Mi basta e avanza che vogliano interferire con la politica europea. Immagina una Trilateral europea che si ponesse come obbiettivo dichiarato di determinare la politica americana. A parti inverse gli americani ci avrebbero già mandato l'esercito.ernie ha scritto:
Sapresti citarmi un caso in cui tu sappia per certo che la Trilateral abbia fatto qualcosa di losco? Perchè, a quanto posso saperne io, è solo una simpatica riunione di individui più o meno potenti, che probabilmente, più che cospirare ai danni delle ignare popolazioni mondiali, cercano il modo più sottile di farsi le scarpe l'un l'altro.
Probabilmente non sono così intelligenti come si credono: la loro arroganza sconfina nella stupidità. Il potere però ce l'hanno: senza voto popolare Monti è diventato presidente del consiglio. Poi Monti è un'analfabeta politico con la comunicativa di un blocco di ghisa. Si è bruciato da solo.ernie ha scritto:
L'argomento della crisi come occasione non è usato per intendere che la crisi è uno strumento a disposizione di un manipolo di forze occulte per soggiogare le plebi e sfruttarne la selvaggia ignoranza; intende solo dire che, essendo scoppiata la crisi ed essendo chiaro che i singoli stati europei non sono in grado di affrontarla da soli, può essere un buon momento per trovare un'accelerazione, democraticamente accettata, al processo di integrazione economica e istituzionale europea.
Quindi, o Monti, Trilateral, Bilderberg, Club di Roma e tutti quelli che vuoi metterci hanno un piano ancora più sottile, che prevede il loro apparente fallimento, oppure non sono così potenti come vi sembrano.
Adesso c'è Letta (Bilderberg)...
I nostri privati mi fanno venire i brividi non meno del nostro pubblico. La questione non è tra pubblico e privato.. ma piuttosto quale privato e quale pubblico... se poi pensiamo a come facciamo le privatizzazioni in Italia (per esempio regalando le autostrade a Benetton).ernie ha scritto:
Sul crollo della domanda interna, ripeto: è ovvio che l'aumento del gettito fatto solo attraverso un incremento della pressione fiscale provoca una crisi della domanda interna, perchè, semplicemente, gli individui e le imprese che stanno sul mercato italiano hanno meno soldi da spendere. La soluzione sarebbe una minore presenza dello stato nell'economia (privatizzare, vendere), che porterebbe a una razionalizzazione e poi a un abbassamento della spesa pubblica, con conseguente sollievo dei portafogli per abbassamento delle tasse.
I vantaggi che dici ci sono stati e noi ce li siamo fumati... in compenso ci siamo trovati con una moneta troppo forte che ha impedito di esportare a noialtri che vivevamo di esportazioni... e addio crescita (perché le magagne strutturali c'erano anche prima però guarda caso crescevamo).ernie ha scritto:
La "cessione di sovranità" è discutibile. Tutti gli stati europei cedono quote di sovranità per avere vantaggi. L'Italia l'ha fatto quando è entrata nell'euro: rinunciando alla sovranità monetaria, ha avuto gli stessi tassi di interesse della Germania. Prima dell'euro, aveva tassi di interesse anche al 15%. La differenza fra Germania e Italia sta nel fatto che in Germania non hanno avuto governi ridicoli e hanno riformato ciò che li metteva in difficoltà.