Io spero che sia già convocato la prossima estate, anche perchè aTreviso potrà trovare con Djordievic il giusto mix di motivazione ed esperienza per essere protagonsta per la prima volta in A1 , e messi come siamo nel ruolo non possiamo fare troppo gli schizzinosi e dobbiamo prenderci i suoi pregi e i suoi difetti sperando che il campionato che sta per iniziare amplifichi i primi e riduca i secondi.
Certo dovrà fare anche un lavoro , non esagerato, di potenziamento muscolare.
P.S. Contro la Francia nel quarto quarto della semifinale degli europei under 20 è stato l'uomo determinante nel creare il break decisivo a nostro vantaggio.
Che nostalgia, magari avere un play come lui
Vorrei comunque far notare una cosa, a questa Nazionale si chiedeva essenzialmente una crescita sia tecnica che di gruppo. Considerando il movimento italiano abbastanza deprimente, direi che si è riusciti almeno in parte nell'intento.
Gallo ha pagato lo scotto della prima esperienza peso della sua carriera, considerando che la sua situazione a Denver è ad un punto morto, con qualche speranza di primo turno di playoff e stop si spera per lui che il Colorado sia solo una tappa, ma deve crescere, e molto.
Belinelli, se si mette in testa che al di fuori dei confini nazionali non è una star e prende coscienza con l'umiltà (che l'entourage non sembra avere) che aveva al primo anno di Golden State, ossia aver tanto da imparare anche in termini di professionalità (i kg di troppo non erano solo una battuta), potrà dare ancora molto.
Bargnani pur con tutti i suoi limiti ha dimostrato che in un sistema può dare molto anche in termini di difesa e rimbalzi, purtroppo la sua tendenza a deprimersi è un limite troppo grande nella sua evoluzione.
Io non credo che in FIP pensassero veramente ad un podio, certo che se non pompi un pò l'evento, il movimento già depresso per suo conto, rischia il definitivo oblio.
Molto contento di Pianigiani, cojones e preparazione tecnica un passo avanti rispetto agli altri, mi dispiace per Recalcati, un fine carriera riempito d'astio, senza riconoscere che il fallimento era stato in primis tutto suo, per non aver capito il materiale che aveva a disposizione.
Saluti