Calcio scommesse - Coppola "Combine? Conte non disse nulla"
L'ex portiere del Siena difende l'attuale tecnico della Juventus, tirato in causa dalle durissime accuse di Filippo Carrobbio (ex centrocampista della squadra toscana) nell'ambito delle indagini sul calcio scommesse. Anche Cristian Bertani difende Conte (Foto AP/LaPresse)
"Nego che Carobbio mi abbia parlato, prima dell'incontro, della possibilità di pareggiare la partita. Mi ricordo di averlo salutato a fine partita, ma come solitamente avviene fra colleghi". Cristian Bertani, durante l'audizione alla Procura federale del 13 aprile scorso, smentisce quanto detto da Carobbio in merito alla presunta combine in Novara-Siena.
"Eravamo in ritiro a Novarello e nego che in questa occasione io abbia avuto alcun contatto con soggetti che mi abbiano chiesto la disponibilità ad alterare l'incontro - le parole dell'attaccante, oggi alla Sampdoria - Nessuno dei miei compagni mi riferì all'epoca o successivamente della possibilità di alterare l'incontro. Ho saputo dell'incontro tra il mio compagno Drascek e Vitiello solo dalla notizie apparse recentemente sulla stampa solo dalle notizie apparse recentemente sulla stampa".
ANCHE COPPOLA DIFENDE CONTE - Non solo Conte non parlò di alcuna combine ma anzi scosse la squadra perché battesse il Novara. È la versione di Ferdinando Coppola, interrogato dalla Procura federale l'8 marzo scorso in merito alle rivelazioni di Carobbio sulla presunta combine in occasione della gara tra Siena e piemontesi. "Non mi risulta che durante la riunione tecnica pre-partita il nostro allenatore avesse detto alla squadra che la partita fosse concordata - racconta l'allora portiere del Siena - Mi ricordo dell'emozione che ho provato ad ascoltare le parole del mister (Conte, ndr) che ha esortato la squadra a impegnarsi al massimo perché la posta in palio era importante e perché venivamo anche da una sconfitta col Portogruaro". Coppola conferma di aver conosciuto Drascek "la serata prima dell'incontro, mi venne presentato fuori dall'albergo dove eravamo in ritiro e Vitiello mi disse che era un suo vecchio compagno di squadra". Su Albinoleffe-Siena Coppola conferma che il venerdì precedente alla gara si ritrovò con Vitiello e Carobbio "per andare in centro a Bergamo a fare spese. Fuori dall'albergo ho incontrato Poloni e Sala accompagnati da un altro giocatore dell'Albinoleffe di cui non ricordo il nome. Li ho salutati e poi loro si sono fermati a parlare con Carobbio. Io non ho sentito alcun riferimento ad accordi per cambiare il risultato della partita".
TUTTI IN DIFESA DI CONTE - "Non ho avuto alcun sentore che il risultato di quella gara fosse stato in qualche modo concordato. Faccio presente che la stagione vedeva il nostro allenatore particolarmente motivato a conquistare la prima posizione in classifica atteso che il suo desiderio era quello di giungere davanti all'Atalanta che nella stagione precedente lo aveva esonerato". Sono le dichiarazioni rese davanti alla Procura federale lo scorso 8 marzo 2012 da Daniele Faggiano, direttore sportivo del Siena, in merito alla presunta combine nella gara col Novara della stagione precedente denunciata da Carobbio. "Peraltro in quella stagione Era stato concordato un premio per il conseguimento della prima posizione e vi era pertanto l'interesse di tutti a percepirlo", sottolinea Faggiano, mentre per Albinoleffe-Siena "Carobbio, o altro tesserato del Siena, non mi ha mai parlato di possibili favori sportivi da concedere a squadre avversarie, ivi compreso l'Albinoleffe". Il ds precisa anche che "alle riunioni tecniche partecipavano l'allenatore Conte, il suo vice Alessio e Stellini e forse anche il preparatore dei portieri Marco Savorani. Né io, né Perinetti partecipavamo a tali riunioni. Personalmente non ricordo di aver avuto un incontro con un calciatore del Siena col quale ho discusso argomenti che non fossero le solite questioni di ordinaria quotidianità".
MEZZAROMA: "SCENARIO INVEROSIMILE" - "Dal verbale di interrogatorio di Carobbio non sembrano emergere presunte responsabilità dell'Ac Siena in merito ai fatti contestati, che comunque saremo contenti di valutare nelle sedi opportune, ristabilendo la verità su quanto accaduto e sugli eventuali colpevoli". E' quanto si legge in una nota del presidente del Siena Massimo Mezzaroma in riferimento alle parole di Carobbio sullla vicenda calcioscommesse. "Entrando nel merito e avendo conosciuto approfonditamente i soggetti citati nel verbale - continua Mezzaroma - ritengo lo scenario dipinto completamente inverosimile, anche dopo il doveroso confronto con i diretti interessati che parlano di ipotesi completamente false. Ricordo peraltro la determinazione maniacale del gruppo dell'anno scorso, tecnici inclusi, nel raggiungere sempre e in ogni partita la vittoria, anche e non solo allo scopo di maturare il consistente premio che la società aveva messo a disposizione dei giocatori in caso di conquista del primo posto in campionato. Continuiamo a riporre la massima fiducia nella magistratura sportiva e nel lavoro che sta svolgendo".
DRASCEK: "MAI PARLATO CON VITIELLO" - Chiamato in causa da Carobbio per la presunta combine in Novara-Siena, Davide Drascek, nell'audizione alla Procura federale dell'8 marzo scorso, conferma di essere andato a trovare in albergo "il mio amico Roberto Vitiello. L'incontro avvenne nella hall dell'hotel alla presenza di diverse persone e di molti giocatori del Siena, i quali si trovavano in ritiro gia' due giorni prima della gara, credo perché volessero provare il campo sintetico prima della partita. La conversazione è durata circa un'ora ed abbiamo parlato di cose personali o di vecchie conoscenze, senza fare alcun riferimento alla partita di campionato che avremmo disputato dopo due giorni. Non avevo idea ci fosse un accordo per concludere in parità la gara, anche perché altrimenti non mi sarei recato nell'hotel. Non ho nutrito sospetti neanche successivamente, a gara avvenuta". Carobbio ha poi rivelato della combine con Gheller prima dell'inizio della partita. Ma l'allora giocatore del Novara, anche lui interrogato l'8 marzo, afferma che all'arrivo allo stadio, durante la ricognizione di rito, "mi fermai a parlare con Reginaldo, Sestu e Carobbio, calciatori del Siena con i quali avevo giocato assieme, rispettivamente nel Treviso con i primi due e a Varese con Carobbio. Ci scambiammo solo qualche convenevole di rito, quando io mi fermai a parlare con questi ultimi, Bertani non era presente. Sono certo non si parlò della gara, anche perché, sapendo che non avrei giocato, non ero interessato".
VERSIONI DISCORDANTI TRA GARLINI E PASSONI - Versioni in parte discordanti davanti alla Procura federale quelle dei personaggi chiamati in causa da Carobbio per la presunta combine in Albinoleffe-Siena del 29 maggio scorso. Ruben Garlini, dopo Siena-Albinoleffe, ammette di aver parlato con Carobbio e "mi disse che ci saremmo rivisti al ritorno e che avremmo visto come saremmo stati messi in classifica. Io compresi che, trattandosi della partita di fine campionato, valutando le rispettive classifiche, si sarebbe potuto giocare 'non alla morte'. Io gli dissi: 'vediamo'". Garlini conferma che in occasione del ritorno "i miei compagni Poloni, Sala e Passoni sono andati all'Hotel del Siena. Passoni o Poloni mi riferì che sarebbe andato a salutare Carobbio in quanto lo conosceva. Ricordo che l'incontro ci fu il sabato sera prima della gara di domenica". Ma secondo quanto detto da Dario Passoni alla Procura federale sempre l'8 marzo, c'era anche Garlini all'incontro, oltre a Sala e Poloni. "Non mi ricordo chi dei tre mi disse che saremmo andati lì per concordare l'esito della gara in favore dell'Albinoleffe. Mi sembra di ricordare che mi venne detto che il nostro interlocutore per il Siena sarebbe stato Carobbio con il quale peraltro Garlini e Poloni erano stati compagni di squadra. Pur rendendomi conto dell'illicità dell'operazione non mi rifiutati di partecipare perché l'Albinoleffe aveva un disperato bisogno di punti per arrivare ai play-out". Passoni conferma anche la presenza di Coppola e di "un altro giocatore del Siena di cui non ricordo il nome. Ricordo che fra tutti noi venne preso un accordo per il quale l'Albinoleffe avrebbe dovuto vincere la gara anche se non mi ricorso se si parlò del risultato esatto. L'incontro è durato solo pochi minuti, non più di 10-15 minuti".
Italpress
http://it.eurosport.yahoo.com/18052012/ ... nulla.html
Si sgonfia subito l’ennesima impennata del calcio-scommesse?Carobbio accusa Conte, i compagni lo smentiscono. Secondo l’ex giocatore del Siena, prima della partita col Novara il tecnico avrebbe detto ai suoi che il pareggio era concordato. Si svela il primo tassello sulle accuse di Filippo Carobbio in Novara-Siena del 30 aprile 2011. Nel corso della sua audizione in Procura federale, lo scorso 29 aprile, l’ex Siena ha detto agli 007 federali: «Ci fu un accordo per far finire la gara in parità, ne parlammo anche durante la riunione tecnica, e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato. Lo stesso allenatore, Antonio Conte , ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara per il pareggio. Drascek venne nel nostro albergo in ritiro e parlò con Vitiello, credo che quello sia stato il primo contatto. Ma poi l’accordo è stato comunicato a tutti. Ne parlai singolarmente al campo anche con Bertani e Gheller del Novara, prima della partita». Sentito il ds del Siena, Faggiano , in procura: «Non ho avuto alcun sentore al riguardo. Ma Conte era molto motivato ad arrivare primo, il suo desiderio era quello di giungere davanti all’Atalanta che lo aveva esonerato». Mentre Perinetti ha fatto notare che «era una partita importante, perché vincendo avremmo conseguito la promozione matematica: escludo situazioni anomale». Insomma, è Carobbio contro tutti. Ancora su AlbinoLeffe-Siena: «Preciso che in settimana si parlò molto in tra calciatori, allenatore e società, dell’accordo raggiunto con l’AlbinoLeffe, in quanto alcuni volevano vincere per raggiungere il premio per il primo posto. Poi fummo tutti d’accordo. È evidente che la società ne fosse al corrente. Ricordo di averne parlato anche con Faggiano e il suo braccio destro Perinetti». All’incontro con gli ex AlbinoLeffe partecipò anche Passoni , che in procura ha confermato, ma «escludo che si sia parlato di dirigenti (del Siena, ndr) che fossero a conoscenza di tale accordo». A quella riunione, però, partecipa tutta la squadra e davanti a Palazzi e ai suoi uomini ecco Vitiello, Ficagna e Terzi – compagni di squadra di Carobbio – negare che di pari concordato si sia parlato prima di Novara-Siena. «Sono certo di non aver sentito dire a nessuno, dirigente o giocatore, che la partita dovesse finire in pareggio», dice Vitiello nello specifico. E gli altri non confermano movimenti. E il direttorer generale Perinetti racconta: «Conte ci chiese un allenamento pre-partita sul sintetico di Novara per prepararsi al meglio. C’era un premio in caso di primo posto. E la gente a Novara ci lanciò uova e a me sputi». Il ds Faggiano aggiunge: «Conte voleva tenere dietro l’Atalanta, società dalla quale era stato esonerato». In ogni caso nelle carte che fanno attualmente parte del dossier federale sulla questione Conte solo le dichiarazioni, di un pentito come Carobbio che la procura di Cremona e federale dimostrano di credere all’ex giocatore di Albinoleffe, Bari, Grosseto e Siena. Prossimamente dovrebbero venir fissate le date delle audizioni per Conte e il presidente Mezzaroma . Intanto ieri sono state pubblicate dalla Figc le date del primo processo: 31 maggio e 1 giugno. Poi la Disciplinare si riserverà di fissare il prosieguo. Sono state contate circa 250 persone tra deferiti, avvocati e terze parti, difficile dunque che l’udienza si estingua in due giorni. Per questo la sede indicata per svolgere il “processone” sarebbe l’Hilton di Fiumicino.
http://www.online-news.it/2012/05/18/ca ... entiscono/