Fausto ha scritto:Prima dei venti minuti di Quagliarella fatico a ricordare un solo dribbling di un nostro attaccante.
io un tiro, figuriamoci..
Comunque: Diego e Trezeguet non convocati per Juve-Sturm Graz a quanto pare
Di Diego non parlo perchè ho già espresso la mia delusione in merito alla sua cessione e perchè comunque è un giocatore che - pur del tutto meritevole di un'altra occasione - non mi ha dato praticamente nulla se non qualche effimera emozione in una stagione sciagurata. Lo rimpiangeremo, credo, ma in fin dei conti è giusto accettare tutto e sperare fino al 31 agosto in un acquisto di livello.
Di David Trezeguet invece c'è molto da dire, ma cercherò si essere conciso. David è stato e sempre sarà uno dei grandi idoli della mia infanzia. Non ha mai avuto l'euforia di Nedved, la classe di Del Piero, la simpatia e la forza di Buffon, il genio di Camoranesi. Eppure David è stato per anni il leader silenzioso di un attacco ora formidabile ora più che buono, ma mai scadente. Con il francese al top la Juventus non ha mai avuto nel reparto offensivo un punto debole e non è un caso che nelle ultime due stagioni Madama, con un Trezeguet sul viale del tramonto e priva di una valida alternativa (non bastano 20 gol al palermo per valerne 170 alla Juve), abbia fatto una fatica tremenda a trovare con continuità la via della rete. David mi ha fatto arrabbiare milioni di volte, con i suoi appoggi sbagliati, con il suo pressing lento quanto inutile, con i suoi rigori scellerati, ma paragonando i grandi dispiaceri (solo Manchester in fondo) alle grandi gioie non posso che accorgermi di come io debba un grand ringraziamento a questo calciatore.
Ricordo i due gol similissimi tra loro che, prima nel 2003 e poi nel 2006, hanno tramortito il Real Madrid, per due volte incapace di uscire da Torino con lo scalpo della Signora.
Ricordo quel meraviglioso 5 maggio 2002 a Udine, quando l'Inter doveva ancora passare la metacampo che noi già eravamo avanti con una sua stoccata di testa.
Ricordo il gol del 2-0 a San Siro nel 2008, su geniale assist di Burdisso, e la vendetta servita proprio laddove due anni prima la storia aveva sancito una superiorità che nessun tribunale potrà mai cancellare.
Ricordo il gol di testa al Milan stellare di Ancelotti, su magico assist di Del Piero. Un'azione di rara bellezza che pose fine ai sogni di scudetto rossoneri.
Ricordo il tiro al volo al minuto 94 del primo derby dopo la B e la morte del Toro infilzato da un matador più spietato che mai.
Ma ricordo soprattutto ogni gol della stagione 2006-2007, la più triste della nostra storia, in cui (nonostante non fu lui a decidere di rimanere) mise presto nel cassetto il muso lungo e si impegnò dal primo all'ultimo istante, da Crotone a Leffe, per riportare la Juventus dove le compete.
Ricordo la notte di Rotterdam e quella di Berlino, delizia e croce della carriera in Nazionale di David. Anche oltre le alpi se ne stanno andando le leggende per lasciare spazio a giocatori che non sembrano poterne emulare le gesta.
Ricordo infine la tua gentilezza a Pinzolo nel firmare sul mio pallone bianconero l'ennesimo autografo della giornata. Con un sorriso. Grazie.
Sei stato tanto per questa maglia, rimarrai per sempre uno dei Campioni della mia infanzia.
Grazie di tutto. Per le gioie e per i dolori. Sono nulla in confronto al presente.
Bonne chance David!!!!