Personalmente, leggendo l'articolo di Tavcar son passato attraverso piu' di uno stato d'animo, l'uno in conflitto con l'altro:
1) che il movimento italiano sia in crisi di intelligenza, su questo sono d'accordo, ma non possiamo negare che finalmente c'e' stato un cambio generazionale alla guida della federazione, che spero possa portare qualche frutto, prima o poi.
2) Che i nostri NBA giochino per il contratto è assolutamente falso e mi fa un po' arrabbiare;
3) che i nostri NBA siano i tipici rappresentati del "negro salterino" mi fa ridere solo al pensarlo
4) che sia importante il fisico non credo si possa negare, che sia importante la tecnica nemmeno: se la tecnica va migliorata fino a fine carriera, non capisco perche' non debba valere lo stesso per il fisico... Avessero Datome, Gigli, Mancinelli lavorato sul fisico come i due NBA, oggi avremo una delle piu' potenti Nazionali a livello europeo (chi sa perche' mi viene in mente subito la Grecia).
5) Ovvio poi che se hai tecnica, fisico e non hai intelligenza e carattere, allora datti ad un altro sport. L'Italia che vinceva, spesso faceva ricorso piu' a queste ultime due caratteristiche, per sopperire le carenze a livello fisico e - in alcuni casi - tecnico. Oggi che il livello fisico e' enormemente piu' alto, nazioni senza grandi radici culturali, ma con un buon piano a livello di federazione, possono metterci in grande difficolta'.
OK, e' acqua calda, ma intanto siamo arrivati quasi alle 19!
