Quotissimoserpico ha scritto:Ho visto solo Kentucky - Louisville, diciamo Kentucky def. Louisville, ma Pitino def. Calipari.
2 squadre di una differenza abissale, una Kentucky super-atletica e super-tecnica, eppure la partita è rimasta in equilibrio fino a 3-4 minuti dal termine. Tanta difesa, tattica ed applicazione per i Cardinals, classica squadra con poco talento, ma frutto del lavoro (ottimo) del proprio allenatore. La sensazione è invece è che a Kentucky ci potrei essere anche io in panchina e cambierebbe poco. Attacco a testa bassa e mente libera, cercando (troppo) spesso la giocata spettacolare, difesa idem, basata soprattutto su fisico, atletismo e palloni da respingere in in tribuna.
Kentucky di quest'anno mi ricorda, con le dovute proporzioni, i Clippers, con Del Negro a fare la parte di Calipari.
Qui condivido in parte e mi spiego.In questo senso, Davis (sì, Pata, è uguale al trota) mi ha un po’ deluso. Intendiamoci, cifre impressionanti, una stagione pazzesca, un fisico da uomo elastico mai visto, scelta numero 1 senza se e senza ma al draft. Ma ho contato almeno 6-7 situazioni difensive in cui affondava in aiuto sul piccolo sfarfallando nel tentativo di stoppare e lasciando la zona a rimbalzo scoperta. Ecco, Louisville è rimasta in gara grazie ai rimbalzi offensivi, ben 16 se non sbaglio ed è pazzesco che sia successo contro una squadra così dominante dal punto di vista atletico come i Wildcats. Di questo gran parte della responsabilità è di Davis, che certo è giovane, ha 18 anni, ma dal punto di vista dell’intelligenza tattica e difensiva, mi sembra debba migliorare parecchio.
Secondo me l'unico difetto attuale difensivamente di Davis è farsi trascinare troppo spesso fuori dal pitturato.. Lo giustifico in due modi:
- fino a 2 anni fa era 185 cm e giocava esterno.
- è talmente forte in difesa, e si sente talmente forte che pensa (tra l'altro a ragione
Però qui conta anche l'allenatore: Calipari è un allenatore che ha sempre cambiato sui blocchi e con i lunghi sui piccoli, e ovviamente lo fa anche con questa squadra dove non c'è un vero e proprio lungo classico.
Anche Bargnani ad esempio, molto di più con Triano e Mitchell, è uno che viene portato spesso a difendere a 7 metri dal canestro quando si trova sul cambio.
Quindi deve migliorare, ma non è interamente colpa sua.
Classe '90 ma ancora sophomore, senegalese che, come detto da Mamoli in telecronaca, fino a 3 anni fa giocava a calcio.Chi non deve certo migliorare dal punto di vista dell’intelligenza cestistica è invece Dieng, una menzione d’onore per questo giocatore, me ne sono innamorato. Statico, lentissimo, ma davvero un principe là sotto canestro, sempre al posto giusto, un QI elevatissimo. Ha tenuto botta contro dei mostri di fisico e talento, 8 rimbalzi offensivi, 4 stoppate. Volevo un parere dagli esperti su questo giocatore meno noto – almeno io non lo conoscevo -, ma che ha giocato con classe, eleganza e l’intelligenza di un veterano
Migliora di partita in partita sia difensivamente che offensivamente.
Sinceramente vedo difficile, almeno per il momento, un suo sbarco in Nba. Farebbe la fine di Alabi, come dice il sempre ottimo Donato
