Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap. V

Unico superstite NBA, ha sfiorato con Atlanta la finale NBA nella stagione 2020/2021.
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crazycry10
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da crazycry10 »

The Huge ha scritto:Mah, più che poco coinvolto è lui che si fa vedere poco. Tocca il pallone in ogni azione, è lui che ha fatto veramente poco stanotte.

Ripeto, una partita brutta di Danilo, è stato carente anche in quelli che sono spesso i suoi punti di forza, ossia gli intangibles.

Ha preso pochi tiri (di cui 2 coppie consecutive, una all’inizio e alla fine le 2 triple andate sul ferro), difeso male ed è stato poco aggressivo.

Spero che ritorni in forma per i PO, mi spiacerebbe rivederlo in post-season con la forma dell’anno scorso.

Sul canestro di Noah, non so se sarebbe entrato senza il suo tocco il tiro del Beli, secondo me no ma non ci sono controprove. In ogni caso a norma di regolamento sembra decisamente irregolare, soprattutto per quello che è lo spirito del gioco.

Le ladrate lasciamole al topic del calcio magari ... :approved:
huge ti ripeto per me erano da annullare sia quello di koufos sia questo di noah
DavidatorXXX
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da DavidatorXXX »

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arex73
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da arex73 »

The Huge ha scritto:In ogni caso la striscia di vittoria terminerà stanotte, perché dopo un OT del genere giocare in back-to-back ad OKC è sinonimo di sconfitta sicura! :mrgreen:
Concordo e sottoscrivo soprattutto dopo un b2b e i con Thunder avvelenati dopo le due sconfitte, sul fil di lana, al Pepsi Center
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da Rickett »

Se continua cosi Chandler gli ruba il posto.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da maurom »

Rickett ha scritto:Se continua cosi Chandler gli ruba il posto.
Probabile :approved:

In questo forum c'è un equilibrio spettacolare, tre giorni fa contro Memphis se non ricordo male Chandler ha fatto pietà e Danilo ha deciso la partita nel 4° quarto, oggi Chandler è stato fantastico e Danilo un pò sottotono, fino a 5 giorni fa si parlava di Lawson leader indiscusso, faro unico della squadra, nelle ultime 2 ha fatto in totale 21 punti con 9/26 dal campo, numeroni impressionanti!!! Se va avanti così mi sa che Miller gli ruba il posto!!!

Vi da tanto fastidio vedere una squadra equilibrata dove ci sono 6/7 giocatori che a turno possono fare i protagonisti? E non una squadra che gioca tanto per giocare ma una squadra che continua a vincere e che è 46-22 nella giungla della Western Conference. In questa squadra ci sono ruoli non definiti, di più, definitissimi, l'equilibrio è stato trovato, almeno di infortuni il quintetto base è quello, le rotazioni sono quelle, poi ovvio a seconda dell'andamento del match possono variare minimamente i minutaggi ma non si scappa da questo assetto di squadra. E poi di grazia, la forza di questi Nuggets è l'imprevedibilità, il fatto che ogni sera può esserci un protagonista diverso, sono convinto che gli scouting report degli avversari siano nel panico quando si trovano di fronte Denver, allora chi marchiamo stanotte? Lawson? Gallinari? Beh Chandler ne può fare 35, però occhio a Kufous che magari ne fa 20, a cacchio ci sarebbero pure Faried e Iguodala che se non ricordo male è stato All-Star e in panchina possono uscire Brewer e Mcgee che nella serata buona tanti auguri a fermarli. In un contesto così perchè ci dovrebbe essere un giocatore da 20 punti? Per far rendere meno gli altri e perdere più partite? Il basket è UN GIOCO DI SQUADRA, le statistiche individuali si guardano quando la squadra fa schifo per pararsi il culo individualmente, l'obiettivo di un giocatore di basket (intelligente ovviamente) è vincere le partite non fare 20 punti a partita, in questi Nuggets un qualsisi giocatore che giochi per fare 20 punti a partita sarebbe dannoso perchè limiterebbe il rendimento degli altri. L'esempio è Iguodala, giocatore intelligentissimo, a Phila ha avuto stagioni da 18/19 punti a partita, quest'anno non arriva a 13. Sta facendo una stagione strepitosa, sticavoli delle cifre, senza di lui questi Nuggets perderebbero il 30% del potenziale.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da Monroe »

Analisi perfetta , come al solito Maurom :approved:
Però a mio avviso resta il fatto che Danilo abbia perso abbastanza confidenza in attacco , ora sicuramente dipenderà molto dall'infortunio e dalla condizione molto lontana dal 100 %...ma in ogni caso io non sono contento di vederlo relegato a questo ruolo di giocatore importante incompleto , di "vorrei ma non posso" , magari sara funzionale per Denver questo tipo di rotazione nell'essere protagonista da parte dei suoi giocatori nelle diverse serate , ma a me , dico la verità , delle sorti di Denver frega poco , se non di riflesso per quelle del Gallo . Sicuramente è meglio avere un giocatore che è protagonista nella franchigia del momento , piuttosto che averne uno che spara ventelli in un lottery team , questo è pacifico , però per me sarebbe decisamente meglio un giocatore assoluto protagonista , magari anche solo di una buona squadra , come era Danilo qualche settimana fa . Vi dico la verità del successo di ieri di Denver non me ne importa nulla , così come della striscia di vittorie consecutive , se questa coincide con il Danilo dell'ultimo periodo...baratterei un sacco di vittorie dei nuggets con un Danilo di nuovo sugli scudi...ha fatto una grande stagione e sarebbe un peccato "sporcarla" nel finale...ma forse sono troppo esigente io...
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Danilo Gallinari è una superstar solo nella sua testa, nella realtà è poco più di un role player NBA.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da berrydiberryville »

Rickett ha scritto:Se continua cosi Chandler gli ruba il posto.
Sarebbe un amarcord...vi ricordate questa litania in quel di NY.
Invece i 2 hanno sempre dimostrato di poter stare in campo insieme.

Per via dei problemi fisici però Chandler non è costante, anche se 2 partite oltre i 30 in breve lasso temporale anche solo l'anno scorso non le faceva, dimostrando una cescita decisa.(ha un anno in più del Gallo però mi sembra).

Inoltre Gallo gode di credito illimitato.
Oggi solo un caso.

Magician sono d'accordo sul concetto di fondo come ti ho già ammesso: però da qui alla trade ne passa!

Di certo è raro vedere il Gallo passare la palla come ieri anche nei momenti bollenti, questo lo ammetterai che è stato molto casuale.

Rimane la speranza di vederlo sempre più deciso, ma qui torniamo alla sua mancanza di atleticità, dovuta all'altezza. E al compromesso trovato a fatica di trovare un gioco mid-range affidabile.

Penso però al Dirk che magari sbagliava molti tiri, ma col proseguire delle gare alla fine i punti li metteva e anche pesanti, il Gallo sembrava aver raggiunto quel tipo di mentalità.
Secondo te perchè magician (dico a lui perchè è quello più estremista, ma anche gli altri pro gallo scorer) questa inversione a U?

mia interpretazione:
Il fatto è che dopo il mini-acciacco quella famosa affidabilità è venuta meno, e il Gallo invece di insistere alla "Dirk" preferisce, anche d'accordo con le idee di Karl che altri prendano il proscenio.

Emerge sempre più chiaramente quindi che il Gallo trova un buon tiro dalla distanza solo carburando pian piano e senza pit-stop, non ci resta che aspettarlo proprio in coincidenza con i PO.
(cosa che l'anno scorso è incisa molto, infatti non aveva recuperato del tutto, intendo sopratutto il ritmo del tiro.)

Penso di aver delineato bene la dimensione attuale del Gallo.

E noi vogliamo ancora di più! :approved:

ps leggo solo ora il tuo post maurom.

sono d'accordo ma ovviamente immagino anche tu voglia un supergallo.

però allora cosa pensi del discredito di cui gode denver fra gli addetti ai lavori?(zero rumors su espn)

è chiaro che il lavoro sul gioco di post Gallo non l'ha fatto (eppure insieme ai tagli, ieri uno bello lo ha fatto a dir il vero, era la cosa più importante da fare, lo diceva anche karl....e invece si è dedicato sopratutto al tiro).
ora se il tutto è come accaduto oggi, dobbiamo affidarci a miller(l'unico che ce l'abbia....ma attenzione a koufus)??????

sopratutto steve kerr crede che denver sarà veramente competitiva quando il gallo (lui e solo lui) metterà nel gioco quella carta decisiva.

quindi: non ci fa schifo, io almeno sopratutto in casa mi diverto un sacco....ma poi ai PO???


ps

monroe...cosa ne pensi della mia analisi sul gallo?
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da Monroe »

Bell'analisi Berry , mi trovo molto d'accordo con te sull'attuale momento del Gallo...
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da maurom »

Monroe, il tuo ragionamento da tifoso di Danilo Gallinari non coincide col ragionamento di George Karl allenatore dei Denver Nuggets. Ovvio che tutti vorremmo vedere Danilo che fa 25 ppg e Denver che vince il titolo, ma se mi dici che baratteresti tante vittorie dei Nuggets per 2/3 punti di media in più per Danilo beh mi spiace ma vai contro ogni logica del gioco e fidati la reputazione te la fai se contribuisci a far vincere una squadra o comunque a renderla rispettata nella lega, non te la fai mettendo su numeri fini a se stessi.

Berry, Danilo ha margini di miglioramento in tante cose, in primis sulla concentrazione e l'approccio alla partita aggressivo che qualche volta latita, poi sul saper sfruttare la sua stazza contro gente più piccola e infine sul finire tenendo i contatti, detto questo quando gioca convinto è già un arma fondamentale per questi Nuggets e la sua stagione si valuterà da Aprile in poi, è giunto il momento di essere determinante anche in postseason, il resto sono tutti discorsi campati in aria.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da magician 2 »

Maurom , l'America è la patria dell'individualismo, tu credi che il gioco del basket inventato in quelle terre nel 1891 da un certo professor Naismith faccia eccezione?
Certo è un sport di squadra, ma non a caso si gioca solo in cinque contro cinque su una lunghezza di campo di appena 28 metri , sarà un caso?
No, sono propio queste caratteristiche che consentono di coniugare la religione americana dell'individualismo con lo spirito di squadra, di far emergere per capirci uno o due go-to guy del gruppo intorno a cui tutti gli altri si raccolgono disciplinatamente per dare il loro contributo subordinato ai leaders.
Almeno così funziona nella patria del basket, il basket professionistico Nba in cui è inutile che ti ricordi le caratteristiche delle squadre vincenti o che perlomeno sono andate fino in fondo all'avventura playoffs da sempre con rarissime eccezzioni ( forse i Detroit pistons una decina di anni fa , non certamente quelli della fine anni 8o inizio anni 90 che avevano fior di leaders )
Ho paura che l'idea attuale di Karl, e anche la tua mi pare di capire, che una squadra senza uomini franchigia di riferimento, con la possibilità di ampia intercambiabilità tra un giocatore e l'altro,sia ugualmente vincente, rimanga una bella utopia nel contesto nba, e temo che possa infrangersi, insieme all'idea di giocare al corri e tira, davanti all'ergersi dei muri difensivi stile playoffs.
Certo il recente assemblaggio del roster dei Nuggets, l'ancora relativamente giovane età dei vari Lawson, Gallinari, Faried , Chandler etc. non permette forse ancora di definire chi debbano essere i go-to-guy della squadra.
A turno sono emersi in questo ruolo nel corso della regular season appunto i Gallo, Lawson, Faried, Chandler etc.
Io credo che però al presentarsi delle prime difficoltà degli scontri ad eliminazione diretta la scrematura alla candidatura a leader avverà in modo automatico e naturale e delle gerarchie nei ruoli tra i diversi giocatori si ristabiliranno inevitabilmente.
Sarei il primo ad essere contento di essere smentito e che quasi come un unicum si affermasse la carta vincente di un " collettivo autogestito " in quel di Denver anche nei playoffs, ma forse questo ha più probabilità di accadere nel basket fiba dalla cultura e dalla storia molto differente dal basket nba, là dove, in quest'ultimo, essere o assumersi il ruolo di leader della squadra non è un atto di egoismo o megalomania ma un sapersi prendere sulle spalle la responsabilità delle sorti della squadra , il sapersi mettere in proprio nel gioco e anche essere al servizio dei compagni: non l'una cosa in alternativa all'altra.
Questa è la storia dei giocatori vincenti nel basket americano, compresi gli europei Parker E Nowitzsky .
Felicissimo di essere smentito se accadrà qualcosa di diverso quest'anno, ma dubito.

P.S. : Berry , estremista come opinionista del basket direi proprio di no, ma è comunque interessante l'opinione di Kerr da te ripresa sulla necessità del Gallo del costruirsi un gioco spalle a canestro stile quello pressochè immarcabile di Nowitszky( il movimento di rotazione su una gamba , a " fenicottero") , anche se per ottenerlo ci vorrebbe proprio l'allenamento specifico e martellante dell'allenatore tedesco di Dirk, e non so se sia uno schema compatibile con le caratteristiche antropometriche del Gallo.
Ultima modifica di magician 2 il 19/03/2013, 23:20, modificato 1 volta in totale.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da Monroe »

maurom ha scritto:Monroe, il tuo ragionamento da tifoso di Danilo Gallinari non coincide col ragionamento di George Karl allenatore dei Denver Nuggets. Ovvio che tutti vorremmo vedere Danilo che fa 25 ppg e Denver che vince il titolo, ma se mi dici che baratteresti tante vittorie dei Nuggets per 2/3 punti di media in più per Danilo beh mi spiace ma vai contro ogni logica del gioco e fidati la reputazione te la fai se contribuisci a far vincere una squadra o comunque a renderla rispettata nella lega, non te la fai mettendo su numeri fini a se stessi .
Beh Danilo fa più o meno le stesse cose in difesa e in altre intangibles che faceva prima dell'infortunio , secondo te la sua reputazione è maggiore ora che è uno dei "tanti" ottimi giocatori dei nuggets o prima , prima della striscia di vittorie , quando comunque denver aveva un ottimo record e lui era visto come la cosa più vicina ad un uomo franchigia dei nuggets? So bene anche io che un giocatore si giudica soprattutto per l'impatto che ha nei risultati della sua squadra , non per i numeri fini a se stessi..ma secondo te , ha più impatto il danilo attuale o quello di un mesetto fa? Lascia perdere se esce il miller di turno , il chandler di turno che fa la seratona , Danilo deve essere comunque quello sempre protasgonista , quello che è immediatamente vicino all'eventuale giocatore on fire
Io sarei strafelice se Danilo riuscisse a tornare il giocatore di prima dell'infortunio , ne più ne meno , multidimenzionale come sa essere ma anche molto efficace in attacco , nel modo più continuo possibile , però ripeto forse sono troppo esigente con danilo .
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da mighty »

maurom amen kirie eleyson.
"In da hood non ne esci vivo" (cit.)
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da maurom »

magician 2 ha scritto:Maurom , l'America è la patria dell'individualismo, tu credi che il gioco del basket inventato in quelle terre nel 1891 da un certo professor Naismith faccia eccezione?
Certo è un sport di squadra, ma non a caso si gioca solo in cinque contro cinque su una lunghezza di campo di appena 28 metri , sarà un caso?
No, sono propio queste caratteristiche che consentono di coniugare la religione americana dell'individualismo con lo spirito di squadra, di far emergere per capirci uno o due go-to guy del gruppo intorno a cui tutti gli altri si raccolgono disciplinatamente per dare il loro contributo subordinato ai leaders.
Almeno così funziona nella patria del basket, il basket professionistico Nba in cui è inutile che ti ricordi le caratteristiche delle squadre vincenti o che perlomeno sono andate fino in fondo all'avventura playoffs da sempre con rarissime eccezzioni ( forse i Detroit pistons una decina di anni fa , non certamente quelli della fine anni 8o inizio anni 90 che avevano fior di leaders )
Ho paura che l'idea attuale di Karl, e anche la tua mi pare di capire, che una squadra senza uomini franchigia di riferimento, con la possibilità di ampia intercambiabilità tra un giocatore e l'altro,sia ugualmente vincente, rimanga una bella utopia nel contesto nba, e temo che possa infrangersi, insieme all'idea di giocare al corri e tira, davanti all'ergersi dei muri difensivi stile playoffs.
Certo il recente assemblaggio del roster dei Nuggets, l'ancora relativamente giovane età dei vari Lawson, Gallinari, Faried , Chandler etc. non permette forse ancora di definire chi debbano essere i go-to-guy della squadra.
A turno sono emersi in questo ruolo nel corso della regular season appunto i Gallo, Lawson, Faried, Chandler etc.
Io credo che però al presentarsi delle prime difficoltà degli scontri ad eliminazione diretta la scrematura alla candidatura a leader avverà in modo automatico e naturale e delle gerarchie nei ruoli tra i diversi giocatori si ristabiliranno inevitabilmente.
Sarei il primo ad essere contento di essere smentito e che quasi come un unicum si affermasse la carta vincente di un " collettivo autogestito " in quel di Denver anche nei playoffs, ma forse questo ha più probabilità di accadere nel basket fiba dalla cultura e dalla storia molto differente dal basket nba, là dove, in quest'ultimo, essere o assumersi il ruolo di leader della squadra non è un atto di egoismo o mega
lomania ma un sapersi prendere sulle spalle la responsabilità delle sorti della squadra , il sapersi mettere in proprio nel gioco e anche essere al servizio dei compagni: non l'una cosa in alternativa all'altra.
Questa è la storia dei giocatori vincenti nel basket americano, compresi gli europei Parker E Nowitzsky .
Felicissimo di essere smentito se accadrà qualcosa di diverso quest'anno, ma dubito.
Perfetto, quoto tutto, ed infatti penso che i Nuggets non supereranno il primo turno, ma la filosofia della franchigia e' questa e con questi uomini e' condividibilisima anche perche' denver non e' un mercato che attira i top-player. Ah, i nuggets se non ricordo male hanno avuto un giocatore faro per anni e sono usciti al primo turno per un infinita' di anni, quindi perche' non provare una via alternativa?

Monroe quando una squadra ne vince 12 di fila chi se ne frega chi e' stato piu' leader degli altri, sarebbe preoccupante se Danilo avesse toppato senza reagire in partite perse.
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da crazycry10 »

Non c'è niente da fare con miller chandler e brewer non ha un singolo tiro e dico uno! E oggi è aggressivo come approccio anche se obiettivamente è involuto offensivamente
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Re: Stagione 2012/2013 di Danilo "il Gallo" Gallinari: cap.

Messaggio da igna92 »

Ho appena acceso e non ho guardato l'inizio, quindi non so quando se li sia presi..però dal boxscore è quello che ha tirato di più di tutta la squadra :D
RafTheGame 2011 Playoff Champion :D

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