Re: Stagione 2012/2013 di Andrea "Il mago" :capitolo VII DAJ
Inviato: 22/05/2013, 15:48
"Soprattutto" direi no, è più un "anche" per il fatto di essere in Canada.
La pessima situazione di Toronto è dovuta ad un insieme di cose che concatenate creano uno scempio.
Provo ad elencare la maggior parte dei problemi dei Raptors.
1. Lo staff dei Toronto Raptors non è di livello NBA.
Questo è evidente e lo si nota praticamente a tutti i livelli, dai medici alla stampa, ecc...
Non esistono gerarchie ben definite, ognuno dice la sua.
Non esiste un progetto concreto. Più volte si è cercato di realizzare una squadra "Euro" ma i risultati non sono stati apprezzabili, sia in termini di piazzamenti, sia in termini di riuscita del progetto (inteso proprio come attuazione pratica).
Non avendo una storia alle spalle i Raps faticano moltissimo a mettere in piedi qualcosa di concreto, mentre qualsiasi altra franchigia, anche la più stupida, riesce prima o poi a risollevarsi (ci sono riusciti - parzialmente - persino i Clippers!)
Gestione pessima dei media e della comunicazione in generale.
2. Sono in Canada
Questo purtroppo rema contro per diversi motivi.
Innanzitutto come appeal di città. Toronto non è un brutto posto, anzi, è anche una città molto carina, ha un ambiente multietnico veramente invidiabile.
Conta pure oltre 2,5 milioni di abitanti, ovvero 5 volte tanto Sacramento o Oklahoma City, che in confronto diventano poco più che paesotti.
Il problema è il clima rigidissimo, che ti costringe praticamente a vivere sottoterra per oltre 3 mesi.
E' vero, il clima rigido c'è anche in una città come Denver, la differenza però sta nel fatto che Denver è una città di montagna posta ad un miglio di altitudine, Toronto è a 76 metri sul livello del mare, il che crea praticamente un abisso nel modo di vivere la stagione fredda tra le due città.
Per gli Stati Uniti inoltre il Canada è considerato come la Svizzera per noi.
Provate ad immaginare una serie A di calcio con 20 squadre, 19 italiane + il Lugano.
Sarebbe ridicolo per una serie infinita di motivi di carattere storico, geografico, di cultura, ecc...
Ci andrebbe per esempio Cavani a giocare nel Lugano? Dubito fortemente.
Stessa storia per i top player NBA.
Anche a livello di pubblico siamo messi male. In Canada esiste solo l'hockey, il basket è poco più che uno sconosciuto. Non esiste una cultura di tale sport e questo non aiuta affatto.
E non è da sottovalutare questa cosa, perché se come squadra non piaci nemmeno a quelli che vengono a vederti hai semplicemente chiuso.
Per quanto riguarda la tassazione in Ontario rispetto agli altri stati degli USA non mi esprimo perché non conosco i particolari. Chiedo lumi ai più esperti per sapere se c'è convenienza/sconvenienza da quel punto di vista.
3. Ambiente
Il discorso rientra tranquillamente nel punto 1, semplicemente volevo fare qualche esempio pratico a livello di giocatori su come l'ambiente Raptors sia nefasto per molti.
Senza andare lontano a ripescare i vari Carte e McGrady e togliendo l'esempio di Bargnani, dove diverse colpe le ha anche il giocatore, proviamo a guardare negli ultimi anni cosa è successo.
Peja Stojakovic - si trova malissimo ai Raps e se ne va dopo mezza stagione. Approva a Dallas dove vince il titolo da panchinaro di lusso con 8.6 punti ad allacciata di scarpe.
Non un titolarone (a questo punto della carriera), ma poteva tornare utilissimo ai Raps, da sempre carenti di QI e tiro dalla distanza in ala piccola.
Marco Belinelli - non c'è bisogno che vi racconti io la sua storia.
Jarrett Jack - a Toronto combina quasi solo disastri, nessuno riesce a gestirlo e a disciplinarlo in campo. Ora a Golden State è il panchinaro di lusso che esce e contribuisce alla causa con quasi 13 punti a sera. Determinante anche ai PO.
Kyle Lowry - una stagione ottima a Houston e il passaggio a Toronto. Cala vistosamente sia nelle statistiche ne nel rendimento in campo.
Torna titolare solo in seguito alla cessione di Calderon. Resta imbarazzante ed indisciplinato.
Jerryd Bayless - dannoso e mai realmente integrato a Toronto, passa a Memphis dove diventa un buon panchinaro (buonissimi questi PO) e dimostra di poter essere molto utile alla squadra.
Gli levano buona parte del bostik che ha sulle mani.
Non campioni esagerati, ma comunque talenti che avrebbero potuto fare ben di più in un contesto come quello di Toronto.
Senza contare l'aver rovinato gente come Turkoglu, passata dalle Finals ad una mancata qualificazione per la post-season (in maniera anche piuttosto vergognosa).
La pessima situazione di Toronto è dovuta ad un insieme di cose che concatenate creano uno scempio.
Provo ad elencare la maggior parte dei problemi dei Raptors.
1. Lo staff dei Toronto Raptors non è di livello NBA.
Questo è evidente e lo si nota praticamente a tutti i livelli, dai medici alla stampa, ecc...
Non esistono gerarchie ben definite, ognuno dice la sua.
Non esiste un progetto concreto. Più volte si è cercato di realizzare una squadra "Euro" ma i risultati non sono stati apprezzabili, sia in termini di piazzamenti, sia in termini di riuscita del progetto (inteso proprio come attuazione pratica).
Non avendo una storia alle spalle i Raps faticano moltissimo a mettere in piedi qualcosa di concreto, mentre qualsiasi altra franchigia, anche la più stupida, riesce prima o poi a risollevarsi (ci sono riusciti - parzialmente - persino i Clippers!)
Gestione pessima dei media e della comunicazione in generale.
2. Sono in Canada
Questo purtroppo rema contro per diversi motivi.
Innanzitutto come appeal di città. Toronto non è un brutto posto, anzi, è anche una città molto carina, ha un ambiente multietnico veramente invidiabile.
Conta pure oltre 2,5 milioni di abitanti, ovvero 5 volte tanto Sacramento o Oklahoma City, che in confronto diventano poco più che paesotti.
Il problema è il clima rigidissimo, che ti costringe praticamente a vivere sottoterra per oltre 3 mesi.
E' vero, il clima rigido c'è anche in una città come Denver, la differenza però sta nel fatto che Denver è una città di montagna posta ad un miglio di altitudine, Toronto è a 76 metri sul livello del mare, il che crea praticamente un abisso nel modo di vivere la stagione fredda tra le due città.
Per gli Stati Uniti inoltre il Canada è considerato come la Svizzera per noi.
Provate ad immaginare una serie A di calcio con 20 squadre, 19 italiane + il Lugano.
Sarebbe ridicolo per una serie infinita di motivi di carattere storico, geografico, di cultura, ecc...
Ci andrebbe per esempio Cavani a giocare nel Lugano? Dubito fortemente.
Stessa storia per i top player NBA.
Anche a livello di pubblico siamo messi male. In Canada esiste solo l'hockey, il basket è poco più che uno sconosciuto. Non esiste una cultura di tale sport e questo non aiuta affatto.
E non è da sottovalutare questa cosa, perché se come squadra non piaci nemmeno a quelli che vengono a vederti hai semplicemente chiuso.
Per quanto riguarda la tassazione in Ontario rispetto agli altri stati degli USA non mi esprimo perché non conosco i particolari. Chiedo lumi ai più esperti per sapere se c'è convenienza/sconvenienza da quel punto di vista.
3. Ambiente
Il discorso rientra tranquillamente nel punto 1, semplicemente volevo fare qualche esempio pratico a livello di giocatori su come l'ambiente Raptors sia nefasto per molti.
Senza andare lontano a ripescare i vari Carte e McGrady e togliendo l'esempio di Bargnani, dove diverse colpe le ha anche il giocatore, proviamo a guardare negli ultimi anni cosa è successo.
Peja Stojakovic - si trova malissimo ai Raps e se ne va dopo mezza stagione. Approva a Dallas dove vince il titolo da panchinaro di lusso con 8.6 punti ad allacciata di scarpe.
Non un titolarone (a questo punto della carriera), ma poteva tornare utilissimo ai Raps, da sempre carenti di QI e tiro dalla distanza in ala piccola.
Marco Belinelli - non c'è bisogno che vi racconti io la sua storia.
Jarrett Jack - a Toronto combina quasi solo disastri, nessuno riesce a gestirlo e a disciplinarlo in campo. Ora a Golden State è il panchinaro di lusso che esce e contribuisce alla causa con quasi 13 punti a sera. Determinante anche ai PO.
Kyle Lowry - una stagione ottima a Houston e il passaggio a Toronto. Cala vistosamente sia nelle statistiche ne nel rendimento in campo.
Torna titolare solo in seguito alla cessione di Calderon. Resta imbarazzante ed indisciplinato.
Jerryd Bayless - dannoso e mai realmente integrato a Toronto, passa a Memphis dove diventa un buon panchinaro (buonissimi questi PO) e dimostra di poter essere molto utile alla squadra.
Gli levano buona parte del bostik che ha sulle mani.
Non campioni esagerati, ma comunque talenti che avrebbero potuto fare ben di più in un contesto come quello di Toronto.
Senza contare l'aver rovinato gente come Turkoglu, passata dalle Finals ad una mancata qualificazione per la post-season (in maniera anche piuttosto vergognosa).