Oggi butto dalla finestra la discografia (?

) di quella gran topona cotonata che risponde al nome di ORIETTA BERTI.
Cito tra le altre: 'FIN CHE LA BARCA VA''. Composta in pieno delirio esistenziale da non so chi nel 1970, anno di profonda contestazione sociale; La si può considerare la canzone più IMPEGNATA che sia sta creata a sostegno del DISIMPEGNO.
Esegesi del testo:
Analizzando profondamente il testo della canzone, mi appaiono inquietanti doppi sensi, che mi fanno pensare che la Berti sotto quella veste di mamma e donnina perbenino sia in realtà una grande MAIALONA...
C’è un pezzo della canzone che riporto fedelmente..
Quando l’amore viene il campanello suonerà..
beh, fin qui, nulla di male.poi attacca con:
Stasera mi e' suonato il campanello, e' strano, io l'amore ce l'ho gia',
vorrei aprire in fretta il mio cancello.. mi fa morire la curiosità
Aprire il cancello…? Maaaa… ma che cancello vuole aprire la Berti??
Poi ripensa al grillo ed alla formica e dice:
Ma il grillo disse un giorno alla formica
"il pane per l'inverno tu ce l'hai"
vorrei aprire in fretta il mio cancello,
ma quel cancello io non l'apro mai. (Ma vi rendete conto?? )
Chiudo con questo tagliente aforisma riferito al suo cavallo di battaglia:
cit. E' un pezzo che canto poco. Ha tante parole e non me le ricordo mai".
(Orietta Berti)