krea ha scritto:E mi dispiace, personalmente, che il Giro svaluti così gli appennini, perchè salite come Gran Sasso o Terminillo, per prestigio e tradizione, hanno poco da invidiare a Gavia o Stelvio.
Niente in contrario a valorizzare al massimo gli Appennini, ma sono montagne molto diverse e lì non è altrettanto facile mettere in fila più salite lunghe e dure, arrivo a parte. Il tipico percorso del Giro non è frutto di una congiura nordista. E' la Natura, bellezza.
krea ha scritto: I fattori di marketing e strategia sono azzeccatissimi, a mio modesto parere, poichè mi dispiacerebbe riposizionare il Giro al fine di farlo finire il 10 giugno (troppo lontano dalle ardenne e troppo vicino al Tour), tornando quindi ai primi anni 2000 quando i vari Garzelli, Cunego e Casagrande si contendevano un Giro, diciamo molto provincializzato, senza mai un campione straniero a lottare per la vittoria finale.
Di provinciale qui c'è solo l'illusione di attirare i campioni stranieri con il calendario più comodo, una bufala che sento ripetere da anni. Li attirano altre cose, moooolto più sostanziose.
E comunque, lo ribadisco, se il calendario stagionale va rivisto, non significa che debbano rimetterci l'ultima settimana del Giro e le Alpi. Il Tour regna sovrano e fa quel cazzo che gli pare, va bene, ma tu mi citi pure le Ardenne... le Ardenne! Ma che si fottano, le Ardenne.
Inanto, oltre all'ennesimo caso doping, tappone annullato. Una meraviglia, davvero