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Ma Santoro su La7 a te raf ha dato fastidio?
Ho letto su LaStampa che qualcuno che gli aveva dato un contributo ci è rimasto male

Mi da fastidio che la RAI perda una trasmissione che fa tanti ascolti. La RAI siamo noi ed è da coglioni mandarlo da un'altra parte. La mera logica d'interesse aziendale vorrebbe che si facesse di tutto per tenerlo. Mentre si è sempre fatto di tutto per mandarlo via.
Purtroppo come diceva anche sygno la RAI non è gestita secondo i propri interessi.

Per il resto se lui ritiene che vi siano le condizioni di poter fare un programma di qualità senza rotture di scatole esterne (come avviene in Rai) per me una TV vale l'altra.

raf ha scritto:La RAI siamo noi

In che senso?

ernie ball ha scritto:

raf ha scritto:La RAI siamo noi

In che senso?

in senso letterale

la RAI è la TV di Stato e lo Stato siamo noi

raf ha scritto:Mi da fastidio che la RAI perda una trasmissione che fa tanti ascolti. La RAI siamo noi ed è da coglioni mandarlo da un'altra parte. La mera logica d'interesse aziendale vorrebbe che si facesse di tutto per tenerlo. Mentre si è sempre fatto di tutto per mandarlo via.
Purtroppo come diceva anche sygno la RAI non è gestita secondo i propri interessi.

Per il resto se lui ritiene che vi siano le condizioni di poter fare un programma di qualità senza rotture di scatole esterne (come avviene in Rai) per me una TV vale l'altra.

raf ha scritto:Stato siamo noi

Ancora?

raf ha scritto:
in senso letterale

la RAI è la TV di Stato e lo Stato siamo noi

Più che altro "noi"(io per fortuna no) siamo i coglioni che finanziamo la Rai con un canone obbliagatorio,che è in tealtà una tassa per manatenere la tv pubblica,roba da terzo mondo. Tv pubblica che poi prende badilate di soldi dalla pubblicità e fa un servizio al limite del ridicolo. Non contenti,olte canone e pubblicità,prendono anche soldi direttamente dallo Stato.
Solita ladrata all'italiana........

raf ha scritto: in senso letterale

la RAI è la TV di Stato e lo Stato siamo noi

Appunto.
E' da quell'idea lì che nascono i problemi italiani, compresa la RAI.

ernie ball ha scritto:

raf ha scritto: in senso letterale

la RAI è la TV di Stato e lo Stato siamo noi

Appunto.
E' da quell'idea lì che nascono i problemi italiani, compresa la RAI.

non so come ragioni tu ma se mi capita di lavorare per lo Stato lo faccio al meglio, non lavoro per fregarlo

i problemi dell'italia nascono dal fatto che per gli italiani lo Stato (compresa la RAI) è una puttana da sfruttare e in quanto a papponi siamo pieni

dal mio punto di vista la RAI è la voce degli italiani (comprese le minoranze) e se c'è un programma che porta badilate di soldi allo Stato non lo si taglia per finti motivi ideologico-politici andando contro gli interessi dell'azienda

raf ha scritto:

ernie ball ha scritto:

raf ha scritto: in senso letterale

la RAI è la TV di Stato e lo Stato siamo noi

Appunto.
E' da quell'idea lì che nascono i problemi italiani, compresa la RAI.

non so come ragioni tu ma se mi capita di lavorare per lo Stato lo faccio al meglio, non lavoro per fregarlo

i problemi dell'italia nascono dal fatto che per gli italiani lo Stato (compresa la RAI) è una puttana da sfruttare e in quanto a papponi siamo pieni

dal mio punto di vista la RAI è la voce degli italiani (comprese le minoranze) e se c'è un programma che porta badilate di soldi allo Stato non lo si taglia per finti motivi ideologico-politici andando contro gli interessi dell'azienda

Porta cosa?? Tu credi che se la Rai guadagna soldi poi lo Stato li usa per costruire scuole o ospedali??

Porta soldi attraverso la pubblicità legata agli ascolti.

Come vengono poi usati quei soldi è un'altra cosa.

raf ha scritto:Porta soldi attraverso la pubblicità legata agli ascolti.

Come vengono poi usati quei soldi è un'altra cosa.

I soldi li porta,come ho detto tre post fa,ma li porta alla Rai,non di sicuro agli italiani,che i soldi invece li mettono a fondo perduto e per di più obbligati.
Prendere i soldi da canone più dalle tasse ed in più prenderli dalla pubblicità a casa mia(ma anche in tanti altri paesi) si chiama concorrenza sleale. La Rai fa concorrenza alle tv private ma con mezzi maggiori. In tanti paesi(qui in Spagna per esempio) la tv pubblica non può più trasmettere pubblicità e si finanzia solamente con fondi pubblici. In questo modo evidentemente devi ridimensionarti,non puoi avere millemila canali come ha la Rai(cazzo servono cosi tanti??) e diventi una tv di stato essenziale che fa quello per cui imo ha senso di esistere: informazione,dibattiti politici e sociali,in definitiva servizio pubblico. Per film,sport di massa,reality e minchiate varie ci sono le tv private.

Invece la Rai,come tu ben dici,è una enorme baldracca da dove tutti succhiano,dove entrano tantissimi soldi che non escono più e il servizio pubblico è insesitente:tg in mano ai politici ecc.
Se a te piace cosi,tienitela, ma per me è una enorme presa per il culo!!

raf ha scritto: non so come ragioni tu ma se mi capita di lavorare per lo Stato lo faccio al meglio, non lavoro per fregarlo

i problemi dell'italia nascono dal fatto che per gli italiani lo Stato (compresa la RAI) è una puttana da sfruttare e in quanto a papponi siamo pieni

dal mio punto di vista la RAI è la voce degli italiani (comprese le minoranze) e se c'è un programma che porta badilate di soldi allo Stato non lo si taglia per finti motivi ideologico-politici andando contro gli interessi dell'azienda

Mi fa piacere che tu sia carico di buona volontà se e quando ti capita di lavorare per lo Stato. Però questo non ha a che fare con la retorica del "lo Stato siamo noi".
Lo Stato è l'apparato che gestisce il potere al servizio e per conto dei cittadini, non è l'espressione viva della partecipazione collettiva alla vita pubblica. Uno Stato che possa essere efficiente e rispettoso degli individui deve essere limitato e le sue attività verificabili e correggibili.
I guai italiani nascono dalla dimensione eccessiva dello Stato e dalla sua presenza capillare (e parassitaria) in qualsiasi attività dei cittadini. La RAI, la sua inefficienza e il fatto stesso che sia sotto controllo politico sono frutto di questo tipo di cultura dello Stato.
Non so se ti rendi conto che dire "lo Stato siamo noi" è incamminarsi verso il totalitarismo.

Uno Stato che possa essere efficiente e rispettoso degli individui deve essere limitato e le sue attività verificabili e correggibili.
I guai italiani nascono dalla dimensione eccessiva dello Stato e dalla sua presenza capillare (e parassitaria) in qualsiasi attività dei cittadini. La RAI, la sua inefficienza e il fatto stesso che sia sotto controllo politico sono frutto di questo tipo di cultura dello Stato.

Questa idea di stato nn l'approvo. Capillare non vuol dire necessariamente parassitario, come le dimensioni limitate non implicano necessariamente un'efficienza o maggiore produttività.

ernie ball ha scritto:

raf ha scritto: non so come ragioni tu ma se mi capita di lavorare per lo Stato lo faccio al meglio, non lavoro per fregarlo

i problemi dell'italia nascono dal fatto che per gli italiani lo Stato (compresa la RAI) è una puttana da sfruttare e in quanto a papponi siamo pieni

dal mio punto di vista la RAI è la voce degli italiani (comprese le minoranze) e se c'è un programma che porta badilate di soldi allo Stato non lo si taglia per finti motivi ideologico-politici andando contro gli interessi dell'azienda

Mi fa piacere che tu sia carico di buona volontà se e quando ti capita di lavorare per lo Stato. Però questo non ha a che fare con la retorica del "lo Stato siamo noi".
Lo Stato è l'apparato che gestisce il potere al servizio e per conto dei cittadini, non è l'espressione viva della partecipazione collettiva alla vita pubblica. Uno Stato che possa essere efficiente e rispettoso degli individui deve essere limitato e le sue attività verificabili e correggibili.
I guai italiani nascono dalla dimensione eccessiva dello Stato e dalla sua presenza capillare (e parassitaria) in qualsiasi attività dei cittadini. La RAI, la sua inefficienza e il fatto stesso che sia sotto controllo politico sono frutto di questo tipo di cultura dello Stato.
Non so se ti rendi conto che dire "lo Stato siamo noi" è incamminarsi verso il totalitarismo.

Dal mio punto di vista è ben più preoccupante la tua definizione di Stato e le tue idee verso le "attività verificabili e correggibili".
Il voler anteporre le ideologie al bene dell'azienda e dello Stato è il vero pericolo.
Nella nostra Costituzione è ben chiara la libertà di espressione e di pensiero, quando si dice qualcosa che lede i diritti di un individuo è già previsto un potere giudiziario a tutela.

Non vedo come si possa associare il totalitarismo al voler dar voce a tutti, comprese le minoranze. Da che mondo è mondo avviene esattamente il contrario.

Che poi ci sia troppo Stato sono d'accordo, ma ce n'è troppo perchè fa comodo che sia cosi, ma quella è un'altra cosa.

Gabbo ha scritto: Questa idea di stato nn l'approvo. Capillare non vuol dire necessariamente parassitario, come le dimensioni limitate non implicano necessariamente un'efficienza o maggiore produttività.

E' possibile immaginare uno Stato ramificato fino al più piccolo dettaglio della vita dei cittadini e, tuttavia, efficiente, incorruttibile e sempre in sintonia con le esigenze i desideri degli individui.
Il problema arriva quando si scende nella realtà, ci si confronta con la storia e le vite reali.
La realtà è che le dimensioni maggiori dello Stato sono alimentate da spesa pubblica (cioè alta tassazione) e la spesa pubblica è sempre a rischio di diventare (ed è sempre, in proporzioni imprevedibilmente variabili) uno strumento di amministrazione del potere per i partiti politici, il che significa ghiotte occasioni di inefficienza, clientele, corruzione, spreco. La RAI, per esempio.

Uno stato ristretto alle attività e ai servizi che i cittadini non riescono o non possono coprire con l'iniziativa privata ha meno possibilità di errore, è più controllabile da parte dei cittadini e, nel caso in cui si dimostri inefficiente per qualche ragione, fa meno danni.

Raf, io non antepongo ideologie a nulla. Al contrario. Vai a guardare da dove discende l'idea "lo Stato siamo noi".
Posso solo consigliarti di leggere un po' di testi del pensiero liberale.