I giocatori italiani di basket nella NBA: Andrea Bargnani, Marco Belinelli, Danilo Gallinari e Nicolò Melli...ma non solo
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boschiteo ha scritto:Ha ha ha!!
Che faccia da culo!!!
BRAVO MARCO!!
Cmq...sul fatto degli schemi...un buon allenatore sa valorizzare ogni suo giocatore e tenerlo sempre pronto!! Al contrario di zio Sam!!
senza dubbio, ma almeno quei 2 li hannolol ha scritto:boschiteo ha scritto:Ha ha ha!!
Che faccia da culo!!!
BRAVO MARCO!!
Cmq...sul fatto degli schemi...un buon allenatore sa valorizzare ogni suo giocatore e tenerlo sempre pronto!! Al contrario di zio Sam!!
Vabbè diciao pure che quello schema non è mica solo per Belinelli, ma per tutte le 75 guardie che hanno.
RafT ha scritto:senza dubbio, ma almeno quei 2 li hannolol ha scritto:boschiteo ha scritto:Ha ha ha!!
Che faccia da culo!!!
BRAVO MARCO!!
Cmq...sul fatto degli schemi...un buon allenatore sa valorizzare ogni suo giocatore e tenerlo sempre pronto!! Al contrario di zio Sam!!
Vabbè diciao pure che quello schema non è mica solo per Belinelli, ma per tutte le 75 guardie che hanno.
non dico che prima giocavano a vincere, ma che poteva capitargli per caso (ed infatti qualche vittoria qua e la frutto di serate strane al tiro capitava comunque) ora stan proprio attenti a perdere, quindi perderci contro è praticamente impossibile, a meno di far harakiri.REDDEN ha scritto:BEH RAFT io invece sono dell'idea che sono mesi che giocano a perdere altrimenti memphis non "regalava" gasol cosi'....miami perderebbe contro teramo anche...poi che dire di new york e minnesota..
è che purtroppo in america questo sistema a mio modo di vedere non funziona..cioè nel momento in cui conviene perdere significa che c'è una falla nel meccanismo.andrebbero un pochino riviste certe regole.
io non saprei perfettamente come draftare in linea generale chi ha la facoltà di draftare nelle prime 3 posizioni...beh anche se l'anno seguente le perdesse tutte a mio avviso non dovrebbe avere questa chance...diciamo per almeno 5 anni.
poi molto va a probabilità ma la percentuale delle escluse dei playoffs è sensibilimente alta e quindi sempre a loro tocca....
completamente contrario alla filosofia che anima i draft e lo sport americano in generale, non verrà mai messa in atto una cosa del genereREDDEN ha scritto:si hai anche ragione ma per principio non puo' essere a volte meglio perdere....almeno in europa ogni partita ha un suo valore..in nba senza retrocessioni è tutt'altra cosa.
io sinceramente preferisco il nostro di meccanismo..magari anche non vincendo ma vedendo partite vere..in 82 partite troppo spesso ce ne sono diverse fasulle o senza difesa,poi il draft puo' cambiarti qualcosa ma non sempre funziona(vero memphis?)..io come già detto farei scegliere tra le prime 3 a chi sta peggio ma poi per i prossimi 5 anni oltre la 10 anche se i risultati fossero scadenti ugualmente
quoto e straquoto ma ad esempio trovo fasulla la lottery draft perchè benche minime la prima esclusa dai playoffs ha le possibilità di prendere la 1°scelta..(guarda come è rimasta fregata boston e il colpaccio di portland dell' anno scorso..)..mettiamole in ordine in base alla regular season...RafT ha scritto: completamente contrario alla filosofia che anima i draft e lo sport americano in generale, non verrà mai messa in atto una cosa del genere
Comunque è vero che il meccanismo produce partite giocate a perdere "tremende" (soprattutto quando due squadre che giocano a perdere si incontrano) ma lo stesso meccanismo ha il grosso pregio di favorire una ciclicità al vertice che senza non esiste in nessun'altra parte del mondo (non solo nel basket), dove sono praticamente sempre le stesse 5/6 squadre a star al vertice (con al massimo 1 variabile, tipo il magnate che compra il chelsea e lo pusha), mentre grazie al meccanismo "no retrocessioni+draft (+salary cap)" si ha una nba in cui han vinto il titolo (parto solo dal 90) detroit-chicago-houston-san antonio-los angeles-miami, e son arrivate in finale (oltre alle squadre capaci di vincere) Portland-Phoenix-New York-Orlando-Seattle-Utah-Indiana-Philadelphia-New Jersey-Dallas-Cleveland...
in pratica si son giocate il titolo in 17 anni ben 17 squadre, più di metà delle franchigie nba..
se il prezzo è qualche partita "orrenda" in regular season io lo pago volentieri ^^
certo poi trovar come limitare anche quel problema sarebbe meglio.
Impossibile perchè a questo punto le franchigie più scadenti cercherebbero,a maggior ragione,di perdere più partite possibili per assicurarsi le scelte più alte.dejanbodiroga ha scritto: quoto e straquoto ma ad esempio trovo fasulla la lottery draft perchè benche minime la prima esclusa dai playoffs ha le possibilità di prendere la 1°scelta..(guarda come è rimasta fregata boston e il colpaccio di portland dell' anno scorso..)..mettiamole in ordine in base alla regular season...
avresti un ricambio di alto livello al vertice in questa maniera però...Bargnani is Rock ha scritto:Impossibile perchè a questo punto le franchigie più scadenti cercherebbero,a maggior ragione,di perdere più partite possibili per assicurarsi le scelte più alte.dejanbodiroga ha scritto: quoto e straquoto ma ad esempio trovo fasulla la lottery draft perchè benche minime la prima esclusa dai playoffs ha le possibilità di prendere la 1°scelta..(guarda come è rimasta fregata boston e il colpaccio di portland dell' anno scorso..)..mettiamole in ordine in base alla regular season...
Ma a farne le spese sarebbe la spettacolarità del gioco.dejanbodiroga ha scritto:avresti un ricambio di alto livello al vertice in questa maniera però...Bargnani is Rock ha scritto:Impossibile perchè a questo punto le franchigie più scadenti cercherebbero,a maggior ragione,di perdere più partite possibili per assicurarsi le scelte più alte.dejanbodiroga ha scritto: quoto e straquoto ma ad esempio trovo fasulla la lottery draft perchè benche minime la prima esclusa dai playoffs ha le possibilità di prendere la 1°scelta..(guarda come è rimasta fregata boston e il colpaccio di portland dell' anno scorso..)..mettiamole in ordine in base alla regular season...
Bargnani is Rock ha scritto:ovviamente... siamo in un paese libero