Patavino ha scritto:
Va beh Pirà vedi
complotti ovunque.. Punti di vista diversi, amen

Complotti?
Punti di vista?
A patavì, ma come stai?!
Ripijate!
Ti sto dicendo che il Barcellona è appurato che sia stato in trattamento dal dottor fuentes, lo stesso che preparava le sacche per i vari Nadal, Basso, Valverde etc.
Questo è un fatto, non è un'opinione.
Se poi non capisci perché allora la federazione spagnola non abbia fatto nulla,
beh... quello se lo chiedono tutti.
Prova a darti una risposta.
Dark Knight ha scritto:Pirata, poche balle, Felipe Melo anche se lo bombi non ti mette la palla come te la mettono Messi, Xavi e Iniesta.
Balle?
Ma che discorsi fai?
Io non metto in dubbio le doti tecniche del barcellona,
sto dicendo che sono bombati fino alla morte (che hanno anche sfiorato).
Fine della discussione, gli aspetti tecnici e tattici riguardano altro.
Viktor ha scritto:Ehm.. vorrei ricordare a tutti che anche in Italia si bombano i giocatori..
Ovunque si dopano, in qualsiasi disciplina, in qualsiasi parte del mondo.
Non è questo il punto.
Il punto è che al barcellona non si parla di flebo prima di una finale,
non si parla di 1 iniezione per recuperare da uno sforzo,
non si parla di bombe proteiche o pasticche ormonali per recuperare da un infortunio.
Si parla di doping di squadra, collettivo, ai massimi livelli, con le massime attrezzature, sotto la guida di medici specializzati, per un periodo continuato di tempo e con l'omertà e l'appoggio delle autorità.
Non è la "peretta" di Cannavaro prima della finale di Uefa con il Parma,
qua parliamo di un'intero impianto di lavaggio del sangue, arricchimento, GH etc.
E non di 1 giocatore, o di un caso isolato, vedi Zidane al mondiale 2006,
ma di un'intera squadra.
Le cose vanno sempre contestualizzate...
probabilmente questo Barcellona 15 anni fa non avrebbe fatto tutto questo scalpore.
La serie A e tutte le altre leghe andavano avanti a pasta e ormoni.
Il problema è che adesso tutti gli altri hanno messo un freno, un limite,
in Spagna invece hanno addirittura dato il via alle danze,
e questo non fa che rendere ancor meno credibile la situazione.
Sapete bene come la penso sul doping e sul mondo dello sport professionistico,
però c'è un limite oltre il quale non si può andare,
perché a rimetterci è lo sport e l'onestà.
Questo limite in questo caso è stato ampiamente superato.