Evviva!
Almeno leggerlo tutto l'articolo...
Si apprende anche che il rientro sia stato richiesto dal governo americano, preoccupato dagli attacchi speculativi contro Italia e Spagna e dalle possibili conseguenze nefaste che un tracollo finanziario nel Belpaese avrebbe potuto avere sugli istituti USA
Gli americani fanno tanto blablabla ma ovviamente non guardano in faccia a nessuno.
Ci avevano provato ad indebolirsi con il cambio dollaro-moneta cinese...poi i cinesi gli hanno fatto vedere i debiti usa che possedevano
Con noi ci guardano come gli amici de ilcrucco guardano i greci ^_^
L’ITALIA, MORGAN STANLEY E IL DERIVATO FALLIMENTARE
Ma torniamo ai 2,567 miliardi del 3 gennaio. In pratica, si è trattato di una richiesta di Morgan Stanley di chiudere una posizione su un contratto derivato sottoscritto con il governo italiano nel 1994. Ora, sappiamo che l’estinzione anticipata di un tale contratto non possa essere richiesta, a meno che non ci sia il consenso di entrambe le parti. Ma c’è un altro caso particolare, che determina la chiusura anticipata della posizione, ossia l’esistenza di una clausola rescissoria. Ed è proprio quello che sarebbe accaduto due mesi e mezzo fa. Morgan Stanley aveva titolo per chiedere un rientro dalla posizione aperta 18 anni prima, perché nel 1994 era stata sottoscritta una clausola in tal senso.
I 2,567 miliardi di perdite subite sono il frutto di una scommessa sbagliata dell’Italia. Nel 1994, il governo aveva sottoscritto un contratto di “swap” sugli interessi e che metteva al riparo il debito anche rispetto al tasso di cambio, nel timore che i tassi salissero e/o che il cambio lira/dollaro e poi euro/dollaro mutasse sfavorevolmente a noi. In questo modo, si era assicurato, puntando a “blindare” gli interessi a un certo livello, cosa che sarebbe risultata conveniente nel caso in cui gli interessi sul debito fossero cresciuti, perché lo stato vi avrebbe risparmiato.
Al contrario, però, gli interessi sono scesi sia nel corso degli anni Novanta che successivamente, specie in tempi di euro, con il risultato che lo stato italiano risultava in possesso di un contratto, che teneva gli interessi a un livello superiore a quelli attualmente corrisposti sul debito. Per la banca, invece, si è trattato di una scommessa vinta ed è chiaro che ha richiesto la chiusura dell’operazione in una fase in cui si paventava una crescita esponenziale degli interessi
Quindi praticamente se ho capito bene il governo Berlusconi aveva scommesso contro lo stato italiano.
Ci aveva perso perchè con l'euro le cose erano andate bene.
Poi ora che il vento stava girando e quindi l'italia ci avrebbe guadagnato (che statista il berlusca e che lungimiranza il governo 1994

), MorganStanley aveva anche una clausola per rientrare del debito prima che gli girasse storto?
Geniale, una scommessa che non si poteva vincere da parte dell'italia e non si poteva perdere da parte di MS.