Stai calmo crucco, perché il regolamento lascia il tempo che trova in quanto per casi limite come questi si segue "la guida pratica" che recita:
"DUE CALCIATORI SI TROVANO NEL CAMPO PER DESTINAZIONE. UNO DI ESSI COMMETTE UNA IRREGOLARITA' NEI CONFRONTI DELL'ALTRO, MENTRE IL PALLONE E' IN GIUCO. COME DOVRA' REGOLARSI L'ARBITRO?"
Salvo la concessione del "vantaggio", l'arbitro dovrà interrompere il giuoco, ammonire od espellere il calciatore colpevole e quindi riprendere il giuoco con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone al momento dell'interruzione
Quindi in teoria avresti ragione ma per quanto mi ricordo a distanza di anni, questa era un interpretazione del regolamento in una situazione "statica": io e te con pallone in campo ci prendiamo a pugni nell'area per destinazione perché sei un crucco rancoroso dopo un tunnel mio andato a buon fine.
Per quanto mi ricordo, invece la direttiva era quella di concedere il calcio di rigore perché:
- il pallone è "in giuoco" quindi in campo.
- il giocatore commette un fallo nella naturale prosecuzione di un gesto atletico iniziato prevedibilmente (sicuramente) sul terreno di gioco.
Infatti se leggi sopra di parla di due giocatori che "si trovano nel campo per destinazione" prefigurando quindi una situazione, come detto
statica o
successiva al gesto atletico meritevole di fallo.
Non so se mi sono spiegato bene.
Poi magari mi sbaglio, sono anni che non frequento una sezione e già al tempo lo facevo pochissimo
