Re: il Papa non va alla Sapienza dopo le proteste
Inviato: 19/01/2008, 0:24
Mi sfugge il passaggio logico in base al quale si è cominciato a discutere della dittatura dei Rettori di Roma e Padova
Siamo d'accordo sul fatto che il Rettore di Roma non era tenuto a invitare Ratzi; è stata una libera scelta che rientrava tra le sue facoltà e che non violava lo statuto dell'Ateneo, tant'è vero che nessuno glielo ha contestato. Peppino ha risposto: "Ja, vengo con piacere", ma un gruppo di docenti ha lamentato l'inopportunità dell'iniziativa con pretesti inconsistenti (Galileo etc.), mentre i soliti orfanelli di Mao e Marcuse hanno annunciato contestazioni "colorite". A parte il discorso sul diritto di parola in ogni contesto, per cui non ha senso ricordare che il papa può comunque esprimersi attraverso i giornali, le radio e le televisioni della chiesa cattolica, è una questione di mera educazione e immagine della "Sapienza": prima s'invita un tizio, poi lo si tratta come un ospite indesiderato. E' vergognoso ad una festa di compleanno, figuriamoci all'inaugurazione di un anno accademico
Risposta: "é colpa del Rettore, ha sbagliato ad invitarlo", come sostengono i prof dissidenti
L'inivito però era ormai partito, a quel punto bisognava fare buon viso a cattivo gioco, non esporre l'Università ad una figuraccia. Perché di questo si tratta: una figuraccia. I dissidenti, invece di strillare "Vade retro, Satana" a B16, avrebbero potuto esprimere il loro punto di vista laico durante la cerimonia.
Dagli studentelli non mi aspettavo questo elementare buon senso, dai docenti sì
Siamo d'accordo sul fatto che il Rettore di Roma non era tenuto a invitare Ratzi; è stata una libera scelta che rientrava tra le sue facoltà e che non violava lo statuto dell'Ateneo, tant'è vero che nessuno glielo ha contestato. Peppino ha risposto: "Ja, vengo con piacere", ma un gruppo di docenti ha lamentato l'inopportunità dell'iniziativa con pretesti inconsistenti (Galileo etc.), mentre i soliti orfanelli di Mao e Marcuse hanno annunciato contestazioni "colorite". A parte il discorso sul diritto di parola in ogni contesto, per cui non ha senso ricordare che il papa può comunque esprimersi attraverso i giornali, le radio e le televisioni della chiesa cattolica, è una questione di mera educazione e immagine della "Sapienza": prima s'invita un tizio, poi lo si tratta come un ospite indesiderato. E' vergognoso ad una festa di compleanno, figuriamoci all'inaugurazione di un anno accademico
Risposta: "é colpa del Rettore, ha sbagliato ad invitarlo", come sostengono i prof dissidenti
L'inivito però era ormai partito, a quel punto bisognava fare buon viso a cattivo gioco, non esporre l'Università ad una figuraccia. Perché di questo si tratta: una figuraccia. I dissidenti, invece di strillare "Vade retro, Satana" a B16, avrebbero potuto esprimere il loro punto di vista laico durante la cerimonia.
Dagli studentelli non mi aspettavo questo elementare buon senso, dai docenti sì