max ha scritto:Mikele ha scritto:
Vedo un fenomeno che gioca in Canada (un certo DD) che arriva in NBA senza un fondamentale che sia uno!! E vien pure scelto alto!!
Difesa? Boh. Jumper? Boh. Passaggio? Cos'è? Palleggio? per favore..
Ma che cazzo ha fatto per 19 anni su un campo? Nessuno gli ha insegnato nulla di nulla?
No, non conviene e non è nemmeno necessario OGGI
Sono d'accordo con il discorso in generale, e più o meno pure con le frasi che ho quotato, nel senso che DeRozan è arrivato davvero in NBA privo di qualsiasi fondamentale, però vanno dette due cose:
- il draft non è una scienza esatta, si valutano le potenzialità, il "progetto" e a volte anche solo la taglia (Thabeet per esempio faticava persino in D-League, però è stato chiamato prima di Harden perché è alto mezzo km e qualcuno ha pensato che potesse tornare molto utile);
- nel draft di DeRozan, tolti Griffin, Curry e Harden, non vedo giocatori più forti di DeMar (e conta, a me DeRozan non piace per nulla, anche se a volte finisco a difenderlo perché obiettivamente si va giù troppo pesanti con lui).
Cioè, davanti a lui hanno scelto Thabeet, Jonny Flynn, Jordan Hill

E dietro un po' di buoni play (buoni eh? non ho detto fenomenali)
Tipo Collison, Jrue, Maynor (pre-infortunio era buono, a OKC teneva il campo benone)
O altri
Dai, la sparo grossa
Una volta in Italia venivano gli "scarti" dell'NBA
E vedevi dei giocatori della Madonna. Che ne so, Hawes (yes, lo zio) che poi in NBA ci andò e fece una buona carriera ad Atlanta.
Aveva dei fondamentali da centro che levati
Ma anche Morse, Sutter che non era da meno di Morse (solo che Sutter non lo conosce nessuno) o Oscar (che teneva il 40% da 3 se tirava da casa)
In Italia è arrivato un tal Larry Wright che veniva giudicato troppo piccolo per l'NBA (ma ci aveva giocato)
Era 1.80 più i meno, faceva i 100m in un tempo sui 10.5 mi pare (pensa che freccia), oggi giocherebbe titolare in un sacco di squadre, allora no.
In compenso qui adesso arrivan un bel po' di schifezze, così come arrivano in NBA una marea di schifezze (i 3 nominati da te ad es.)
Causa? Sparo ancora
Una volta si facevan 4 anni di università anche se si chiamvano Magic o Bird.
Ragion per cui l'allenatore aveva tutto l'interesse ad insegnargli basket (tattica e fondamentali).
Adesso no, non serve, devi prendere subito quel che ti può dare, l'anno prossimo va al draft.
Inoltre non c'è il confronto coi "più vecchi"
Se ti alleni o giochi per 2-3 anni con uno bravo dal college esci migliore, poco ma sicuro
E sei pronto
Adesso escono che n.. boh, fan cagare il più delle volte
Jennings credeva di essere un fenomeno, Gentile in Euroleague lo pancò parecchio perchè non era uper niente un fenomeno (noin lo è nemmeno adesso, figuriamoci).
Alla Bartali "Tutto sbagliato, tutto da rifare"
4 anni al college, escon TUTTI giocatori migliori, in NBA arrivan già bravi, si alza il livello, si alza anche in Europa perchè arrivano americani migliori, anche i migliori giovani euro restan qui di più ecc (se poi togliamo le 32 squadre è meglio, 24 andrebbe benissimo)
Ma conviene? Tanto gli spettaori al palazzetto ci vanno, l'abbonamento al canale cable lo fan lo stesso. E allora? Allora diamogli facce nuove anche se non valgon nulla, tanto i soldi arrivan lo stesso
E il basket va a remengo
