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Classica stronzata americana, ma c'è una scena all'interno che mi ha fatto "piangere dal ridere" (la scena dei cannoli ).

The Huge ha scritto:

Classica stronzata americana, ma c'è una scena all'interno che mi ha fatto "piangere dal ridere" (la scena dei cannoli ).

A me vomitare dal ridere, ma più che altro vomitare....

Eccezionale esercizio di stile da parte del maestro americano.... un film "bello" nel senso stretto della filosofia estetica oserei dire...una perfezione formale (fotografia, sceneggiatura, colonna sonora) unica nel panorama cinefilo mondiale...possiamo scomodare tranquillamente il termine di capolavoro assoluto.

Danniboy ha scritto:

Eccezionale esercizio di stile da parte del maestro americano.... un film "bello" nel senso stretto della filosofia estetica oserei dire...una perfezione formale (fotografia, sceneggiatura, colonna sonora) unica nel panorama cinefilo mondiale...possiamo scomodare tranquillamente il termine di capolavoro assoluto.

assolutamente d'accordo al 100%, un film da vedere e rivedere.

Da un punto di vista estetico non può non aver influenzato il buon Greenaway, nel suo grande esordio



un film comunque molto diverso (e più pesante) a livello di struttura e costruzione, dove oltre alla minuziosissima ricerca estetica (ho visto un "making of" e veramente siamo a livelli quasi maniacali) si inseriscono molti dei temi che ricorreranno anche nelle successive opere di Greenaway, come l'ossessione per i numeri e la matematica, il sesso, le perversioni e l'omicidio, spesso strettamente collegati.

L'ho visto l'altra sera...molto favolistico ma riuscito a mio avviso.

Non è ancora uscito ma credo diventerà un film cult

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=S_HackjSv_c[/youtube]

ennesima pellicola tratta da romanzo di Philip K.Dick
senz'altro una delle meglio trasposte, soprattutto nella dimensione visiva
(il film è stato girato prima in normale live-action e poi ritoccato in stile graphic novel "sfocata"... vabbè, vedetelo e vi renderete conto di cosa sto parlando )
la scelta di tale resa grafica è senz'altro originale, e secondo me anche decisamente felice, dati i contenuti e i toni narrativi del film (elemento centrale è l'(ab)uso di una droga sintetica chiamata "sostanza M")
mai più giusta fu poi la scelta di un titolo, accattivante e profondo come pochi.
comunque, l'ho trovato molto bello, oscuro, introspettivo. ve lo consiglio caldamente
bravo Keanu Reeves, meglio di lui (ma sono di parte dai tempi di Natural Born Killers) Robert Downey Jr.

P.S.: dicevano che i fans dei Radiohead l'avrebbero sicuramente apprezzato.
per quanto mi riguarda, confermo.

nick ha scritto:

stan ha scritto:
P.S.: dicevano che i fans dei Radiohead l'avrebbero sicuramente apprezzato.
per quanto mi riguarda, confermo.

MA
STAI
ZITTO

.. scontato ( )

sto film qua a me è piaciuto da matti fa troppo "ridere", del genere alla Natural Born Killers.. qualcuno l'ha visto? In allegato nel dvd cè un'intervista al vero "chopper" Read, dove ci si rende conto che è basato su una storia vera..

A proposito di Chopper, guarda caso ho appena visto il secondo film di Dominik

un western soprattutto psicologico, con un buon approfondimento dei caratteri e grandi interpretazioni degli attori.
Jesse James è un uomo ormai prigioniero della propria leggenda, braccato dalla legge e tormentato dal sospetto (in fin dei conti giustificato) verso tutti quelli che gli stanno intorno.
Bob Ford è cresciuto nel mito del famoso bandito, un mito di cui vorrebbe tanto fare parte, ma quando finalmente riesce ad entrare nella banda, si rende conto che questo mito è per lui inarrivabile ed alla fine l'unico modo per raggiungere la celebrità è quello di uccidere il suo idolo.
Ma invece che un giustiziere, verrà generalmente considerato nient'altro che un codardo ed un traditore.

hmmmm
ho sentito pareri contrastanti su The Assassination of Jesse James, c'è chi è rimasto un pò deluso, forse aspettandosi un film dal taglio diverso.
comunque sono abbastanza curioso di vederlo, provvederò quanto prima.



( La Promessa dell'Assassino )

Cronenberg negli ultimi anni si sta dedicando a rappresentare storie più "normali", dai canoni drammatici maggiormente classici rispetto al passato.. e ammetto che questa sua ultima fatica m'è parecchio piaciuta (così come Spider e A History of Violence)
Visivamente lo stile del regista canadese è sempre inconfondibile ( molto chiaroscurale, cupo, sembra quasi trasmettere ansia e sensazione di "sporco"), bella la storia narrata e ottima la disposizione dell' intreccio, che la rende coinvolgente dall'inizio fino alla fine.
Cast all'altezza, massimo rispetto per Armin Mueller-Stahl (indimenticabile in Tassisti di Notte), bene Viggo Mortensen, ancor di più Vincent Cassel semplicemente PERFETTO per la parte, notevolmente impegnativa. Naomi Watts si conferma una bravissima attrice, nonchè una donna dall'immenso fascino

pura storia del cinema, Antonioni può essere anche accusato di essere palloso, criptico, deprimente eccetera eccetera...ma non si può negare che abbia raggiunto altissime vette espressive (fra cui questa) e l'oscar alla carriera ci stava tutto.
Per quanto mi riguarda è una questione di momenti e di stati d'animo, a volte Antonioni o Kitano o magari Greenaway me li gusto a pieno, altre volte mi guarderei Pierino scorreggia ancora

grande scena....e grande colonna sonora...

Nei film di Antonioni quelli che altrove vengono chiamati "tempi morti" sono parte integrante del ritmo, quindi possono risultare pallosi anche rispetto agli standard polpettoneschi del cosiddetto Cinema d'autore, ma in questo risiede anche il loro fascino: sentire fino in fondo il tempo che passa, la noia, il vuoto, il silenzio. Ciò si riflette anche nello stile visivo: nel bellissimo finale di "Zabriskie Point" postato da nick vediamo l'esplosione ripetuta da angoli diversi e la nube di frammenti, che sembrano destinati a fluttuare in eterno nell'aria grazie al montaggio allucinatorio in ralenty accompagnato dai Pink Floyd. Dilatazione estrema dei tempi in funzione espressiva

Di finali se ne intendeva: guardate il lentissimo, lancinante piano sequenza di "Professione: Reporter".

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ZnaQUmlJ ... re=related[/youtube]

La telecamera oltrepassa la grata, il protagonista il confine tra la vita e la morte, in perfetta sincronia

Sui concetti invecchiati in fretta del regista concordo in pieno, ma in fondo conta solo come li visualizza sullo schermo

Vuoi dire che l'hai dovuto vedere per punizione?

Mi ricordo di aver visto l'episodio del ghiaccio che si rompe: pregno di significati, ma che palle