sù sà
EDIT: eccheccazzo, dammi il tempo di interiorizzare l'invidia e formularti una domanda eh
Ultima modifica di stan il 26/06/2007, 19:02, modificato 1 volta in totale.
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
Sono forse uno dei più vecchi fan di Dylan dog visto che ho tutti i numeri originali e tutti gli speciali (il primo che ho comprato è stato "il fantasma di Anna Never n°4", avevo 12 anni ed ero emozionatissimo nel leggerlo, poi ho ritrovato anche i primi tre).
Ha ancora su di me un certo fascino anche se le ultime storie, a mio parere, hanno meno impatto e consistenza...
cardofab ha scritto:Ha ancora su di me un certo fascino anche se le ultime storie, a mio parere, hanno meno impatto e consistenza...
certo i primi 100 numeri hanno un fascino unico, però devi considerare che un fumetto non può rimanere statico nelle tematiche, sono passati più di vent'anni ormai da primissimi albi.. io apprezzo lo stesso le storie recenti (anche se qualche storiaccia se la potevano risparmiare, tipo "Il mondo perfetto" o "Nebbia"..) , è comunque Dylan ma più semplicemente "al passo coi tempi". Poi con tutto il ricircolo di sceneggiatori è normale che se guardi le storie di anni addietro, il cambiamento è sempre più netto. A parte Sclavi, tra gli sceneggiatori apprezzo Chiaverotti, Ruju, Medda e tra le nuove leve Tito Faraci e Paola Barbato.. tra i disegnatori i migliori sono senza dubbio Roi e Brindisi, almeno per i miei gusti.
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
cardofab ha scritto:Ha ancora su di me un certo fascino anche se le ultime storie, a mio parere, hanno meno impatto e consistenza...
certo i primi 100 numeri hanno un fascino unico, però devi considerare che un fumetto non può rimanere statico nelle tematiche, sono passati più di vent'anni ormai da primissimi albi.. io apprezzo lo stesso le storie recenti (anche se qualche storiaccia se la potevano risparmiare, tipo "Il mondo perfetto" o "Nebbia"..) , è comunque Dylan ma più semplicemente "al passo coi tempi". Poi con tutto il ricircolo di sceneggiatori è normale che se guardi le storie di anni addietro, il cambiamento è sempre più netto. A parte Sclavi, tra gli sceneggiatori apprezzo Chiaverotti, Ruju, Medda e tra le nuove leve Tito Faraci e Paola Barbato.. tra i disegnatori i migliori sono senza dubbio Roi e Brindisi, almeno per i miei gusti.
Hai ragione...certo che il fascino delle prime storie su di un dodicenne è qualcosa di molto diverso rispetto a quanto le ultime storie suscitano oggi che di anni ne ho 32....sono cambiato anch'io....Chiaverotti su tutti (sclavi a parte) mentre per i disegni a me piace molto anche Dall'Agnol...
nick ha scritto:i molti non sbagliano per nulla
io in ventanni di vita l'avrò visto 6/7 volte
davvero eh
vive in eremitaggio
non penso sia molto socievole
ma forse è un impression
ma dicono che viva in adorazione / adulazione della moglie
dicono che abbia un carattere più che pessimo
le prove non ve le posso fornire
perchè ho da sempre odiato il genere fumetto
però se volete ho la firma sull'annuario di classe
della suocera
però
oh
sta frase è bellissima
"Io sono il foglio di carta sulla strada che a ogni soffio di macchina o di camion si erge e grida credendosi una spada:io sono quel foglio di carta e niente più"
Tiziano Sclavi
capisco..
pensavo fosse la classica persona che odia semplicemente la popolarità raggiunta e le interviste, invece è proprio eremita d'attitudine.. e sinceramente non avrei neanche creduto che fosse sposato. Eremitaggio sì, ma almeno senza castità, meglio per lui. Ultimamente è tornato a scrivere storie dopo anni di cartaceo silenzio, e obbiettivamente i risultati si vedono.. è davvero bravo e quella frase se non sbaglio l'aveva detta in una delle sue rare interviste.. e hai ragione, è veramente bella
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
cardofab ha scritto:Hai ragione...certo che il fascino delle prime storie su di un dodicenne è qualcosa di molto diverso rispetto a quanto le ultime storie suscitano oggi che di anni ne ho 32....sono cambiato anch'io....Chiaverotti su tutti (sclavi a parte) mentre per i disegni a me piace molto anche Dall'Agnol...
a me il tratto di Dall'Agnol non fa impazzire, preferisco quello più spigoloso di Roi.
Comunque dato che siamo nel topic giusto (ma sbagliato per parlare di Dylan Dog) anni fa ho visto in cassetta Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, con Rupert Everett.. sinceramente non è che mi sia piaciuto troppo, per non dire di peggio
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
Dylan Dog ormai è diventato trash, spazzatura.
Il vero incubo è ritrovarselo nelle edicole.
Ormai rimane poco o nulla da indagare. Le storie sono diventate fastidiosamente inverosimili, ripetitive e banali.
Rimangono i primi numeri, questo è vero... li custodisco gelosamente anch'io...però ormai la stagione dell'indagatore è al tramonto
Per rimanere IN TOPIC, vi ricordate quanto era infimo e imbarazzante il film con Rupert Everett e Anna Falchi(tratto dal primo speciale se non erro). L'unica cosa degna di note era il topless di quest'ultima...per il resto...
nick ha scritto:i molti non sbagliano per nulla
io in ventanni di vita l'avrò visto 6/7 volte
davvero eh
vive in eremitaggio
non penso sia molto socievole
ma forse è un impression
ma dicono che viva in adorazione / adulazione della moglie
dicono che abbia un carattere più che pessimo
le prove non ve le posso fornire
perchè ho da sempre odiato il genere fumetto
però se volete ho la firma sull'annuario di classe
della suocera
però
oh
sta frase è bellissima
"Io sono il foglio di carta sulla strada che a ogni soffio di macchina o di camion si erge e grida credendosi una spada:io sono quel foglio di carta e niente più"
Tiziano Sclavi
capisco..
pensavo fosse la classica persona che odia semplicemente la popolarità raggiunta e le interviste, invece è proprio eremita d'attitudine.. e sinceramente non avrei neanche creduto che fosse sposato. Eremitaggio sì, ma almeno senza castità, meglio per lui. Ultimamente è tornato a scrivere storie dopo anni di cartaceo silenzio, e obbiettivamente i risultati si vedono.. è davvero bravo e quella frase se non sbaglio l'aveva detta in una delle sue rare interviste.. e hai ragione, è veramente bella
Mi risulta che Sclavi fumi come un turco e sia un vero campione di Cruciverba. Non potevate vivere senza 'ste informazioni, eh?
bella ghost, bella
e per Philip Seymour-Hoffmann stima a priori
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."