Bravo Andrea.Andrea Bargnani ha scritto:“It’s the only way to stay on the court. If you don’t score, don’t rebound and don’t play defence, why would the coach keep you on the court?”
L'angolo dell'intervista
-
maurom
- Most Valuable Player
- Messaggi: 4847
- Iscritto il: 12/04/2007, 14:14
- Località: Prov. Varese
Re: L'angolo dell'intervista
"I think that the champions come out for the pressure. So if you're not good under pressure, then you're just a mediocre player. And I don't want to be a mediocre player. I want to win championships." - Danilo Gallinari
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
Sì...però ora deve capire che queste non devono essere opzioni! Per essere una presenza in questa lega devi voler fare tutte e 3 le cose insieme, tutte le sere!maurom ha scritto:Bravo Andrea.Andrea Bargnani ha scritto:“It’s the only way to stay on the court. If you don’t score, don’t rebound and don’t play defence, why would the coach keep you on the court?”
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
-
danmuru
- Leader della squadra
- Messaggi: 359
- Iscritto il: 21/11/2007, 16:15
Re: L'angolo dell'intervista
Ma se manco gli MVP stagionali lo fanno, in RSmighty ha scritto:Sì...però ora deve capire che queste non devono essere opzioni! Per essere una presenza in questa lega devi voler fare tutte e 3 le cose insieme, tutte le sere!maurom ha scritto:Bravo Andrea.Andrea Bargnani ha scritto:“It’s the only way to stay on the court. If you don’t score, don’t rebound and don’t play defence, why would the coach keep you on the court?”
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
eh aspetta un attimo dai...questa è un po' una leggenda...diciamo che gli all star e quelli che stanno un gradino sotto questo livello fanno almeno 2 delle 3 cose tutte le sere.danmuru ha scritto:Ma se manco gli MVP stagionali lo fanno, in RS
![]()
![]()
E parlo di gente del "calibro" di Kaman, Bogut e Zach Randolph...
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
-
gianluigi83
- Superstar NBA
- Messaggi: 579
- Iscritto il: 16/10/2009, 12:06
Re: L'angolo dell'intervista
sul idscorso generale fatto da mighty sono d'accordo sui giocatori presi da esempio no
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
^^^
il succo è "se lo fanno loro vuol dire che non ci vuole poi tanto!"
il succo è "se lo fanno loro vuol dire che non ci vuole poi tanto!"
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
-
Gabbo
- Il Mago
- Messaggi: 7277
- Iscritto il: 11/04/2007, 17:18
Re: L'angolo dell'intervista
Evvabbhè. lo fai di propositoZach Randolph
"Dottor/
Professor/
Truffatore/
Imbroglione"
Professor/
Truffatore/
Imbroglione"
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
why?Gabbo ha scritto:Evvabbhè. lo fai di propositoZach Randolph
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
-
Gabbo
- Il Mago
- Messaggi: 7277
- Iscritto il: 11/04/2007, 17:18
Re: L'angolo dell'intervista
Questo
Kaman lo posso capire perchè sta facendo una stagione super e sono un paio d'anni che sta giocando veramente bene.
Bogut sono un paio d'anni che finalmente sta un gradino sotto l'all-star
Zibo quest'anno sta andando forte, ma gli anni prima era improponibile
E questodiciamo che gli all star e quelli che stanno un gradino sotto questo livello fanno almeno 2 delle 3 cose tutte le sere.
Non vanno messi assieme.Zach Randolph
Kaman lo posso capire perchè sta facendo una stagione super e sono un paio d'anni che sta giocando veramente bene.
Bogut sono un paio d'anni che finalmente sta un gradino sotto l'all-star
Zibo quest'anno sta andando forte, ma gli anni prima era improponibile
"Dottor/
Professor/
Truffatore/
Imbroglione"
Professor/
Truffatore/
Imbroglione"
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
tipologia di giocatore che odio come pochi ma sono anni che flirta con il 20+10Gabbo ha scritto: Zibo quest'anno sta andando forte, ma gli anni prima era improponibile
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
-
vanz
- Most Valuable Player
- Messaggi: 4538
- Iscritto il: 06/02/2008, 12:04
- Località: Taranto / Milano
Re: L'angolo dell'intervista
Parla il cestista romano diventato giocatore insostituibile per Toronto
«L’All Star Game è il mio sogno»
NOSTRO INVIATO
PIERO GUERRINI
TORONTO. Il giorno dopo la vittoria contro Nowitzki. La splendida palestra d’allenamento con annessa sala pesi. Il Mago fa poco lavoro con la squadra - come gli altri che hanno giocato tanto -, molto però di recupero e con gli attrezzi. La Nba è questo. Subito dopo si vola a Cleveland. E domani si rigioca a Milwaukee. Due partite in 24 ore. Andrea Bargnani non si risparmia e quando i compagni hanno finito si mette a tirare. Poi, i giornalisti canadesi. Che chiedono se si diverta di più. Colpiti dalla sua nuova capacità di esprimere emozioni in campo. «Mi sento sempre più parte del progetto, più coinvolto». E’ tempo di sedersi per una chiacchierata serena e vera. Perché il Mago sarà stato chiuso ma ora, a 24 anni, un po’ meno.
Allora Bargnani, le hanno chiesto di Nowitzki.
«Una bella emozione, perché Dirk è un n. 1 ed è sempre stato un esempio. Ha superato i 20000 punti, qui. In difesa sono diventato più aggressivo, deciso. Ma la felicità vera è per la squadra. E credo che siamo soltanto all’inizio».
L’obiettivo è importante, allora?
«Sono convinto che possiamo migliorare e molto. Importante è cancellare quello zero, superare il primo turno dei playoff. Poi si vedrà. Molto però dipende dall’accoppiamento ».
Chi vorrebbe incontrare?
«Beh, con Orlando è partita stretta. Con Boston invece, non so perché, soffriamo. Poi c’è Cleveland che ha LeBron. E Atlanta, che non ha lunghi, è squadra strana e di talento».
Sensazione, potete essere la quarta forza a Est, la mina vagante per le potenze Cleveland, Boston e Orlando.
«Vediamo, siamo sopra il 50% e abbiamo avuto un calendario terribile. Ora ci aspettano due sfide toste, poi si vira. A febbraio siamo quasi sempre in casa. E’ il mese decisivo, ci dirà se siamo carne o pesce».
Quattro anni a Toronto, già.
«La città mi piace, la gente è disponibile. Ovvio, in quanto conosciuto magari non sono trattato come altri italiani. Però questo è un posto in cui le culture convivono bene. Poi c’è tranquillità. Certo, fa freddo. Ma in caso contrario verrebbero tutti. c’è tutto quello che serve a un ragazzo di 24 anni».
Cittadino del mondo?
«Ho lasciato Roma a 17 anni. Cittadino del mondo è bello, ma c’è il rovescio della medaglia. Devi staccarti sempre dagli affetti, riciclarti e ripartire. Una vita che rende più freddi».
Per quanto vorrà vivere così?
«Beh, essere un potenziale esempio è piacevole. Uno pensa di poter giocare sempre, ma fai i conti con il fisico. Allora dico che andrò avanti sino a che resto ad alto livello. Il che magari significa pure Europa, a fine carriera. Non la B2. Piuttosto chiudo per fare una squadra di promozione a Roma con gli amici. Ma lo dico adesso. A 35 anni chissà».
Sta giocando da All Star. Sotto sotto spera in una chiamata?
«E’ uno dei grandi sogni. Sarebbe incredibile andarci, prima o poi. Non mi ossessiono».
Non è che la stimola la crescita di Gallinari e Belinelli? Lei è stato l’apripista della nuova ondata italiana...
«No, Beli è qui con me. Con Danilo ho un buon rapporto e mi fa piacere se gioca bene. Non voglio dimostrare di essere il n. 1 d’Italia, voglio confrontarmi con avversari come Shaquille O’Neal, Howard, Nowitzki. Devo pensare a marcare loro. Però contro New York voglio giocare bene. Forse è un meccanismo automatico, non razionale».
Voi nella Nba qui siete campioni, in Italia venite dopo una serie di Tiribocchi (senza voler offendere il buon attaccante). Non è ingiusto?
«Io penso a Totti, a quella che è la sua vita quotidiana. Non è facile. Non voglio sentirmi una stella hollywoodiana. Cioè, è bello, però mi basta qui, che devo uscire con la guardia del corpo, che non posso fare sempre quello che voglio. So di avere tanti tifosi in Italia, qualcuno ci considera esempi, ammirati. Del resto, non possiamo essere sempre presenti in tv».
Quando torna da noi la riconoscono?
«Sempre di più. Poi sono così alto che i dubbi si riducono. Magari non tutti associano subito la faccia al nome, però sanno chi sono».
Capitolo Nazionale. Non le chiedo se verrà o meno. E’ stato però importante che lei sia stato l’unico a esprimersi ed esporsi dopo l’ultimo tonfo. Ora che si sta cambiando sarebbe bene mutasse pure l’atteggiamento verso voi tre. Rispettare il vostro tipo di lavoro. Se avete un programma estivo dovreste poterlo fare.
«Bene, l’ha detto lei. Io aggiungo solo che abbiamo 90 partite, io spero di più. E che giochiamo tanti minuti. Poi i viaggi. Ma la Nazionale resta un onore supremo».
Ha sempre faticato, in azzurro.
«Ma non è basket diverso, cambiano gli spazi».
Come gestite questa vita?
«S’impara, devi saper ascoltare il tuo corpo. Soprattutto dormire quando puoi. Ma non sono sacrifici, non scherziamo».
Qui cos’ha imparato?
«Che non bisogna buttarsi via, che si rischia di perdere il contatto con la realtà. E’ un sogno, ma bisogna viverlo con concretezza ».
"Quando a scuola la maestra dava una punizione a Roberto Baggio, lui chiedeva sempre se era di prima o di seconda."
http://mexicotears.blogspot.it/
http://mexicotears.blogspot.it/
-
Rickett
- Most Valuable Player
- Messaggi: 2986
- Iscritto il: 06/07/2008, 17:01
Re: L'angolo dell'intervista
Bella intervista.
-
gianluigi83
- Superstar NBA
- Messaggi: 579
- Iscritto il: 16/10/2009, 12:06
Re: L'angolo dell'intervista
vanz ha scritto:Parla il cestista romano diventato giocatore insostituibile per Toronto
«L’All Star Game è il mio sogno»
NOSTRO INVIATO
PIERO GUERRINI
TORONTO. Il giorno dopo la vittoria contro Nowitzki. La splendida palestra d’allenamento con annessa sala pesi. Il Mago fa poco lavoro con la squadra - come gli altri che hanno giocato tanto -, molto però di recupero e con gli attrezzi. La Nba è questo. Subito dopo si vola a Cleveland. E domani si rigioca a Milwaukee. Due partite in 24 ore. Andrea Bargnani non si risparmia e quando i compagni hanno finito si mette a tirare. Poi, i giornalisti canadesi. Che chiedono se si diverta di più. Colpiti dalla sua nuova capacità di esprimere emozioni in campo. «Mi sento sempre più parte del progetto, più coinvolto». E’ tempo di sedersi per una chiacchierata serena e vera. Perché il Mago sarà stato chiuso ma ora, a 24 anni, un po’ meno.
Allora Bargnani, le hanno chiesto di Nowitzki.
«Una bella emozione, perché Dirk è un n. 1 ed è sempre stato un esempio. Ha superato i 20000 punti, qui. In difesa sono diventato più aggressivo, deciso. Ma la felicità vera è per la squadra. E credo che siamo soltanto all’inizio».
L’obiettivo è importante, allora?
«Sono convinto che possiamo migliorare e molto. Importante è cancellare quello zero, superare il primo turno dei playoff. Poi si vedrà. Molto però dipende dall’accoppiamento ».
Chi vorrebbe incontrare?
«Beh, con Orlando è partita stretta. Con Boston invece, non so perché, soffriamo. Poi c’è Cleveland che ha LeBron. E Atlanta, che non ha lunghi, è squadra strana e di talento».
Sensazione, potete essere la quarta forza a Est, la mina vagante per le potenze Cleveland, Boston e Orlando.
«Vediamo, siamo sopra il 50% e abbiamo avuto un calendario terribile. Ora ci aspettano due sfide toste, poi si vira. A febbraio siamo quasi sempre in casa. E’ il mese decisivo, ci dirà se siamo carne o pesce».
Quattro anni a Toronto, già.
«La città mi piace, la gente è disponibile. Ovvio, in quanto conosciuto magari non sono trattato come altri italiani. Però questo è un posto in cui le culture convivono bene. Poi c’è tranquillità. Certo, fa freddo. Ma in caso contrario verrebbero tutti. c’è tutto quello che serve a un ragazzo di 24 anni».
Cittadino del mondo?
«Ho lasciato Roma a 17 anni. Cittadino del mondo è bello, ma c’è il rovescio della medaglia. Devi staccarti sempre dagli affetti, riciclarti e ripartire. Una vita che rende più freddi».
Per quanto vorrà vivere così?
«Beh, essere un potenziale esempio è piacevole. Uno pensa di poter giocare sempre, ma fai i conti con il fisico. Allora dico che andrò avanti sino a che resto ad alto livello. Il che magari significa pure Europa, a fine carriera. Non la B2. Piuttosto chiudo per fare una squadra di promozione a Roma con gli amici. Ma lo dico adesso. A 35 anni chissà».
Sta giocando da All Star. Sotto sotto spera in una chiamata?
«E’ uno dei grandi sogni. Sarebbe incredibile andarci, prima o poi. Non mi ossessiono».
Non è che la stimola la crescita di Gallinari e Belinelli? Lei è stato l’apripista della nuova ondata italiana...
«No, Beli è qui con me. Con Danilo ho un buon rapporto e mi fa piacere se gioca bene. Non voglio dimostrare di essere il n. 1 d’Italia, voglio confrontarmi con avversari come Shaquille O’Neal, Howard, Nowitzki. Devo pensare a marcare loro. Però contro New York voglio giocare bene. Forse è un meccanismo automatico, non razionale».
Voi nella Nba qui siete campioni, in Italia venite dopo una serie di Tiribocchi (senza voler offendere il buon attaccante). Non è ingiusto?
«Io penso a Totti, a quella che è la sua vita quotidiana. Non è facile. Non voglio sentirmi una stella hollywoodiana. Cioè, è bello, però mi basta qui, che devo uscire con la guardia del corpo, che non posso fare sempre quello che voglio. So di avere tanti tifosi in Italia, qualcuno ci considera esempi, ammirati. Del resto, non possiamo essere sempre presenti in tv».
Quando torna da noi la riconoscono?
«Sempre di più. Poi sono così alto che i dubbi si riducono. Magari non tutti associano subito la faccia al nome, però sanno chi sono».
Capitolo Nazionale. Non le chiedo se verrà o meno. E’ stato però importante che lei sia stato l’unico a esprimersi ed esporsi dopo l’ultimo tonfo. Ora che si sta cambiando sarebbe bene mutasse pure l’atteggiamento verso voi tre. Rispettare il vostro tipo di lavoro. Se avete un programma estivo dovreste poterlo fare.
«Bene, l’ha detto lei. Io aggiungo solo che abbiamo 90 partite, io spero di più. E che giochiamo tanti minuti. Poi i viaggi. Ma la Nazionale resta un onore supremo».
Ha sempre faticato, in azzurro.
«Ma non è basket diverso, cambiano gli spazi».
Come gestite questa vita?
«S’impara, devi saper ascoltare il tuo corpo. Soprattutto dormire quando puoi. Ma non sono sacrifici, non scherziamo».
Qui cos’ha imparato?
«Che non bisogna buttarsi via, che si rischia di perdere il contatto con la realtà. E’ un sogno, ma bisogna viverlo con concretezza ».
il nuovo bargnani lo si vede dalla frase in cui dice:"voglio confrontarmi con shaq ,howard,il tedesco ecco vi invito a riguardare su youtube quale atteggiamento avesse in estate a nba news quando parlava di questi giocatori; io lo vidi quasi arrendevole come a dire con queti c'è poco da fare
- The Huge
- Moderatore
- Messaggi: 10363
- Iscritto il: 07/03/2007, 15:06
- NBA Team: Olimpia Milano
- Località: Milano
- Contatta:
Re: L'angolo dell'intervista
Dopo la fantastica vittoria sui Lakers:
Bravo Marco!Bilini ha scritto:“Ci ha fatto vincere la partita e sono contentissimo per lui - ha spiegato Belinelli che ha legato tantissimo con Turkoglu e lo sostiene al 100% in un periodo di scarso rendimento -. Hedo è uno che fa vincere le partite e penso che adesso tutti l’abbiano capito. È uno che ha giocato nella Nba per dieci anni. Per lui è indifferente se lo fischiano o non lo fischiano”.
Brother Hedo ha scritto:I know I have difficulties throughout the past couple of weeks but I always keep my confidence and put those behind and try to play my game the best way I can and help myself get going and help the team to get some wins
Resistenza Datome #1
http://www.viaggiareesognare.com
http://www.viaggiareesognare.com
-
mighty
- the mirror climber
- Messaggi: 5522
- Iscritto il: 10/11/2007, 23:17
Re: L'angolo dell'intervista
Bella l'intervista del Busto.
LOL @ quando dice che non sa perchè con Boston soffrano...

LOL @ quando dice che non sa perchè con Boston soffrano...
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)