[fagiu]

D'Ambrosio al procuratore Grasso: "Il presidente Napolitano mi prega di informarla che, secondo le notizie in possesso del Quirinale, Mancino è il cugino di Mubarak"

[IlCrucco]

L'ultima barzelletta di SB: "Mi offro di fare il ministro delle FINANZE in un governo ALFANO."
Muhahaha hahahaha hahahahaha muhahahahahahahahahahahahahahahaha.

[Viktor]

Ma si dai aiutiamole anche!

http://www.investireoggi.it/finanza/mon ... litaliana/

L’intervista rilasciata dal Ministro Fornero al Wall Street Journal si apre con considerazioni sulla Riforma del lavoro, proprio quando alla Camera è il corso il quarto voto di fiducia alla Riforma stessa “Questa riforma non è perfetta, ma è una buona riforma, specialmente per coloro che entrano nel mercato del lavoro“
“L’attitudine della gente deve cambiare; il lavoro non e’ un diritto, va guadagnato, anche con il sacrificio” ha dichiarato Elsa Fornero, Ministro del Lavoro del Governo Monti nell’intervista, aggiungendo che “Stiamo cercando di proteggere le persone non i loro posti”.

[saxblue]

La Fornero dice: "Il lavoro non e' un diritto..."

Allora abroghiamo l'art. 1 della costituzione, si', quello che recita: - L'Italia e' una Repubblica Democratica fondata sul lavoro."

Sostenitori dei tecnici, dove siete? Non rabbrividite? Se ristabilissimo la servitu' della gleba sarebbe un grosso passo avanti...

Edit: Ma la Fornero cosa intende per sacrificio... umano?

[zizzi]

La Fornero dice: "Il lavoro non e' un diritto..."

Allora abroghiamo l'art. 1 della costituzione, si', quello che recita: - L'Italia e' una Repubblica Democratica fondata sul lavoro."

Sostenitori dei tecnici, dove siete? Non rabbrividite? Se ristabilissimo la servitu' della gleba sarebbe un grosso passo avanti...

Edit: Ma la Fornero cosa intende per sacrificio... umano?

a me sinceramente la fornero sta ampiamente sta sulle palle ma secondo me questa frase è da leggere in modo diverso.

sì tutti hanno diritto ad avere un lavoro ma tutti hanno il dovere di lavorare seriamente

una persona che ha un lavoro e non fa nulla per tutte e 8 le ore (a meno che non ti ritrovi nella mia situazione dove sono effettivamente completamente scarico dal lavoro e me ne sto 8 ore a girare i pollici) non ha diritto di mantenere quel lavoro perchè non è produttivo e il datore di lavoro deve avere la possibilità di mandarlo a casa a calci in culo.

se invece una persona lavora seriamente ed è produttivo ha il diritto di mantenere il lavoro e il datore di lavoro ha il dovere di non mandarlo a casa.

il fatto è che in italia funziona al contrario...ci troviamo con gente che non fa nulla e che non può essere licenziata mentre gente che si sbatte che domani si ritrova a casa

se si facesse come ho detto poco sopra sarebbero da licenziare il 90% degli statali ma purtroppo abbiamo i nostri pseudo sindacati che non lo permettono facendo da balia agli statali e fregandosene dei dipendenti privati.......

[raf]

Il lavoro oggi è un privilegio, non è un diritto.
La Fornero ha ragione perchè illustra bene la realtà delle cose, anche quando dice che bisogna fare sacrifici.
Il discorso sugli statali ci sta ma va allargato a tante altre categorie.

[zizzi]

Il lavoro oggi è un privilegio, non è un diritto.
La Fornero ha ragione perchè illustra bene la realtà delle cose, anche quando dice che bisogna fare sacrifici.
Il discorso sugli statali ci sta ma va allargato a tante altre categorie.

il discorso sugli statali era ovviamente per prendere ad esempio il caso limite dato che nell'ambiente lavorativo sono assolutamente privilegiati e non poco

gli scansafatiche sono anche nel settore privato...come anche ci sono gli evasori, i "furbi" che fanno di tutto per fregare i clienti ecc...

[IlCrucco]

Il lavoro oggi è un privilegio, non è un diritto.
La Fornero ha ragione perchè illustra bene la realtà delle cose, anche quando dice che bisogna fare sacrifici.
Il discorso sugli statali ci sta ma va allargato a tante altre categorie.

E se allargassimo il discorso ai politici che hanno affondato l'Italia negli ultimi 30 anni?
Altro che licenziamento, un bel plotone di esecuzione..

[saxblue]

Licenziare quelli che non lavorano e' diverso dal dire: -Il lavoro non e' un diritto...-

Sei un ministro della Repubblica (non democraticamente eletto) e dovresti soppesare le parole che usi.

Ma se rileggi le sue dichiarazioni vedrai che intendeva dire proprio quello che ha detto.

Inventatevi, arrangiatevi... il che puo' andare bene per qualcuno, ma gli altri restano a fare la fame.

Mi chiedo perche' i giovani laureati italiani all'estero riescano a trovare lavoro.

Perche' i giovani imprenditori con idee ma senza soldi riescano a trovare finanziamenti.

Dire una cosa del genere a bocce ferme, vista la situazione italiana, e' come dire: - Muori, stronzo!- Oppure: -Vai a lavorare, barbone!-

E taccio sulle responsabilita' della politica.

Edit:

Aggiungo che la Fornero non ha di questi problemi... perche' la figlia l'ha imbucata all'universita'.

Posso anticipare la risposta che darebbe se venisse interrogata in merito: - Guardi, per mia figlia e' stato uno svantaggio... -

E ancora:

-La guardavano tutti con sospetto e i professori le davano meno di quel che meritava per paura di essere accusati di favoritismi...-

Elsa, ma vaffanculo...

[ernie ball]

La Fornero continua a sbagliare quasi tutto, compresa la comunicazione.
Ha ragione: il lavoro non è un diritto. Se non hai lavoro, non puoi aspettarti che te ne venga garantito uno. Ed è giusto così.
Ma è anche vero che il lavoro è un diritto nel momento in cui non ci sono motivi per cui il lavoratore debba perderlo.

La Fornero ha ragione quando dice che bisogna proteggere il lavoratore e non il posto di lavoro, ma deve anche rendersi conto di cosa dice e come lo dice.
Io, in questo momento, quando Monti va in giro a dire che "bisogna rimboccarsi le maniche" e Polillo sostiene che "bisogna lavorare di più e fare meno ferie", potrei rispondere che, siccome per la Fornero il lavoro non è un diritto, per me non è un dovere.
O le tasse, per esempio.

[fagiu]

Quando madama Fornero dice che, per lavorare, bisogna essere disposti a fare sacrifici, non significa lavorare più sodo, come pensano le anime belle, ma lavorare sotto ricatto e minaccia di licenziamento facile.

Questo è l'unico scopo della riforma Fornero, che non produrrà un solo posto in più, anzi qualcuno in meno, e nessun beneficio per l'economia del paese. Il datore di lavoro continuerà ad assumere le persone che gli servono, come ha sempre fatto e sempre farà. Solo che potrà dettare le condizioni con molta più facilità e un inevitabile peggioramento della vita dei dipendenti.

Esempio: giusto l'altro giorno, il sottosegretario Polillo ha dichiarato che gli Italiani dovrebbero rinunciare a parte del già magro salario medio o a parte delle ferie. Polillo non conta un cazzo nel governo, ma personaggi del genere vengono usati per sondare il terreno, in vista di iniziative impopolari. E ora cosa impedisce ai "padroni" di provvedere per conto loro, nello scrivere i nuovi contratti?

Buona schiavitù

[raf]

no ma attenzione che la situazione contrattuale per intere schiere di 20/30enni è già questa
sia che lavorino per imprese private sia che lavorino per lo Stato sono già ricattabili e hanno contratti firmati su carta equiparabile a quella igienica
introdurre dei peggioramenti non è facile

[fagiu]

Sì, per quelli cambia poco o niente. L'obiettivo era asservire anche i lavoratori a tempo indeterminato, chiamati quasi con disprezzo "i tutelati" dai luminari dell'economia, non solo quelli al governo (Ichino...). Ce l'avevano detto che intendevano ridurre le disparità nel mondo del lavoro, no? Il bello è che qualche precario si illudeva di guadagnarci qualcosa, anche qui dentro. Come volevasi dimostrare...

E' il trionfo della destra italiana, che non l'avrebbe mai conseguito con mezzi ordinari. Non a caso, Casini propone di continuare così anche dopo le prossime elezioni, stabilizzando lo scenario attuale che doveva essere provvisorio, d'emergenza. E naturalmente il PD è pronto ad assecondarlo, a D'Alema non pare vero

Io non credo che questo cinico baraccone potrà reggere ancora a lungo, però. Resta da vedere che succederà una volta arrivati al punto di rottura

[raf]

E' che i precari di solito 20/30enni si sono rotti di veder mangiare i soliti 40/50/60/70/80enni politici, statali o imprenditori che siano.

L'industria italiana vai a vedere è rappresentata da Finmeccanica, Eni, Fiat dove spesso trovi raccomandati, puttanelle, mantenuti dello Stato e pochi meritevoli.
Forze dell'ordine (esercito, finanza, carabinieri, polizia, guardia costiera, penitenziaria, aereonautica) idem, tanta gente che per entrare è stata raccomandata dal Milanese di turno e non fa un cazzo dalla mattina alla sera. Anzi magari di mattina si pappa lo stipendio dello Stato e la sera fa la seconda attività in nero (si vedano locali, pub e discoteche varie da chi sono gestite).
Pubblica amministrazione. Al solito tanti fancazzisti che timbrano il cartellino e vanno a fare la spesa, alla posta, a fare shopping, raccomandati (al sud come al nord) e incompetenti.
Per non parlare delle aziende che gestiscono i servizi della P.A. Sempre le stesse, sempre localizzate in precise zone d'Italia, sempre con i soliti raccomandati dai politici di turno.
E si potrebbe continuare.

Che poi se uno è raccomandato e lavora il doppio mi sta pure bene, il problema nasce nel momento in cui si è raccomandati e non si fa una mazza.

Detto questo stasera si tifa contro la Germania.

[Fausto]

Quando madama Fornero dice che, per lavorare, bisogna essere disposti a fare sacrifici, non significa lavorare più sodo, come pensano le anime belle, ma lavorare sotto ricatto e minaccia di licenziamento facile.

Questo è l'unico scopo della riforma Fornero, che non produrrà un solo posto in più, anzi qualcuno in meno, e nessun beneficio per l'economia del paese. Il datore di lavoro continuerà ad assumere le persone che gli servono, come ha sempre fatto e sempre farà. Solo che potrà dettare le condizioni con molta più facilità e un inevitabile peggioramento della vita dei dipendenti.

perfetto.