Programma estivo di Andrea
- RafT
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stan
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Quoto... sono sicuro che a Treviso starà lavorando bene e aumenterà la massa muscolare nel giusto, da non snaturarlo nello stile di gioco diminuendogli la rapidità.. Certo che se questo programma di allenamento darà i suoi frutti, incrementando la sua presenza sotto canestro sia in attacco che in difesa, unita alla bravura tecnica che ha già sul perimetro, nel tiro, nel palleggio (senza dimenticare l'ottima intelligenza cestistica che col tempo non può che migliorare ancora), beh..nel giro di un paio di stagioni potrebbe diventare assolutamente devastante.RafT ha scritto:ottima news imho ^^Silve ha scritto: Per concludere ma ha detto che sta facendo molto lavoro di pesi per diventare centro....
Comunque complimenti a Silve per il suo eccellente lavoro di investigazione
Ultima modifica di stan il 07/06/2007, 2:34, modificato 2 volte in totale.
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
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elmatador15
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sono sicuro che dietro il lavoro di andrea parta un coordinamento a priori da toronto e che quindi sia seguito nei più minuziosi dettagli...è in buonissime mani e tutto quello che farà e curato nel + piccolo dettaglio. 
... Il Mio Unico Limite é Il Cielo e Nessuno Può Impedirmi di Superarlo , Nessuno ... IMPOSSIBLE IS NOTHING
::::: ANDREA ORGOGLIO ITALIANO :::::
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MASGUID
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sicuramente ci sono delle dritte da toronto su che cosa deve migliorare... per il resto si è affidato a quello che è considerato uno dei migliori preparatori atletici...elmatador15 ha scritto:sono sicuro che dietro il lavoro di andrea parta un coordinamento a priori da toronto e che quindi sia seguito nei più minuziosi dettagli...è in buonissime mani e tutto quello che farà e curato nel + piccolo dettaglio.
I LoVe ThIs GaMe...!!!
Grande magoooooo!!!
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luchino
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Mago» Bargnani è tornato alla Ghirada: lavoro pre-estivo con il preparatore atletico Francesco Cuzzolin dal lato fisico, dopo i Raptors e prima della Nazionale. Ottima occasione per rivivere il suo fantastico primo anno Nba. All’esordio, New Jersey, 1 novembre, sconfitta 92-102, 2 punti e 3 falli in 9’: Andrea, non è che hai pensato: Dio mio dove sono capitato? «Sapevo che all’inizio sarei stato poco in campo, del resto alla Benetton non giocavo più di 15 minuti. Il coach non mi conosceva bene, ho dovuto guadagnarmi la pagnotta piano piano. Erano gli altri a pensare che avrei fatto subito chissà cosa». Le tue cifre finali: 11.6 punti e 4 rimbalzi in 25’ ed in 65 gare, idem nelle 6 dei playoff. Cos’è cambiato dal debutto?
«Non molto. Ho continuato ad allenarmi duro per dimostrare di poter restare in campo anche a quei livelli. Lì se ti abitui poi cominci a trovarti a tuo agio». Dal tuo primo anno hai avuto ciò che ti aspettavi? «Non è che mi aspettassi chissà che, per me era una situazione completamente nuova e non avevo idea di ciò che mi attendeva. Però sono molto soddisfatto di quello che ho fatto, mi sono divertito moltissimo, e quando ci si diverte è tutto ok». Non ti hanno pesato le aspettative che si attribuiscono alla prima scelta? «No, quelle le sentivo prima del draft, da lì in poi è stato tutto in discesa: il contratto c’era, potevo lavorare tranquillamente». E per il secondo anno cosa speri? «Di giocare molto meglio del primo: bisogna sempre andare avanti». Quanto ti ha agevolato la presenza di Gherardini, Garbajosa e degli altri europei? «Parecchio. Maurizio è un amico, Garba e Nesterovic parlano benissimo l’italiano, però pure gli americani sono tutti bravi ragazzi, mi hanno aiutato molto anche loro». E dal punto di vista ambientale? «Grossi problemi non ce ne sono stati. Ecco, forse il freddo... Però Toronto è piena di ristoranti italiani e di connazionali, non è così difficile ambientarsi, come in tutte le cose basta lasciar passare un po’ di tempo». Una cosa che ti ha sorpreso della Nba? «Il contorno, l’organizzazione: supera addirittura quella del calcio in Italia». E ciò che ti è piaciuto di meno? «Tutte quelle apparizioni, visite, interviste. Ma capisco che fa parte del gioco». L’avversario più forte? «Tim Duncan». Ieri notte è iniziata la finale: chi vince? «San Antonio». Il cordone ombelicale con la Benetton è ancora robusto? «Certo. Ora sono a Treviso, con Francesco mi trovo molto bene, è giusto ogni tanto venire qua e lavorare con lui». Dalla Nba come hai vissuto le disavventure della Benetton? «Con molto dispiacere. Anche perché subire una penalizzazione in corsa, proprio prima dell’ultima giornata, non m’è sembrato il massimo. Forse era meglio scontarla la stagione dopo. Io comunque resto un grande tifoso della Benetton, sono stato suo giocatore per tre anni, le sono riconoscente». A ottobre giocherai nella tua Roma. «Sarà fantastico ed emozionante». Ti senti pronto per la Nazionale? «Dopo l’appendicite devo tornare al 100% ma sto recuperando». Avresti preferito le vacanze? «Nessuno mi obbliga: se vado in Nazionale significa che ne sono convinto».
«Non molto. Ho continuato ad allenarmi duro per dimostrare di poter restare in campo anche a quei livelli. Lì se ti abitui poi cominci a trovarti a tuo agio». Dal tuo primo anno hai avuto ciò che ti aspettavi? «Non è che mi aspettassi chissà che, per me era una situazione completamente nuova e non avevo idea di ciò che mi attendeva. Però sono molto soddisfatto di quello che ho fatto, mi sono divertito moltissimo, e quando ci si diverte è tutto ok». Non ti hanno pesato le aspettative che si attribuiscono alla prima scelta? «No, quelle le sentivo prima del draft, da lì in poi è stato tutto in discesa: il contratto c’era, potevo lavorare tranquillamente». E per il secondo anno cosa speri? «Di giocare molto meglio del primo: bisogna sempre andare avanti». Quanto ti ha agevolato la presenza di Gherardini, Garbajosa e degli altri europei? «Parecchio. Maurizio è un amico, Garba e Nesterovic parlano benissimo l’italiano, però pure gli americani sono tutti bravi ragazzi, mi hanno aiutato molto anche loro». E dal punto di vista ambientale? «Grossi problemi non ce ne sono stati. Ecco, forse il freddo... Però Toronto è piena di ristoranti italiani e di connazionali, non è così difficile ambientarsi, come in tutte le cose basta lasciar passare un po’ di tempo». Una cosa che ti ha sorpreso della Nba? «Il contorno, l’organizzazione: supera addirittura quella del calcio in Italia». E ciò che ti è piaciuto di meno? «Tutte quelle apparizioni, visite, interviste. Ma capisco che fa parte del gioco». L’avversario più forte? «Tim Duncan». Ieri notte è iniziata la finale: chi vince? «San Antonio». Il cordone ombelicale con la Benetton è ancora robusto? «Certo. Ora sono a Treviso, con Francesco mi trovo molto bene, è giusto ogni tanto venire qua e lavorare con lui». Dalla Nba come hai vissuto le disavventure della Benetton? «Con molto dispiacere. Anche perché subire una penalizzazione in corsa, proprio prima dell’ultima giornata, non m’è sembrato il massimo. Forse era meglio scontarla la stagione dopo. Io comunque resto un grande tifoso della Benetton, sono stato suo giocatore per tre anni, le sono riconoscente». A ottobre giocherai nella tua Roma. «Sarà fantastico ed emozionante». Ti senti pronto per la Nazionale? «Dopo l’appendicite devo tornare al 100% ma sto recuperando». Avresti preferito le vacanze? «Nessuno mi obbliga: se vado in Nazionale significa che ne sono convinto».
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Devastante è la parola giusta, se andrea riuscirà a completare, tra qualche anno, questo passaggio da ala a centro potrebbe diventare immarcabile. Logicamente metterà massa muscolare ed è importante che non perda la rapidità di esecuzione al tiro, e di piedi che ha oggi.DeStan ha scritto:Quoto... sono sicuro che a Treviso starà lavorando bene e aumenterà la massa muscolare nel giusto, da non snaturarlo nello stile di gioco diminuendogli la rapidità.. Certo che se questo programma di allenamento darà i suoi frutti, incrementando la sua presenza sotto canestro sia in attacco che in difesa, unita alla bravura tecnica che ha già sul perimetro, nel tiro, nel palleggio (senza dimenticare l'ottima intelligenza cestistica che col tempo non può che migliorare ancora), beh..nel giro di un paio di stagioni potrebbe diventare assolutamente devastante.iRafT ha scritto:ottima news imho ^^Silve ha scritto: Per concludere ma ha detto che sta facendo molto lavoro di pesi per diventare centro....
Comunque complimenti a Silve per il suo eccellente lavoro di investigazione
E' in ottime mani...e non potrà fare altro che migliorare!...tutti adesso lo aspettiamo per gli europei dove non ci deluderà!
Più grande in battaglia di chi sconfigge mille volte mille nemici è colui che ne vince uno solo: se stesso. (Dhammapada, 103)
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Continuo a vederlo come un centro solo in difesa.....in attacco vorrebbe dire rinunciare troppo alle sue doti,non credo Toronto lo farà.Sì certo qualche movimento di più in post pre sfruttare qualche abbinamento difensivo favorevole ci sta ma non giocare perennemente da centro anche in attacco
Se non credi in te stesso scordati che qualcuno lo faccia per te (Kobe Bryant)
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tsè alla faccia dei tennisti che corrono da una parte all'altra del campo come dei forsennatiSilve ha scritto:ATTENZIONE ATTENZIONE!!!
NOVITA' SU ANDREA!!!
Grazie alle mie segretissime fonti ho saputo cosa ha fatto ieri Andrea... Ieri sera ho visto il preparatore atletico della Benetton e mi ha raccontato che era in programma un allenamento per la rapidità di piedi. Così hanno giocato a tennis in Ghirada... Inutile dire che era un fenomeno anche lì... Intanto il servizio parte da 3 metri e mezzo d'altezza quindi tira delle bombe dall'alto verso il basso. Poi mi ha detto che quando scende a rete ovviamente fa punto perchè: ha i piedi molto rapidi e occupa quasi tutta la rete aprendo le braccia!!! Lui tentava di tirare negli angoli ma... non ne vedeva!!! Inoltre era inutile provare i pallonetti perchè o ci arrivava, costringendoti a tirare a campanile, oppure con 3 passi copriva tutto il campo!!!
Per concludere ma ha detto che sta facendo molto lavoro di pesi per diventare centro....
Ciao, al prossimo aggiornamento!!!

Gigi Datome
Capellone Superstar!
E quando dalla curva questo coro si alzerà
Lui metterà la tripla ed il palazzo esploderà!!!
#dajevirtus
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