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REDDEN ha scritto: erika de nardo...omar già sono 2 anni che è fuori..

Quella storia è agghiacciante, una delle peggiori mai sentite ...

REDDEN ha scritto: è un po' una presa in giro anche questa

Sei fin troppo generoso, quel mostro doveva creparci in prigione ...

The Huge ha scritto:

REDDEN ha scritto: erika de nardo...omar già sono 2 anni che è fuori..

Quella storia è agghiacciante, una delle peggiori mai sentite ...

REDDEN ha scritto: è un po' una presa in giro anche questa

Sei fin troppo generoso, quel mostro doveva creparci in prigione ...

lei non si batte...ho letto che ha deto queste testuali parole:"mia madre mi manca DA MORIRE" ... non aggiungo nulla

Comunque tranquilli che il governo sta lavorando duramente per nuove leggi repressive.
Sono pronti a zittire addirittura wikipedia.

Crucco ricordi quella storia dei treni soppressi da queste parti. Eccoti uno dei motivi sul perchè le cose vanno male e non dipende solo da "i-soliti-napoletani-nullafacenti" o da "aziende-che-non-rendono". Di mezzo ci sono funzionari di Stato corrotti e aziende (non solo meridionali) disoneste.
L'hanno scoperto alla Procura di Firenze (non Napoli) grazie ad intercettazioni che il governo in questi momenti sta cercando di eliminare ad ogni costo.

NAPOLI - Il sospetto è pesantissimo e si racchiude in sole due parole: appalti truccati. L’ombra di una nuova tangentopoli che investe la società che gestisce il traffico ferroviario in Italia scatena un terremoto che si conclude con 16 arresti e 42 iscrizioni nel registro degli indagati.

E non è finita. Perché dal primo atto di questa indagine condotta dalla procura di Firenze spuntano nuovi filoni investigativi che investono anche la Sepsa, l’azienda campana di trasporto pubblico. L’hanno chiamata «Operazione Espresso», l’inchiesta che ora fa tremare le vene ai polsi di molti: già, perché al di là delle persone coinvolte e finite agli arresti, ieri, la sensazione che il caso possa allargarsi a macchia d’olio è nettissima.

Le ordinanze di custodia cautelare riguardano l’imprenditore Cesare Damiano, finito in carcere (ma è destinatario anche di un’ordinanza ai domiciliari, firmata da un diverso gip prima che emergessero elementi che hanno poi determinato l’aggravamento della misura); gli imprenditori Salvatore Avallone, Gennaro Caianiello, Stefano Acciaio e Gelsomina Pagano, oltre ai funzionari o dirigenti della Sepsa Sergio Gallo, Sergio Henke, Luigi Rivieccio e Raffaele Majolo.

Ai domiciliari sono finiti gli imprenditori Guglielmo e Antonio Del Vecchio e Riccardo Poggi, oltre ai funzionari di Trenitalia Tiberio Casali, Marco Mazzanti e Giovanni Mugnai. Per altri nove imprenditori è scattata la misura del «divieto temporaneo di esercitare tutte le attività inerenti uffici direttivi presso persone giuridiche ed imprese».

Perquisizioni e arresti hanno riguardato le province di Napoli, Firenze, Bari, Bologna, Perugia, Salerno, Genova e Caserta. L’inchiesta condotta dalla polizia scaturisce dalla denuncia di un imprenditore (poi indagato perché ritenuto coinvolto nei reati). Ai pm l'imprenditore, annotano gli investigatori, «che lavora da anni come fornitore nel settore ferroviario, riferiva di avere subito pressioni e veri e propri tentativi di concussione da parte del funzionario di Trenitalia commisurabili nella percentuale del 2,5% dell’importo delle gare di appalto».

Somme finalizzate a evitare problemi nel prosieguo della produzione, dopo l’aggiudicazione della gara». «Sono una escort, più mi paghi e più te ne faccio, più mi paghi e, maggiore è la prestazione». È un passaggio delle intercettazioni contenute negli atti dell’inchiesta fiorentina. La conversazione telefonica è fra due tecnici di Trenitalia e, secondo gli investigatori, conferma la corruzione.

E l’interlocutore replica: «No, io faccio una tantum, tu dare denaro e vedere cammello, pagare di più cammello e anche camminare, appena non dare più denaro, cammello smettere di camminare. Poi si ferma e aspetta l’acqua».
Mercoledì 05 Ottobre 2011 - 11:01 Ultimo aggiornamento: 12:03

mattino.it

@Raf
Realtà come al solito agghiacciante.
Ripeto però, essere indagati non vuol dire essere colpevoli. Come al solito invece in Italia appena uno è indagato diventa colpevole automaticamente a priori. Come ho detto un paio di giorni fa, la mia esperienza personale (persona a me vicina) mi fa essere molto cauto in queste cose. Chiaro, certe intercettazioni sembrano a prima vista chiarissime..

Wikipedia si ribella al bavaglio del DDL intercettazioni.
L' "enciclopedia libera" non potrebbe più essere tale, forse gli cambieranno anche il nome

Che roba, e tanto tra tutta l'indignazione generale non si farà nulla. Si lasceranno calmare le acque per poi metterlo nel deretano comunque a tutti.
Ergo se Totò Riina vede che gli viene dato del mafioso su Wikipedia, può decidere di far mettere una rettifica che dice il contrario!

E questo anche per i quotidiani, ma entro 48 ore eh? Altrimenti non è valida

Beh pero il discorso su wikipedia dovrebbe essere approfondito..io nn c trovo nulla d male..o almeno visto quanto e' conosciuta e' anche giusto che c sia un controllo quando si etichettano persone;in questo caso e' giusto che c sia un organo che vigili e questo vale anche x wikipedia che comunque e' gestita da altri uomini nn da dio in persona

IlCrucco ha scritto: Ripeto però, essere indagati non vuol dire essere colpevoli. Come al solito invece in Italia appena uno è indagato diventa colpevole automaticamente a priori.

me lo fai qualche esempio di indagato intercettato diventato automaticamente colpevole?
colpevole poi di cosa? di parlare a telefono?

di questi funzionari intercettati tempo tre giorni e nessuno si ricorderà più di loro
nel frattempo i coglioni che continueranno a prendere i treni sui quali non viene fatta manutenzione (perchè i soldi se li sono magnati chissà dove) siamo noi

la giustizia in Italia è ipergarantista e pure la gente lo è, tutto sto vittimismo è roba da terroni

P.s. il discorso di voler limitare wikipedia è scandaloso, stanno passando dal controllo totale delle TV a quello di internet, vanno fermati subito

REDDEN ha scritto:Beh pero il discorso su wikipedia dovrebbe essere approfondito..io nn c trovo nulla d male..o almeno visto quanto e' conosciuta e' anche giusto che c sia un controllo quando si etichettano persone;in questo caso e' giusto che c sia un organo che vigili e questo vale anche x wikipedia che comunque e' gestita da altri uomini nn da dio in persona

Controllo di cosa?
C'è già la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo Articolo 27 per questo.
basta andare in queste ore su wikipedia e ti spiega tutto.

Che poi ripeto, la cosa gravissima è che si estende anche a siti e quotidiani o riviste.
Roba da far accapponare la pelle.

raf ha scritto:

IlCrucco ha scritto: Ripeto però, essere indagati non vuol dire essere colpevoli. Come al solito invece in Italia appena uno è indagato diventa colpevole automaticamente a priori.

me lo fai qualche esempio di indagato intercettato diventato automaticamente colpevole?
colpevole poi di cosa? di parlare a telefono?

Raf, forse mi sono spiegato male o mi capisci male tu.
Io dico che si "diventa automaticamente colpevoli" per l'ambiente a te vicino, in ufficio, in paese, gli amici ecc.
Ripeto ancora che io una cosa così l'ho vissuta in prima persona. Ero a casa di un amico quando sono venuti i Carabinieri ad arrestarlo. Uno viene accusato e arrestato e l'opinione pubblica da subito per scontato che sia colpevole. Dopo magari è veramente colpevole, ma se non lo è (come nel caso di un mio carissimo amico) la sua vita è lo stesso distrutta o quasi, come ho già spiegato in un mio post precedente.
Cazzo, non sto difendendo nessuno, ma non puoi condannare A PRIORI qualcuno solo leggendo un estratto di intercettazione estrapolato da un discorso. Capisci?
Senza leggere le intercettazioni complete e valutare i FATTI non puoi capire veramente cosa c'è di vero.
Quando è successo al mio amico (innocente), c'era molta gente che dopo l'arresto diceva: Se lo hanno arrestato vuol dire che c'è qualcosa di vero! Io invece dico di no, aspettiamo le indagini complete come dimostrato nel mio caso. Intanto quello però è rovinato a vita.
Ripeto, io non condanno e non difendo nessuno a priori, ma bisogna partire dal principio che uno sia innocente e dimostrare il contrario e NON che uno sia colpevole e lui deve dimostrare l'innocenza.
Capisci?

Viktor ha scritto:Che poi ripeto, la cosa gravissima è che si estende anche a siti e quotidiani o riviste.
Roba da far accapponare la pelle.

Ho letto che i blog non sono compresi in questa nuova norma. Mi chiedo che senso abbia tutto ciò, uno si e l'altro no.. Secondo me poi questa norma è anticostituzionale, primo per la libertà di espressione, secondo perchè tratta in modo disuguale un sito "giornalistico" ed uno "non giornalistico".
Ad essere sincero una qualche regola di autocontrollo sulle intercettazioni forse ci vorrebbe (non questa e sicuramente non fatta dai berluscones).
Mi spiego, se un'intercettazione non è penalmente rilevante non so se debba essere resa pubblica. Il tema è veramente complesso, dove inizia l'interesse pubblico e dove finisce quello privato.. Difficile.

Guarda che il sistema della giustizia italiana funziona già cosi. Siamo tutti innocenti fino la terzo grado di giudizio, nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio.
Il problema quindi sono i cugini, gli amici del bar, i compagni del calcetto (dando per scontato che per mammà papà uno è sempre innocente), il "paese"?

Come al solito badiamo all'interesse di bottega. Che il paese Italia vada a puttane non
se ne frega più nessuno.

raf ha scritto:Come al solito badiamo all'interesse di bottega. Che il paese Italia vada a puttane non se ne frega più nessuno.

Dici scemenze, lo ha detto Minzolini ieri...

raf ha scritto:Guarda che il sistema della giustizia italiana funziona già cosi. Siamo tutti innocenti fino la terzo grado di giudizio, nessuno è colpevole fino al terzo grado di giudizio.
Il problema quindi sono i cugini, gli amici del bar, i compagni del calcetto (dando per scontato che per mammà papà uno è sempre innocente), il "paese"?

Come al solito badiamo all'interesse di bottega. Che il paese Italia vada a puttane non
se ne frega più nessuno.

Ok Raf, ci rinuncio. Vedo che pur parlando la stessa lingua non ci capiamo. Anzi, non mi capisci.

Vi scandalizzate per wikipedia, ma cosa vi aspettate da un paese che è classificato per quanto riguarda la libertà di stampa come "parzialmente libero".
In questa speciale classifica siamo al 40esimo posto dietro a paesi come il Costa Rica, Ecuador, Cile, Uruguay, Namibia, Paraguay, El Salvador, Perù, Bulgaria e Corea del Sud....

Addio a Steve Jobs, il genio della Apple.

R.I.P