fagiu ha scritto:A me risulta che il Felafel sia una specie di polpetta di ceci tritati, cipolla e altra verdura, senza carne, ma i Kebabbari che spuntano ad ogni angolo possono spacciarci qualsiasi porcheria come ricetta tradizionale, anche cambiando gli ingredienti a loro piacimento.
E' passato qualche anno, ma mi sembra che ci fosse anche la carne (anche se delle polpettine si sentiva quasi solo il sapore delle spezie), se ben ricordo come anche per il couscous c'erano diverse versioni, comunque il ristorante era arabo frequentato anche dagli arabi, e mi ricordo bene che c'era anche mio fratello che come altre volte, con molta finezza, mi ribadì che con la mia mania di provare le specialità locali "avrei mangiato anche la merda"
Berserker ha scritto:In bocca, Valerio, e non è così letale, a meno che la cucina araba non ti faccia così ribrezzo da causarti un infarto, trattasi di polpette di carne e verdure molto speziate, mi sembra una specialità della cucina libanese, che tra l'altro ho assaggiato una volta in vacanza sul Mar Rosso, uscendone vivo.
Nello specifico del film, che si svolge in Australia, dubito che la ricetta originale sia stata rispettata, a vedere da lontano sembra che quello che muore abbia in mano una specie di hot dog, comunque la ragione del decesso è semplicemente il fatto che è un gran tossico.
grazie per la ricetta, nella mia perversione avevo immaginato sto felafel una sorta di distorsione degli aborigeni australiani del nostro fellatio e se anche fosse non sarebbe stato così letale!!
per poi non sembrare troppo ignorante ho chiesto oggi a Mustapha, vu-cumpra di cesenatico ponente ormai passatto a salumi e vino e mi ha rivelato che la ricetta non prevede carne ma fave cipolla aglio e alcune spezie e ti spupisco dicendoti che esiste anche una versione dessert semplicemente aggiungendo miele o yogurth di capra..... dessert con aglio e cipolla???
As I say, Bennett is not a terrible basketball owner.
He just fucked the Seattle fans in the process.
here the movie about it - http://www.sonicsgate.org/movie/
Che dire, il primo della serie è un vero cult, lo adoro sin da bambino.. da quando crescendo ho potuto apprezzare meglio la satira politica e sociale che c'è dietro e la sadica e squallida violenza messa in mostra, mi piace ancor di più
Peccato per gli altri due film della trilogia, decisamente scadenti.. Comunque bel lavoro di Verhoeven e theme song troppo accattivante
"VIVO O MORTO TU VERRAI CON ME"
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
E' un periodo che vi va troppo e tutto bene??
E' un periodo nero e di merda??
questo è un filmettino leggerino leggerino che forse qualcuno ha già visto, me l'hanno propinato in un cinema all'aperto mentre nel cielo si addensavano all'orizzonte
alla fine ho quasi pianto e l'ultima volta che l'ho fatto è stato per la morte del cane Rex
un film che avevo già citato (prima di avere lo strumento dei link diretti nel forum) e che praticamente so a memoria, un un piccolo capolavoro di autoproduzione a basso costo che ha vinto il Sundance Film Festival e lanciato Kevin Smith.
L'umorismo non è certo di grana fina, ed i dialoghi non sono stati scritti in seminario, ma non me ne frega niente, a me fanno spanciare, ecco due "perle"
Rivisto ieri sera per l'ennesima volta.. davvero bello
Una bella storia tra il comico e il sentimentale, che prende luogo nella Berlino del 1989/90, durante la riunificazione tedesca. Interessante anche per il suo lato documentaristico, per l'eccellente rappresentazione degli enormi cambiamenti nella vita di una famiglia berlinese e nella città stessa. Un film che fa sorridere, commuovere (anche grazie alle splendida colonna sonora di Yann Tiersen), che "prende", insomma..
Se vi interessa approfondire poi il risvolto forte e drammatico della vita dei tedeschi dell'Est, consiglio anche quest'altro gran bel film, uscito in Italia da qualche mese e vincitore dell'Oscar come miglior pellicola straniera:
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
Rivisto ieri sera per l'ennesima volta.. davvero bello
Una bella storia tra il comico e il sentimentale, che prende luogo nella Berlino del 1989/90, durante la riunificazione tedesca. Interessante anche per il suo lato documentaristico, per l'eccellente rappresentazione degli enormi cambiamenti nella vita di una famiglia berlinese e nella città stessa. Un film che fa sorridere, commuovere (anche grazie alle splendida colonna sonora di Yann Tiersen), che "prende", insomma..
Se vi interessa approfondire poi il risvolto forte e drammatico della vita dei tedeschi dell'Est, consiglio anche quest'altro gran bel film, uscito in Italia da qualche mese e vincitore dell'Oscar come miglior pellicola straniera:
Per Goodbye Lenin non posso k quotarti, è davvero un buon film. A noi l hanno anke fatto vedere a scuola, in tedesco ovviamente...Ma è bello...
I'm tryin' get what I'm worth. And not a penny less
Tratto da un soggetto di Quentin Tarantino. Film cinico e violento. Suggestivo l'accostamento ad Arancia meccanica, anche se a mio avviso l'opera di Kubrick è nettamente superiore a livello formale.
Per quanto riguarda i basketball movies propongo il solito film moraleggiante sulle vite di strada buttate ...
Coach carter
You wanna fuck with me? Okay.You wanna fuck with me ? Well ... you will play with the number one ! Shit ! Aaaaaaa ! You wanna play rough ? ...
... Okay. Say hello to my little friend!
Ghost, vabbè che sei stato in astinenza per un po', ma così ci inondi, comunque il discreto fascino è veramente mitico, indimenticabile la scena in cui si ritrovano all'improvviso ed inaspettatamente seduti a tavola davanti ad una platea gremita, una soluzione ripresa anche da Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro "Chiedimi se sono felice"
Nessuno l'aveva ancora postato (forse).
Rimedio all'eventuale (e grave) errore.
Grazie Massimo.
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."
