Italianbasket « forum (Archivio Storico)

tomlarey ha scritto:

serpico ha scritto:

tomlarey ha scritto:Dopo le opinioni di Myers, di molti degli addetti ai lavori e di commentatori come Tranquillo e Buffa anche le statistiche si mettono dalla parte di Gallinari. Sono andato su Nba.com e ho comparato i 2 giocatori: le statistiche in cui il Mago era superiore al Gallo erano 4, 4 quelle in cui il GALLO era superiore al MAGO. Parità? ebbene ci sono altre 2 importanti stats: minuti giocati e soprattutto tiri tentati. Analizzandole si ricava che il Gallo si prende 10,79 tiri a partita, il Mago 13,65 tiri a partita. La media punti del Mago è 16,8 quella del Gallo 14,9. Beh facendo un piccolo calcolo se il Gallo si prendesse 2,84 tiri a partita in + avrebbe anche una media punti superiore a quella del Mago. Infatti di quei 2,84 tiri ne metterebbe 1,23 (43,3 % al tiro*2,84) e già basterebbe ad andare davanti (ipotizzando che siano solo tiri da 2) al Mago, avendo quindi una media punti di 14,9+2,5=17,4>16,8.

Ma il 63% dei tiri tentati dal Gallo sono da 3, quindi la stats aumenta ancora infatti di quei 2,84 tiri 1,79 sono da 3 i restanti da 2. Abbiamo quindi 14,9+(1,79*0,408*3)+(1,05*0,433*2) =18 punti a partita (dove 0.408 è la percentuale da 3, 0,433 quella dal campo).

Per quanto riguarda i minuti giocati mi riferisco al fatto che tutte le stats aumenterebbero compresi anche i falli fatti e le palle perse naturalmente.

guarda che bastava facessi i punti di gallinari diviso i tiri tentati (= "points for shot") e poi moltiplicassi per il n. di tiri di Bargnani.

14,6 / 10,8 * 13,6 = 18,38

hai ragione nnc'qvevo pensato

Per dirti quanto senso abbia questa stat (che tu non sembri manipolare neanche troppo bene ), ti faccio notare che queste sarebbero le medie punti dei seguenti giocatori se tirassero lo stesso numero di volte di gallinari :

Erick Dampier 17,81
Shelden Williams 17,85
Amir Johnson 17,11
Nazr Mohammed 15,66
Zaza Pachulia 15,16
Ty Lawson 14,69

Tutti avrebbero una media punti maggiore di Gallinari

Questo per sottolinearti il fatto che l’efficienza offensiva è inversamente proporzionale al numero di tiri presi, ovvero un conto è se hai il compito di tirare solo quando sei libero, un conto è tirare perché sei uno dei leader offensivi della squadra.

E’ evidente il fatto che, mentre il Mago è il 2° violino offensivo dei Raps (e – sottolineo - non sta tirando affatto male, anzi, tira meglio di Bosh da 2 punti nonostante abbia un livello di tiri a più alto coefficiente di difficoltà), il Gallo viene dietro ai vari Harrington, Lee, Chandler, a volte, ahilui, anche dietro Duhon e Nate e, per quanto appena detto, in termini di percentuali non può che beneficarne.

raf ha scritto:Concordo sul fatto che il post di paolo sia esaustivo al 100%
(paolo esprimiti più spesso per favore).

Non concordo però sulla chiusura del topic perchè temo come
già avvenuto pochi giorni fa che si "insozzino" tutti i topic
restanti.
Anzi propongo che tutte le "diatribe" gallo-mago vengano
trasferite qui. In questo modo da un lato si potrà discutere ordinatamente
(e senza ulteriori rotture) delle varie stagioni del gallo, dei raps, dei knicks etc
e dall'altro in questo topic si potrà continuare il filone tanto amato
da bargnanisti e gallinaristi.

Q.

check the tattoo, bitches!!!



rispettate la metropoli e baciate i nostri big cocks.

ps arbusto ha un tattoo o la mamma non lo lascia?

mighty ha scritto:check the tattoo, bitches!!!



rispettate la metropoli e baciate i nostri big cocks.

ps arbusto ha un tattoo o la mamma non lo lascia?

mighty ha scritto:check the tattoo, bitches!!!



rispettate la metropoli e baciate i nostri big cocks.

ps arbusto ha un tattoo o la mamma non lo lascia?

quanto sai essere minchione a volte

raf ha scritto:Concordo sul fatto che il post di paolo sia esaustivo al 100%
(paolo esprimiti più spesso per favore).

Non concordo però sulla chiusura del topic perchè temo come
già avvenuto pochi giorni fa che si "insozzino" tutti i topic
restanti.
Anzi propongo che tutte le "diatribe" gallo-mago vengano
trasferite qui. In questo modo da un lato si potrà discutere ordinatamente
(e senza ulteriori rotture) delle varie stagioni del gallo, dei raps, dei knicks etc
e dall'altro in questo topic si potrà continuare il filone tanto amato
da bargnanisti e gallinaristi.

quoto


e paolo complimenti,ottimo post,degno del Grande Saggio Raft ,di quelli che faceva lui e per la loro completezza e competenza mettevano d'accordo tutti,e dicendoti ciò ti rendo il miglior complimento possibile

Intervista del Corriere dello Sport:

ROMA, 5 gennaio - Quando ha toccato il cielo con un dito non era perché lui cresceva e i pantaloni si accorciavano. Quando ha toccato il cielo con un dito aveva 21 anni e sfidava l’America. Andrea Bargnani from Italy, quello che in Nba ha aperto un filone tricolore. Ha gambe lunghe e sottili che reggono in equilibrio tutti quei centimetri. Benedetta altezza che lo ha portato così in alto e così lontano. E con le ragazze non è mai un problema, anzi, uno così piace. Altezza mezza bellezza e tutta fortuna, per questo giovane uomo che ha realizzato il sogno di restare ragazzo per sempre, un privilegio che appartiene a chi vive giocando. Anche se proprio un pezzo della sua giovinezza è il caro prezzo che ha dovuto pagare; ma ha soddisfatto le sue ambizioni, sistemato economicamente la famiglia e controllato quella timidezza che come un’ombra gli cammina addosso e che ha imparato a soffocare con la rabbia e la voglia di arrivare in alto, in quello spicchio di cielo che altro non è che un cielo a spicchi, che ama anche se lo fa stare in apnea, lo affatica, lo stanca, lo sbatte da un capo all’altro dell’America e gli impone di dormire ogni volta che può. E quando si ferma un attimo e respira, si concede qualche locale, un po’ di musica e anche una discoteca, ma a ballare no, non è capace e poi sai che fatica...

LA FAMIGLIA E LA SUA VITA A TORONTO - Fuori del campo è un timido che a 17 anni è andato via di casa, consapevole ma non per questo senza sofferenza. «Mi pesava stare lontano da Roma e da mia madre; però mi divertivo. La timidezza l’ho un po’ superata giocando, mi hanno aiutato gli allenatori, la voglia di arrivare, la rabbia». A Toronto non è solo, c’è il fratello più piccolo, che studia all’Università e vive in un appartamento nel suo stesso palazzo. «Di fare a botte abbiamo smesso da tempo... Sarebbe pericoloso se lo facessimo ancora, io peso 120 Kg, lui 110, ci faremmo male. Insieme, invece, giochiamo alla play station. A Toronto sto bene. Dopo le partite con i compagni di squadra andiamo nei locali dove c’è musica. Vado anche in discoteca ma non ballo. Non lo so fare e soprattutto non ne avrei voglia, sai che fatica! Ho ritmi così incasinati, viaggio sempre. Quando parte il campionato vivo in apnea. Così quando posso dormo, anche tre ore il pomeriggio».

L'AMORE - Della casa Andrea non si occupa e nemmeno della cucina: per una cosa dice che non ha tempo, per l’altra che non lo sa fare. Così mangia in un ristorante o compra il cibo pronto oppure il suo amico ristoratore gli manda un cuoco a casa a cucinare per lui. E mangia tantissimo, fino a 250 grammi di pasta a pranzo e cena. Dell’Italia gli manca soprattutto il clima: «Qui si arriva a -20, -30 gradi, è dura. Si passa di garage in garage». È fidanzato e non ha un ideale di donna. Meglio mora, però, e l’altezza non è un problema: «Alle ragazze piace quello molto alto».

IL PRIVILEGIO - Il calcio lo annoia, non è mai stato allo stadio, dopo 20 minuti una partita lo fa addormentare. Non ha mai fumato uno spinello e a scuola andava bene. «Mi è mancato molto lo stare in classe con i compagni. Niente feste, niente gite, mi è pesato tanto. Non ho vissuto la mia età, tra i 14 e i 20 anni, ho perso molte cose di quel periodo. Certo, poi ti rifai: io gioco a basket e i miei coetanei lavorano».

I SOLDI - Giovanissimo, guadagna tanti soldi. «Stanno in banca e ogni tanto ci vediamo. Ho comprato case. Vorrei acquistare una macchina, poi me ne dimentico, perché in realtà non mi interessa. Però sono contento di aver dato una sicurezza economica alla mia famiglia».

LA CARRIERA - Da grande vuole: «migliorare e vincere e poi finire la carriera in Italia. A Roma, magari! Ma sono così giovane, cambio idea ogni due minuti». Nessun segno particolare e nessun tatuaggio. «Però i tatuaggi mi piacciono, eccome, ma sono così chiaro di carnagione che sembrerebbero macchie di sporcizia».

GrandeMagoooo ha scritto:

mighty ha scritto:check the tattoo, bitches!!!



rispettate la metropoli e baciate i nostri big cocks.

ps arbusto ha un tattoo o la mamma non lo lascia?

quanto sai essere minchione a volte

raf ha scritto:Concordo sul fatto che il post di paolo sia esaustivo al 100%
(paolo esprimiti più spesso per favore).

Non concordo però sulla chiusura del topic perchè temo come
già avvenuto pochi giorni fa che si "insozzino" tutti i topic
restanti.
Anzi propongo che tutte le "diatribe" gallo-mago vengano
trasferite qui. In questo modo da un lato si potrà discutere ordinatamente
(e senza ulteriori rotture) delle varie stagioni del gallo, dei raps, dei knicks etc
e dall'altro in questo topic si potrà continuare il filone tanto amato
da bargnanisti e gallinaristi.

quoto


e paolo complimenti,ottimo post,degno del Grande Saggio Raft ,di quelli che faceva lui e per la loro completezza e competenza mettevano d'accordo tutti,e dicendoti ciò ti rendo il miglior complimento possibile

Grazie mille, ma quelli di Raft erano un'altra cosa...

paolo ha scritto:

GrandeMagoooo ha scritto:

e paolo complimenti,ottimo post,degno del Grande Saggio Raft ,di quelli che faceva lui e per la loro completezza e competenza mettevano d'accordo tutti,e dicendoti ciò ti rendo il miglior complimento possibile

Grazie mille, ma quelli di Raft erano un'altra cosa...

ho detto degno ma naturalmente Raft era impareggiabile,e questo l'ho sempre pensato fin da quando ormai tre anni fa conobbi il sito Il Mago ANdrea Bargnani ..
leggendo questo topic ne ho sentito molto la mancanza .. non posso dire di essere stato suo amico ma non mi perdevo un suo intervento,appena vedevo il suo nome come autore di un post mi fiondavo a leggerlo e imparavo sempre qualcosa .. da suo assiduo lettore avrei tanto voluto leggere un suo intervento a proposito della pazzesca volontà di comparare due giocatori così diversi e non solo .. chissà come sarebbe stato contento del Gallo che guida i suoi Knicks ma anche dei miglioramenti di ANdrea

daddyfrank ha scritto:Intervista del Corriere dello Sport:

ROMA, 5 gennaio - Quando ha toccato il cielo con un dito non era perché lui cresceva e i pantaloni si accorciavano. Quando ha toccato il cielo con un dito aveva 21 anni e sfidava l’America. Andrea Bargnani from Italy, quello che in Nba ha aperto un filone tricolore. Ha gambe lunghe e sottili che reggono in equilibrio tutti quei centimetri. Benedetta altezza che lo ha portato così in alto e così lontano. E con le ragazze non è mai un problema, anzi, uno così piace. Altezza mezza bellezza e tutta fortuna, per questo giovane uomo che ha realizzato il sogno di restare ragazzo per sempre, un privilegio che appartiene a chi vive giocando. Anche se proprio un pezzo della sua giovinezza è il caro prezzo che ha dovuto pagare; ma ha soddisfatto le sue ambizioni, sistemato economicamente la famiglia e controllato quella timidezza che come un’ombra gli cammina addosso e che ha imparato a soffocare con la rabbia e la voglia di arrivare in alto, in quello spicchio di cielo che altro non è che un cielo a spicchi, che ama anche se lo fa stare in apnea, lo affatica, lo stanca, lo sbatte da un capo all’altro dell’America e gli impone di dormire ogni volta che può. E quando si ferma un attimo e respira, si concede qualche locale, un po’ di musica e anche una discoteca, ma a ballare no, non è capace e poi sai che fatica...

LA FAMIGLIA E LA SUA VITA A TORONTO - Fuori del campo è un timido che a 17 anni è andato via di casa, consapevole ma non per questo senza sofferenza. «Mi pesava stare lontano da Roma e da mia madre; però mi divertivo. La timidezza l’ho un po’ superata giocando, mi hanno aiutato gli allenatori, la voglia di arrivare, la rabbia». A Toronto non è solo, c’è il fratello più piccolo, che studia all’Università e vive in un appartamento nel suo stesso palazzo. «Di fare a botte abbiamo smesso da tempo... Sarebbe pericoloso se lo facessimo ancora, io peso 120 Kg, lui 110, ci faremmo male. Insieme, invece, giochiamo alla play station. A Toronto sto bene. Dopo le partite con i compagni di squadra andiamo nei locali dove c’è musica. Vado anche in discoteca ma non ballo. Non lo so fare e soprattutto non ne avrei voglia, sai che fatica! Ho ritmi così incasinati, viaggio sempre. Quando parte il campionato vivo in apnea. Così quando posso dormo, anche tre ore il pomeriggio».

L'AMORE - Della casa Andrea non si occupa e nemmeno della cucina: per una cosa dice che non ha tempo, per l’altra che non lo sa fare. Così mangia in un ristorante o compra il cibo pronto oppure il suo amico ristoratore gli manda un cuoco a casa a cucinare per lui. E mangia tantissimo, fino a 250 grammi di pasta a pranzo e cena. Dell’Italia gli manca soprattutto il clima: «Qui si arriva a -20, -30 gradi, è dura. Si passa di garage in garage». È fidanzato e non ha un ideale di donna. Meglio mora, però, e l’altezza non è un problema: «Alle ragazze piace quello molto alto».

IL PRIVILEGIO - Il calcio lo annoia, non è mai stato allo stadio, dopo 20 minuti una partita lo fa addormentare. Non ha mai fumato uno spinello e a scuola andava bene. «Mi è mancato molto lo stare in classe con i compagni. Niente feste, niente gite, mi è pesato tanto. Non ho vissuto la mia età, tra i 14 e i 20 anni, ho perso molte cose di quel periodo. Certo, poi ti rifai: io gioco a basket e i miei coetanei lavorano».

I SOLDI - Giovanissimo, guadagna tanti soldi. «Stanno in banca e ogni tanto ci vediamo. Ho comprato case. Vorrei acquistare una macchina, poi me ne dimentico, perché in realtà non mi interessa. Però sono contento di aver dato una sicurezza economica alla mia famiglia».

LA CARRIERA - Da grande vuole: «migliorare e vincere e poi finire la carriera in Italia. A Roma, magari! Ma sono così giovane, cambio idea ogni due minuti». Nessun segno particolare e nessun tatuaggio. «Però i tatuaggi mi piacciono, eccome, ma sono così chiaro di carnagione che sembrerebbero macchie di sporcizia».

Da quando? Voglio vederla!!

Bel post Paolo, soprattutto quando parli del movimento intellettuale dei "mirror climberisti"

raf ha scritto:in questo topic si potrà continuare il filone tanto amato
da bargnanisti e gallinaristi.

Eh no, proprio qui mi cadi raf!
Non è così semplice, c'è una sottile linea che divide i Gallinaristi (fazione blu) dai Gallinaristi Ne(g)ri.

Sono proprio 2 filosofie di pensiero differenti: è come confondere Platone con Aristotele

ma non riuscite proprio a prendere questo topic con divertimento?! oh che sfighez madonna...

serpico ha scritto:

serpico ha scritto:

guarda che bastava facessi i punti di gallinari diviso i tiri tentati (= "points for shot") e poi moltiplicassi per il n. di tiri di Bargnani.

14,6 / 10,8 * 13,6 = 18,38

Per dirti quanto senso abbia questa stat , ti faccio notare che queste sarebbero le medie punti dei seguenti giocatori se tirassero lo stesso numero di volte di gallinari :

Erick Dampier 17,81
Shelden Williams 17,85
Amir Johnson 17,11
Nazr Mohammed 15,66
Zaza Pachulia 15,16
Ty Lawson 14,69

Tutti avrebbero una media punti maggiore di Gallinari

Questo per sottolinearti il fatto che l’efficienza offensiva è inversamente proporzionale al numero di tiri presi, ovvero un conto è se hai il compito di tirare solo quando sei libero, un conto è tirare perché sei uno dei leader offensivi della squadra.

E’ evidente il fatto che, mentre il Mago è il 2° violino offensivo dei Raps (e – sottolineo - non sta tirando affatto male, anzi, tira meglio di Bosh da 2 punti nonostante abbia un livello di tiri a più alto coefficiente di difficoltà), il Gallo viene dietro ai vari Harrington, Lee, Chandler, a volte, ahilui, anche dietro Duhon e Nate e, per quanto appena detto, in termini di percentuali non può che beneficarne.

Mi dispiace, ma non concordo. La statistica è rispettabilissima per giocatori che giocano rispettivamente 31 e 34 minuti e tirano quasi lo stesso numero di tiri (2,84 tiri in + per il Mago)... Gli esempi non entrano col paragone. Peccato avevi fatto un bell'intervento

ThePirate ha scritto:

raf ha scritto:in questo topic si potrà continuare il filone tanto amato
da bargnanisti e gallinaristi.

Eh no, proprio qui mi cadi raf!
Non è così semplice, c'è una sottile linea che divide i Gallinaristi (fazione blu) dai Gallinaristi Ne(g)ri.

Sono proprio 2 filosofie di pensiero differenti: è come confondere Platone con Aristotele

Pirata ma io li avevo semplicemente messi assieme per amor di sintesi.

tomlarey ha scritto: Mi dispiace, ma non concordo. La statistica è rispettabilissima per giocatori che giocano rispettivamente 31 e 34 minuti e tirano quasi lo stesso numero di tiri (2,84 tiri in + per il Mago)... Gli esempi non entrano col paragone. Peccato avevi fatto un bell'intervento

fai fatica a capire , provo a rispiegartelo.

la prima parte era un'estremizzazione (pensavo fosse ovvio ) per dirti che i numeri vanno maneggiati con cura , mentre il nodo cruciale del mio post era la 2^ parte:

E’ evidente il fatto che, mentre il Mago è il 2° violino offensivo dei Raps (e – sottolineo - non sta tirando affatto male, anzi, tira meglio di Bosh da 2 punti nonostante abbia un livello di tiri a più alto coefficiente di difficoltà), il Gallo viene dietro ai vari Harrington, Lee, Chandler, a volte, ahilui, anche dietro Duhon e Nate e, per quanto appena detto, in termini di percentuali non può che beneficiarne.

tu ti limiti a guardare ai numeri assoluti, ma sei fuori strada: bargnani tira il 17% dei tiri totali di toronto, che è ben diverso dal tirare il 12,8% dei tiri totali a ny, ove si sa che le stats offensive vengono gonfiate e facilitate dal gioco di d'antoni (stesso discorso vale per nelson a golden state, vatti a vedere le stats offensive dei warriors fanno paura ). è evidente che siamo su 2 piani diversi, al Mago si chiedono cose differenti in attacco che non il mettersi ad aspettare il pallone fuori dalla linea dei 3 punti e tirare quando si è liberi.
E' giusto che sia così, intendiamoci, Gallinari è solo al secondo anno (e per modo di dire), Bargnani al 4o (ma anche lui ha, di fatto, perso un anno). Ed è già un gran merito di Danilo aver praticamente gli stessi numeri che aveva il Mago dopo 61 partite giocate in NBA.

ma questo topic quanto ha rotto le palle?
ormai non si parla più sul topic della stagione del mago ma su questa cagata...ma dico io,non abbiamo mai avuto giocatori in nba fino a qualche anno fa e adesso che ne abbiamo 3 buoni stiamo a litiga per chi sia il + o - forte? ma nn rompete per me l'importante è che diventino qualcuno aldilà dell'oceano poi chi sarà il migliore tanto meglio per lui...l'importante lo ripeto è che diventino forti soprattutto per quelli dall'altra parte

serpico ha scritto:

tomlarey ha scritto: Mi dispiace, ma non concordo. La statistica è rispettabilissima per giocatori che giocano rispettivamente 31 e 34 minuti e tirano quasi lo stesso numero di tiri (2,84 tiri in + per il Mago)... Gli esempi non entrano col paragone. Peccato avevi fatto un bell'intervento

fai fatica a capire , provo a rispiegartelo.

la prima parte era un'estremizzazione (pensavo fosse ovvio ) per dirti che i numeri vanno maneggiati con cura , mentre il nodo cruciale del mio post era la 2^ parte:

E’ evidente il fatto che, mentre il Mago è il 2° violino offensivo dei Raps (e – sottolineo - non sta tirando affatto male, anzi, tira meglio di Bosh da 2 punti nonostante abbia un livello di tiri a più alto coefficiente di difficoltà), il Gallo viene dietro ai vari Harrington, Lee, Chandler, a volte, ahilui, anche dietro Duhon e Nate e, per quanto appena detto, in termini di percentuali non può che beneficiarne.

tu ti limiti a guardare ai numeri assoluti, ma sei fuori strada: bargnani tira il 17% dei tiri totali di toronto, che è ben diverso dal tirare il 12,8% dei tiri totali a ny, ove si sa che le stats offensive vengono gonfiate e facilitate dal gioco di d'antoni (stesso discorso vale per nelson a golden state, vatti a vedere le stats offensive dei warriors fanno paura ). è evidente che siamo su 2 piani diversi, al Mago si chiedono cose differenti in attacco che non il mettersi ad aspettare il pallone fuori dalla linea dei 3 punti e tirare quando si è liberi.
E' giusto che sia così, intendiamoci, Gallinari è solo al secondo anno (e per modo di dire), Bargnani al 4o (ma anche lui ha, di fatto, perso un anno). Ed è già un gran merito di Danilo aver praticamente gli stessi numeri che aveva il Mago dopo 61 partite giocate in NBA.

Spero che tu stia scherzando, veramente altrimenti sono preoccupato per la tua percezione della realtà. Non replico sul calcolo e sulla tua analisi delle stats altrimenti non finisce più, anche perchè mi pare di avere già risposto. Hai scritto che il Gallo aspetta solo la palla fuori dall'arco?? L'ultima partita di NY l'hai guardata almeno un mesetto fa, visto che il Gallo sìè altamente specializzato nelle penetrazioni (l'hai vista la schiacciata su Hibbert??)
E poi mi critichi per la mia lettura delle statistiche quando tu dici che il Gallo è riuscito PRATICAMENTE a fare gli stessi numeri del Mago al primo anno???......aahahha Gallinari sta facendo le stats del Mago dell'anno scorso al massimo...
Bargnani ha perso un anno anche lui??? a scuola forse, perchè la prima stagione ne ha giocate 65 di partite con + di 25 minuti di media, mentre il Gallo 28 con 14,7 minuti e una schiena a pezzi...