crazycry10 ha scritto:Gentile è uno vero!!! Un esempio da seguire per tanti, voglio proprio vedere quegli ultras pseudotifosi xosa si inventeranno ora per diffamarlo,per quella che è houston oggi ha fatto bene ad evitare di andarci sperando che l'anno prossimo milano vinca il campionato cosi che ale possa provare il salto tra i grandi
Talvolta ritornano... e oggi mi va di dire la mia.
Sono solo impressioni sparute, di stomaco, di cuore e di quel che resta del cervello.
Sono sardo e ho tifato Sassari, per la cronaca.
Gentile?
Visto più o meno sempre a ogni partita contro Sassari.
Buono in certi momenti, specie nei finali se responsabilizzato (ormai abbiamo perso, sei libero di agire, cerca di recuperare).
Mai stato un fattore in ogni inizio partita, mentalità da hero-ball che potrebbe essergli utile in prospettiva americana
In fondo è un animale, un solo neurone sballonzolante che certe volte cioffa altre invece danza in tondo al ferro poi decide di non entrare (la palla).
Istinto e fisico soprattutto e una fiducia sovrumana nella propria potenza.
Uno che può aprirti le difese come le scatolette di una volta, quelle con la chiavetta di sardine lunghe che ti fregano a metà o nel cosiddetto mezzo.
Tranne quando s'inceppa e allora ci vuole la forbice grossa, quella che si usa per potare o, dalle nostre parti, per tranciare carni e ossa arrosto.
Occhi laterali da lucertola, buoni per i tiri sghembi dalla lunga ma non molto per i centrali dalla breve.
Non so se sia pronto per NBA.
Quando presero Bargnani e lo vidi alla TV americana pensai che fosse troppo glabro e imberbe perché facesse strada. Anche piuttosto sempliciotto o troppo fiducioso in se stesso come gli autentici insicuri. Invece poi ne ha fatta tanta, anche se è rimasto sempre quel ragazzo spaurito in apparenza, per me invece molto tosto.
Stesso dicasi per Belinelli, genio e sregolatezza. soprattutto ignoranza geniale e faccia da schiaffare o carezzare alle sue azzardate prodezze. E sappiamo quel che ha fatto.
Gallinari pippicalzelunghe proprio non ce lo vedevo in NBA, pensavo che lo avrebbero rullato, come in effetti hanno cercato di fare.
Troppo di gambe sottili e un busto poco gonfio per riempire la maglietta.
Il più talentuoso di tutti in definitiva e con un carisma da leader.
Capitolo Datome.
Quando l'ho visto partire pensavo che NBA fosse troppo per lui, per i suoi mezzi e il suo talento.
Una specie di viaggio premio.
Con l'America e le strade e la folla e tutto il resto.
Ci ha messo due stagioni per svegliarsi. Ci ha messo tanto. Se resta dove è, è destinato al pino.
Però ha fatto sempre belle foto.
Peccato che Detroit sia la città con la più alta percentuale di uomini di colore. E che il basket americano sia lo sport con il massimo degli atleti di colore. Città e ambiente decisamente sbagliati, a parte le sue pecche.,
A un certo punto speravo in Marchionne e nella Fiat e nella FCA a Detroit perché sponsorizzassero Datome come italian style.
Ma poi mi sono ricordato che in Fiat non sanno cosa sia immagine e politica (basta vedere la F1 attuale)... e che Datome non è italiano, ma qualcosa di vicino.
Imported from Detroit suona molto meglio che Imported from Torino, figuriamoci da Olbia. Ma tant'è.
Tornando ai playoff.
Hackett: un quacchero mormone ascendente rabbino con la barbetta al taglio che sta alla pallacanestro come io sto al conclave. Il quale se medesimo non sa palleggiare né di destro né di sinistro se non a saltelli e può produrre solo un tiro da tre metri, meglio se centrale.
Sopravvalutato e inutile e insicuro, di qui l'aggressività cogliona. Quando ha rinunciato alla nazionale ha fatto un bene a se stesso, ma soprattutto alla nazionale. Potrebbe avere un futuro in A2, ma non credo siano così masochisti.
Samardo una bestia, peccato Milano non abbia un play degno di tal nome.
Reggio: non fossi stato sardo, avrei tifato per lei.
Anzi, speravo che vincessero in gara sei a Sassari per dimostrare a tutta Italia la sportività del pubblico di Sassari e la signorilità di tutta la Sardegna, arbitri e cronisti di Raisport compresi, quelli che ancora me li sto masticando di brutto come una caramella amara.
Buoni DellaValle (bruttino e antipatico) e Polonara (bravissimo ma troppo gasato) e anche Cinciarini, che mi sembra un destro che si ostini a palleggiare di sinistro, tanto per fare il figo. Ma i tiri liberi come li tira: di destro o di sinistro?
Aiutatemi (adesso non ricordo, anche se credo di saperlo)
Sennò è un'impostura o al minimo uno sdoppiamento della personalità.
Purtroppo non hanno vinto.
In gara 6 è comparsa una scritta pubblicitaria: not in my house.
Gara 7 l'abbiamo vinta fuori a Milano, lo stesso a Reggio.
So bene che quello di Sassari non è un sistema di squadra alla Spurs.
So che Sacchetti preferisce l'iniziativa individuale.
So anche che di fronte ai talenti di Logan, Brooks, Lawal, Sanders, Sosa etc è cosa buona è giusta contrapporre un gioco di squadra rivestito di falsa italianità (Lavrinovic, Kaukenas, Chikoko, Silins, Diener).
E' solo questione di sangue, più o meno scuro?
Sapete una cosa?
Ho visto gara 7 dall'inizio. Pensavo e speravo che la Dinamo perdesse. Non so perché.
Siamo andati 2 a 0, ho pensato bon, buon segno, poi siamo finiti 21 a 4 o qualcosa del genere.
Ok, è andata, cambiavo canale e zappavo, però speravo, soprattutto per l'entusiasmo di questi cronisti Rai un tanto al chilo. Siamo andati avanti di 2 all'inizio, magari la finiamo di 2 alla fine. Giuro che era questo il mio pensiero. E pensavo che Sassari è la seconda città italiana ad aver avuto una università, dopo Bologna, e mi chiedevo dove era Reggio nel frattempo e dove erano questi due disperati di cronisti quando giustificavano i falli commessi da Sassari ed esecravano quelli fischiati nella serie a Milano e Reggio, non ultimo il tifoso che invade il campo e cincischia con il viso di Sosa, già parecchio nervoso di suo, il quale lo rimanda giustamente al posto suo. etc... Che squallore di cronisti, pronti ad esaltarsi per le prodezze (giuste) dei Reggiani e a tacere ammutoliti di fronte alle risposte individuali degli isolani. Pare che un tiro da tre di tabella sia solo un colpo di culo, mentre un appoggio al tabellone sia perfettamente legittimo.
Voi che spaccate in 4 l'NBA, spiegatemi la differenza.
Comunque, sono rimasto zitto zitto a guardare l'evolversi della partita, abbiamo cominciato a +2 e la finiremo a +2.
Quando poi è finita, non vi dico cosa ho fatto. So solo che l'indomani mi sono ritrovato con un sacco di lividi bluastri nell'avambraccio destro.
Niente contro Reggio e gli sportivissimi emiliani, solo qualcosa contro i commenti sulla televisione di stato e il sentire nazionale.
Perdonate, ma qualche volta vincono anche gli altri.
OK?