saxblue ha scritto:ernie ha scritto:Scusate, ma dov'è lo scandalo?
Monti dice semplicemente che le politiche di disciplina nel bilancio fatte solo attraverso l'aumento del gettito tramite maggiore tassazione stanno avendo un logico effetto negativo sulla domanda interna e rischiano di distruggere l'economia, se non sono integrate al più presto con riforme, in Italia e in Europa.
E' la realtà delle cose, mica il suo diabolico piano di dominio sul popolo affamato.
Su questo forum abbiamo postato nel tempo video e varie dichiarazioni sull'argomento in questione.
Mettiamole in fila:
1) La Trilateral afferma di perseguire l'integrazione europea per favorire le lobby americane.
2) Monti è stato il rappresentante per l'Europa della Trilateral.
3) Monti ha affermato che la crisi è un'occasione: la diminuzione di benessere materiale e psicologico può indurre i popoli ad accettare ulteriori cessioni di sovranità (l'integrazione europea di cui sopra).
4) Monti ha affermato che la sua politica ha distrutto la domanda interna (adesso che siamo proprio nella merda siamo pronti a cedere quello che resta della sovranità nazionale).
5) Monti dice che adesso sono necessarie riforme in Italia e in Europa (quella famosa cessione di sovranità).
La domanda (retorica) è quali interessi ha perseguito Mario Monti....
Vai al punto 1 per la risposta.
ernie ha scritto:
Sissopò, l'ESM non è altro che una garanzia finanziaria e un sistema di trasferimenti di emergenza, che deve necessariamente avere condizioni strette, altrimenti sarebbe impraticabile. E' utile anche solo perchè esiste, senza che venga per forza usato.
Anche sull'ESM si è detto parecchio: è una garanzia finanziaria, ma è concepito in modo folle.
Sapresti citarmi un caso in cui tu sappia per certo che la Trilateral abbia fatto qualcosa di losco? Perchè, a quanto posso saperne io, è solo una simpatica riunione di individui più o meno potenti, che probabilmente, più che cospirare ai danni delle ignare popolazioni mondiali, cercano il modo più sottile di farsi le scarpe l'un l'altro.
L'argomento della crisi come occasione non è usato per intendere che la crisi è uno strumento a disposizione di un manipolo di forze occulte per soggiogare le plebi e sfruttarne la selvaggia ignoranza; intende solo dire che, essendo scoppiata la crisi ed essendo chiaro che i singoli stati europei non sono in grado di affrontarla da soli, può essere un buon momento per trovare un'accelerazione, democraticamente accettata, al processo di integrazione economica e istituzionale europea.
E' un vecchio argomento, come vecchie sono molte delle idee di Monti. Di fatto, si è sbagliato, perchè, come è chiaro anche qui in Italia, ciò che si vede è una rinascita di diffidenza anti-europeista (a volte un po' inquietante) tanto nel sentimento popolare quanto nelle relazioni politiche.
Quindi, o Monti, Trilateral, Bilderberg, Club di Roma e tutti quelli che vuoi metterci hanno un piano ancora più sottile, che prevede il loro apparente fallimento, oppure non sono così potenti come vi sembrano.
Sul crollo della domanda interna, ripeto: è ovvio che l'aumento del gettito fatto solo attraverso un incremento della pressione fiscale provoca una crisi della domanda interna, perchè, semplicemente, gli individui e le imprese che stanno sul mercato italiano hanno meno soldi da spendere. La soluzione sarebbe una minore presenza dello stato nell'economia (privatizzare, vendere), che porterebbe a una razionalizzazione e poi a un abbassamento della spesa pubblica, con conseguente sollievo dei portafogli per abbassamento delle tasse. In termini molto schietti, l'alternativa è cose come Alitalia.
Monti non è stato capace di farlo e ha peggiorato la situazione con la riforma Fornero del mercato del lavoro. Ma non è che abbia avuto la precisa intenzione di affamare gli italiani per forzare una cessione di sovranità. E' stato semplicemente incapace, come tanti prima e dopo di lui. E, d'altra parte, non aveva la forza di una legittimazione democratica, perchè non era stato eletto.
La "cessione di sovranità" è discutibile. Tutti gli stati europei cedono quote di sovranità per avere vantaggi. L'Italia l'ha fatto quando è entrata nell'euro: rinunciando alla sovranità monetaria, ha avuto gli stessi tassi di interesse della Germania. Prima dell'euro, aveva tassi di interesse anche al 15%. La differenza fra Germania e Italia sta nel fatto che in Germania non hanno avuto governi ridicoli e hanno riformato ciò che li metteva in difficoltà.
In Italia, soprattutto per colpa di Berlusconi, si è principalmente scherzato col fuoco, sfruttando i bassi tassi per fare spesa inefficiente.
Risultato: la crisi degli spread del 2011/2012.
Ovviamente, un'unione solo monetaria non funziona a lungo, quindi le strade possibili sono due: o si fa esplodere l'euro e si torna agli stati ognuno per sé, oppure si aumenta e si migliora l'integrazione istituzionale, politica, fiscale.
Se si decide di tornare alle valute nazionali e di chiudere il mercato unico, bisogna saper accettare il fatto che si diventa minuscoli fino all'insignificanza, in un mondo in cui sono tornate potenze economiche come la Cina e sono scomparsi equilibri geopolitici come quelli che c'erano fino alla fine dell'URSS. Vorrebbe dire stare peggio, non stare meglio.
E questo senza contare il fatto che ci sarebbero grossi problemi tecnici per tornare alla lira: bisognerebbe farlo nel giro di qualche ora, di notte, e senza preavviso, altrimenti salterebbe il sistema bancario e scoppierebbe tutto prima ancora di partire.
A me non sembra un'opzione molto rispettosa della democrazia e del risparmio dei singoli cittadini.
L'ESM è importante perchè c'è. Non è perfetto, perchè è un parto prematuro. Ma immagina una situazione in cui uno stato europeo fortemente indebitato e con un'economia indebolita, in un'unione europea in cui ancora non c'è un sistema di trasferimenti decente, non avesse nemmeno l'opportunità di accedere all'ESM. Fallirebbe, e a soffrire di più sarebbero i cittadini meno ricchi.