comy6 ha scritto:magician3 ha scritto:comy6 ha scritto:Come fate a criticare il Cuso? Ormai è diventato un lungo solido,l'ha confermato oggi dopo il buon lavoro nello scorso Europeo. Dietro fa il suo buon lavoro,sia sull'uomo che in aiuto. In attacco è abbastanza preciso vicino a canestro( insomma,se sull'aiuto gliela passi a 3 metri dal canestro di solito la butta dentro,cosa non scontatissima nei centri italiani degli ultimi 10 anni
) ed ai liberi ha buone percentuali. È un perfetto complemento del Mago(quando nel 2024 tornerà a giocare in Nazionale
) nel ruolo di 5 e nel frattempo sta già facendo un ottimo lavoro.
Un altro cresciuto tantissimo e che conferma il buon Europeo è Cinciarini: pulito e preciso in regia,niente palle perse,qualche bel canestro andando in proprio e la sensazione di essere un giocatore solido. Quando avremo tutti i big (anche qui nel 2024.....) sarà utilissimo nel mettere ordine senza richiedere nessun protagonismo.
Toccando ferro... I bigs li avremo tutti il prossimo anno e allora scordatelo di vedere Cusin giocare titolare al fianco del mago...
Lo starting five è questione di aritmetica: se Datome e Gallo devono giocare titolari insieme ( solo un folle non lo vorrebbe) possono giocare solo rispettivamente 3 e 4; Se il Mago finalmente ristabilito deve giocare titolare al fianco dei primi due( stesso discorso di prima) potrà giocare solo centro( come ha sempre giocato in nazionale); se Gentile dovrà giocare titolare al fianco degli altri tre ( e chi lo dubiterebbe dopo oggi?) potrà farlo solo nel post di guardia; l'unico ruolo rimasto in ballottaggio sarebbe quello di play, oggi occupato dal sempre bravo e generoso Cinciarini( cosa si è fatto oggi in campo, 36/ 37 minuti?) ma domani potrebbe essergli conteso da qualcuno altro, Mister T..di c...., chissà Mussini....
Ciò significa ai miei occhi che Belinelli e Aradori potranno essere solo sesto uomo e cambio per la guardia e ala piccola, Cusin e/o Cervi solo il cambio del Mago , ma avercene di questi problemi di abbondanza....
Sogniamo solo un istante, sempre toccando ferro: andare agli Europei con lo starting five Cinciarini, Gento, Gigi, Gallo, Mago e un secondo quintetto di quasi equivalente valore Mussini, Belinelli, Aradori, Melli, Cusin/ Cervi, significa non calare mai di ritmo , intensità e qualità di gioco nemmeno per un minuto giocato, sarebbe fantastico...
Forse mi son spiegato male ma non intendevo dire che il Cuso dev'essere il 5 titolare con il Mago da 4. Intendevo che dev'essere l'altro centro(quindi il back-up di Andrea) del roster che ,avendo caratteristiche opposte a quelle del Mago, ne fa un ottimo complemento.
Poi in determinate situazioni (tipo se affronti la Spagna che schiera i 2 Gasol contemporaneamente) puoi anche schierarli insieme,ma è logico che l'idea di base non è quella.
Sui possibili 12 dell'Euro 2015: è difficile immaginare Mussini già pronto per fare il play di riserva cosi come immaginare il Beli partendo dalla panchina.
Ad oggi i miei 12 sarebbero questi:
Cinciarini
Beli
Gallo
Datome
Mago
Hackett(ci serve e vanno ricuciti i rapporti...)
Aradori
Gentile
Melli
Cusin
Cervi
12 a scelta(Della Valle,Polonara o un terzo play come Gentile o Mussini)
Con questa squadra sulla carta solo Spagna e Francia ci sono superiori ed il podio è quasi un obbligo.
L'europeo dello scorso anno è stato di basso livello, la Spagna era nettamente superiore rispetto alle altre squadre solo che quando hai tanti campioni è difficile gestirli, ci vuole un allenatore con i controcazzi e quello dello scorso anno era un burattino. Poi erano sicuramente poco affamati dopo aver vinto quello che hanno vinto negli ultimi anni, un pò come è successo nel calcio il calo è stato fisiologico.
Se la Spagna la dai a Pianigiani vince il titolo in panciolle, la Francia era davvero poca roba, ha vinto più per demeriti altrui che per propri meriti. Ha vinto fondamentalmente perchè Parker è un mostro, uno dei pochi al mondo in grado di passare dai parquet Nba e quelli Fiba da un giorno all'altro e dominare sempre, a proprio piacimento, per il resto hanno una squadra davvero poco europea nel modo di giocare, inguardabile per certi aspetti.
Batum, tagliato dal sarto per l'Nba, in Europa fa fatica ad arrivare a 10 punti e in campo, per via delle dimensioni ridotte dello stesso, fa fatica persino a trovare le coordinate, sia in difesa sia nel tiro dalla lunga distanza, dall'angolo avrà pestato 10 volte la linea che io ricordi. Datome che fa panchina fissa in Nba in Europa domina e determina più del francese. Così come Noah, che è uno di per sé molto duttile, in area Fiba non potrà mai avere l'impatto di Bargnani che ne mette 20 quando non è in forma. Non è un caso che Andrea sia quello dei 3 NBAers originari che si è ambientato meno.
L'Italia al completo, utopia, è almeno da secondo posto dietro la Spagna, ma anche primo, in quanto coniugherebbe a differenza della Francia, quasi esclusivamente impostata sul modello americano, una discreta conoscenza del basket Nba con un ottima conoscenza della pallacanestro europea.
Melli, che a livello fisico da la paga ad Ajinca, ha una conoscienza del gioco a queste latitudini infinitamente superiore, Aradori stessa cosa se lo confrontiamo con De Colò.
Queste sono cose che possiamo e dobbiamo sfruttare, a patto ovviamente di avere una squadra per una santissima volta al completo, più facile a dirsi che a farsi.
Belinelli, ad esempio, è l'emblema di quanto lo giocare oltreoceano possa alterare certi automatismi che prima apparivano scontati. Se ripensiamo al Marco 20 enne, sbarbato, che tirava cadendo all'indietro, atletico, quello che un giorno faceva impazzire la difesa della Slovenia mentre quello dopo posterizzava Anthony in contropiede e lo confrontiamo con quello di adesso, sicuramente più maturo e intelligente nel modo di giocare, noteremo una differenza netta. Giusto la faccia da tonno insuperabile rimane immutata
Mentre prima dominava con la sua esuberanza ed imprevedibilità, adesso, per un motivo o per un altro, è perso, motivo per cui spesso lo critichiamo.
E' diventato un giocatore di sistema, che non vuol dire che sia peggiorato, semplicemente è diverso, non è più lo scorer di una volta, non gli è richiesto e proprio per questo in una partita decisiva ti fa 4/18.
Non riesce ad accettare il fatto di affidarsi a Datome o Gentile, più abituati a certi tipi di difesa, se c'è bisogno di fare punti, non è facile accettarlo per uno che di punti nelle mani ne ha sempre avuti tanti.
Va detto anche che Belinelli nel quintetto italiano è forse l'unico dai cui non possiamo prescindere, insieme al Gallo è troppo importante, per una squadra che ha problemi di circolazione della palla come la nostra, il suo pick and roll, il suo ball handling, le sue letture, i suoi tagli, perchè no i suoi blocchi, tutte quelle cose che lo hanno reso un perfetto giocatore di sistema agli Spurs. A noi serve quel Belinelli lì, gli scorer li abbiamo. Bargnani sarà sempre e solo quello, Gentile probabilmente idem, Aradori pure, Datome gioca di squadra ma anche lui ha il ventello agile nelle mani, Marco invece in una squadra simile avrebbe più senso con altri compiti, considerata anche la catastrofica situazione playmaker. Se riesce ad entrare in quest'ottica può fare la differenza.
Non puoi chiedere ad Aradori di fare qualcosa di diverso dal tirare e segnare, non puoi chiederlo a Gentile, non puoi chiedere a Cusin o Cervi di fare punti, non lo sanno fare.
Belinelli insieme a Danilo è quello più completo ed è giusto che faccia quello che serve alla squadra, quindi non segnare ventelli ma giocare di squadra come ha dimostrato di poter fare brillantemente in America.