Forse sì, ma io in generale considero più importantante o comunque più determinante in una squadra un lungo piuttosto che una guardia/ala.trickster ha scritto: Avete ragione voi ... però Yao per me è più fondamentale di T-Mac ...
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brutus89
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Bravo, RafT, ma per te è troppo facile. Invece dell'obsoleto Triangolo, spiegaci il rivoluzionario schema "Dog Dick" (trad. "A cazzo di cane") di Sam "Smitch" Mitchell. Da mesi mi interrogo sulla sua logica intrinseca. (fagiu)
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GhostRider
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Per me è il contrario, la pedina che cambia tutto nei Rockets è Tracy. Durante l'infortunio di Yao si è preso la squadra sulle spalle, non credo che Yao abbia il carisma per fare altrettanto in caso di assenza di T-Mac. Togligli i problemi alla schiena e McGrady diventa inarrestabile.trickster ha scritto:Avete ragione voi ... però Yao per me è più fondamentale di T-Mac ...Ronco88 ha scritto:Infatti, bravo zitticazzo...zitticazzo ha scritto: beh il fatto che possa fare di più nn significa k nn sia fondamentale x i rockets.
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"cecchè dicesse degubertin nello sport si gioca per vincere"
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trickster
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brutus89
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Ragazzi stavo guardando qualche minuto fa la semifinale degli USA, non ce l'ho fatta, che partita scandalosa.
Sono troppo superiori, fare un paragone con il vero Dream Team o comunque lasciare un giudizio su questa squadra è veramente difficile.
In ogni caso alcune cose si possono tranquillamente dire, per esempio che mi sembra un roster creato molto bene, con due play fantastici come Kidd e Billups e non dimentichiamoci Williams; tiratori infallibili come Redd e Miller, anche Anthony si sta dimostrando perfetto per le regole Fiba.
Per adesso sembra una squadra unita però bisognerà vederlo nei momenti difficile se veramente lo sono.
Quindi...meglio aspettare la prossima estate...
Sono troppo superiori, fare un paragone con il vero Dream Team o comunque lasciare un giudizio su questa squadra è veramente difficile.
In ogni caso alcune cose si possono tranquillamente dire, per esempio che mi sembra un roster creato molto bene, con due play fantastici come Kidd e Billups e non dimentichiamoci Williams; tiratori infallibili come Redd e Miller, anche Anthony si sta dimostrando perfetto per le regole Fiba.
Per adesso sembra una squadra unita però bisognerà vederlo nei momenti difficile se veramente lo sono.
Quindi...meglio aspettare la prossima estate...
Bravo, RafT, ma per te è troppo facile. Invece dell'obsoleto Triangolo, spiegaci il rivoluzionario schema "Dog Dick" (trad. "A cazzo di cane") di Sam "Smitch" Mitchell. Da mesi mi interrogo sulla sua logica intrinseca. (fagiu)
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Non ho ancora visto un vero avversario per gli USA in questa competizione, e neanche l'Argentina in finale lo sarà (si è già visto nel turno preliminare) anche a causa delle assenze. Comunque Redd ha chiuso la semifinale con 7/8 dalla lunga distanza se non sbaglio...
Se Coach K dovesse insistere su questa linea, mantenendo il gruppo compatto e ben allenato penso che le prossime olimpiadi saranno, se va bene, una gara a 3, massimo 4 (USA, Grecia, Spagna e forse Argentina)...anche se onestamente credo proprio che non ci sarà storia. E' anche vero che bisognerebbe vedere questa squadra all'opera con un po' di pressione, ma non penso che gli USA faranno più errori di valutazione come erano soliti fare negli ultimi anni. Sono davvero impressionanti...
Se Coach K dovesse insistere su questa linea, mantenendo il gruppo compatto e ben allenato penso che le prossime olimpiadi saranno, se va bene, una gara a 3, massimo 4 (USA, Grecia, Spagna e forse Argentina)...anche se onestamente credo proprio che non ci sarà storia. E' anche vero che bisognerebbe vedere questa squadra all'opera con un po' di pressione, ma non penso che gli USA faranno più errori di valutazione come erano soliti fare negli ultimi anni. Sono davvero impressionanti...
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Pego
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Usa stravincono contro portorico...
ora comincio a preoccuparmi... anche se vorrei vedere un avversario con la A maiuscola...
Dream Team e Argentina
Pechino è conquistata
Gli Stati Uniti strapazzano 135-91 Portorico con un terzo periodo da favola condito da 8/8 nelle triple. I campioni olimpici, trascinati da Scola, battono 91-80 il Brasile
LAS VEGAS (Nevada, Stati Uniti), 2 settembre 2007 - Stati Uniti e Argentina staccano il biglietto per l'Olimpiade di Pechino 2008.
Stati Uniti-Portorico 135-91
Gli ultimi minuti se ne sono andati via velocemente, con il pubblico a invocare i nomi dei tre big: Kobe Bryant, LeBron James e "Melo" Anthony, in stretto ordine di popolarità, mentre loro dalla panchina si univano al coro e agli applausi. Tutto mentre le "riserve" in campo finivano di torturare Portorico, sprofondato anche a –47. Grazie a questa vittoria, gli Stati Uniti si sono qualificati per l’Olimpiade di Pechino (sono 9-0 e ora giocano la finale del torneo contro l’Argentina), ma la missione non è compiuta: "Ci siamo congratulati a vicenda, ovvio, ma la nostra lotta si concluderà soltanto il prossimo agosto con la conquista dell’oro olimpico", dice un pimpante Bryant.
Dal punteggio sembrerebbe inevitabile pensare che Portorico abbia svolto solo un ruolo di squadra materasso. Ma quando ci si trova davanti un avversario che tira con l’89% dal campo, batterlo sarebbe impresa ardua per chiunque. E comunque per buona parte del primo tempo Carlos Arroyo e compagni hanno tenuto testa a Team Usa. In avvio le due squadre si sono scambiate la leadership per ben nove volte (con 4’43” dalla fine del primo quarto la situazione era ancora 15-15) e il primo periodo è terminato sul 33-27 per gli Usa. Anche nel secondo, Portorico ha contenuto i danni, affondando solo fino a –15.
La vera svolta c’é stata in apertura del terzo quarto, quando le bocche da fuoco americane (in particolare Kobe, Melo e LeBron) hanno annichilito i portoricani. Anthony ha infilato quattro tiri da tre e la squadra in blocco ha centrato il canestro 14 volte su 16, con 8/8 nelle triple. Pazzesco. Tanto che LeBron dirà: "Davvero non credo si possa giocare meglio di quanto abbiamo fatto nel terzo periodo". E coach K tirerà in ballo anche l’Italia: "Per come abbiamo fatto il vuoto in pochi minuti, la partita mi ha ricordato quella contro l’Italia al Mondiale".
Per la cronaca, il terzo periodo finisce 43-28, con il vantaggio Usa salito a +30. L’ultimo quarto lo hanno poi giocato le cosiddette riserve e Mike Miller e Michael Redd, i cecchini della squadra, si sono divertiti a impallinare ciò che restava di Portorico. E’ stato questo il terzo più alto punteggio segnato dal Team Usa dal 1992 quando sono stati impiegati per la prima volta giocatori della Nba.
Stati Uniti: Anthony 27, Redd 23, James 19, Bryant 15, Milelr 14
Portorico: Ayuso 22, Arroyo 21, Apodaca 12, Falcon 12.
ora comincio a preoccuparmi... anche se vorrei vedere un avversario con la A maiuscola...
Dream Team e Argentina
Pechino è conquistata
Gli Stati Uniti strapazzano 135-91 Portorico con un terzo periodo da favola condito da 8/8 nelle triple. I campioni olimpici, trascinati da Scola, battono 91-80 il Brasile
LAS VEGAS (Nevada, Stati Uniti), 2 settembre 2007 - Stati Uniti e Argentina staccano il biglietto per l'Olimpiade di Pechino 2008.
Stati Uniti-Portorico 135-91
Gli ultimi minuti se ne sono andati via velocemente, con il pubblico a invocare i nomi dei tre big: Kobe Bryant, LeBron James e "Melo" Anthony, in stretto ordine di popolarità, mentre loro dalla panchina si univano al coro e agli applausi. Tutto mentre le "riserve" in campo finivano di torturare Portorico, sprofondato anche a –47. Grazie a questa vittoria, gli Stati Uniti si sono qualificati per l’Olimpiade di Pechino (sono 9-0 e ora giocano la finale del torneo contro l’Argentina), ma la missione non è compiuta: "Ci siamo congratulati a vicenda, ovvio, ma la nostra lotta si concluderà soltanto il prossimo agosto con la conquista dell’oro olimpico", dice un pimpante Bryant.
Dal punteggio sembrerebbe inevitabile pensare che Portorico abbia svolto solo un ruolo di squadra materasso. Ma quando ci si trova davanti un avversario che tira con l’89% dal campo, batterlo sarebbe impresa ardua per chiunque. E comunque per buona parte del primo tempo Carlos Arroyo e compagni hanno tenuto testa a Team Usa. In avvio le due squadre si sono scambiate la leadership per ben nove volte (con 4’43” dalla fine del primo quarto la situazione era ancora 15-15) e il primo periodo è terminato sul 33-27 per gli Usa. Anche nel secondo, Portorico ha contenuto i danni, affondando solo fino a –15.
La vera svolta c’é stata in apertura del terzo quarto, quando le bocche da fuoco americane (in particolare Kobe, Melo e LeBron) hanno annichilito i portoricani. Anthony ha infilato quattro tiri da tre e la squadra in blocco ha centrato il canestro 14 volte su 16, con 8/8 nelle triple. Pazzesco. Tanto che LeBron dirà: "Davvero non credo si possa giocare meglio di quanto abbiamo fatto nel terzo periodo". E coach K tirerà in ballo anche l’Italia: "Per come abbiamo fatto il vuoto in pochi minuti, la partita mi ha ricordato quella contro l’Italia al Mondiale".
Per la cronaca, il terzo periodo finisce 43-28, con il vantaggio Usa salito a +30. L’ultimo quarto lo hanno poi giocato le cosiddette riserve e Mike Miller e Michael Redd, i cecchini della squadra, si sono divertiti a impallinare ciò che restava di Portorico. E’ stato questo il terzo più alto punteggio segnato dal Team Usa dal 1992 quando sono stati impiegati per la prima volta giocatori della Nba.
Stati Uniti: Anthony 27, Redd 23, James 19, Bryant 15, Milelr 14
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shaka
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Altra partita impressionante, anche se come già fatto notare da molti per ora gli USA non si sono trovati davanti grandi squadroni (Argentina e Brasile sono minate dagli infortuni...), ma al di là di tutto gli USA 23/36 da tre punti... ok che Redd, Anthony e Miller avevano una prateria, ma Redd a un certo punto tirava da casa sua... 
ciao RafT
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newhead
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Avversario forte o no non è importante quando una squadra chiude una gara con l'[size=]89% al tiro[/size]...shaka ha scritto:Altra partita impressionante, anche se come già fatto notare da molti per ora gli USA non si sono trovati davanti grandi squadroni (Argentina e Brasile sono minate dagli infortuni...), ma al di là di tutto gli USA 23/36 da tre punti... ok che Redd, Anthony e Miller avevano una prateria, ma Redd a un certo punto tirava da casa sua...
Poi davanti ci vuole anche una difesa ma per tirare 8/8 da tre in un quarto (il 3°) non basta solo il puro culo...
Someday we'll look back on this and it will all seem funny...
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shaka
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Non basta sicuramente il puro culo, sicuro, ma se li lasci tirare lasciandogli 3 metri ogni volta sicuramente le medie salgono che se cerchi di contrastare il tironewhead ha scritto:Avversario forte o no non è importante quando una squadra chiude una gara con l'[size=]89% al tiro[/size]...shaka ha scritto:Altra partita impressionante, anche se come già fatto notare da molti per ora gli USA non si sono trovati davanti grandi squadroni (Argentina e Brasile sono minate dagli infortuni...), ma al di là di tutto gli USA 23/36 da tre punti... ok che Redd, Anthony e Miller avevano una prateria, ma Redd a un certo punto tirava da casa sua...
Poi davanti ci vuole anche una difesa ma per tirare 8/8 da tre in un quarto (il 3°) non basta solo il puro culo...
ciao RafT
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brutus89
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Non basta sicuramente il puro culo, sicuro, ma se li lasci tirare lasciandogli 3 metri ogni volta sicuramente le medie salgono che se cerchi di contrastare il tiro[/quote]shaka ha scritto: Poi davanti ci vuole anche una difesa ma per tirare 8/8 da tre in un quarto (il 3°) non basta solo il puro culo...
Infatti molti tiri sono stati sugli scarichi, però cazz l'89% è tantissimo!
Bravo, RafT, ma per te è troppo facile. Invece dell'obsoleto Triangolo, spiegaci il rivoluzionario schema "Dog Dick" (trad. "A cazzo di cane") di Sam "Smitch" Mitchell. Da mesi mi interrogo sulla sua logica intrinseca. (fagiu)
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ben sisko
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direi che la eccezionale difesa di portorico ha contribuito, ha permesso a due tiratori incredibili come miller e redd tiri da tre piedi per terra con tre metri di spazio....poi bravi loro a metterli.Comunque non credo che sarebbero riusciti a tenere le stesse percentuali contro grecia o spagna visto come difendono
ben sisko
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Pego
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LeBron chiude col record:
Argentina k.o. 118-81
Serata di grazie per la stella dei Cavaliers, primo americano a superare quota 30 punti (31) in un torneo di qualificazione olimpico. Non brilla Bryant. D'Antoni: "Siamo forti, ma qualche europea che ci può fermare c'è"
LAS VEGAS (Stati Uniti), 3 settembre 2007 - Neppure l'Argentina riesce a stoppare la squadra dei sogni. Non c'era riuscita nella prima sfida di questo torneo e anche nella finale resiste poco meno di tre minuti: fino al nove pari. Poi succede che James e Anthony (Bryant rimarrà un po' in ombra, solo 5 punti) più Howard fanno ammattire i campioni olimpici o quello che rimane di loro (date le assenze di Ginobili, Oberto, Nocioni e Hermann).
INIZIO, FINE - Soprattutto James, dopo aver passato le vacanze chiuso in palestra a ripulire la tecnica di tiro, piazza 3 triple su 4 tentativi e 1/1 da due che fa l'80% dal campo. Avesse tirato così per i Cavaliers in finale contro gli Spurs, forse avremmo assistito a una serie più equilibrata. L'Argentina, bombardata nel primo quarto dalla lunga distanza (7/12) ma anche da sotto canestro, subisce un parziale di 15-0 negli ultimi 3'59'' del periodo e affonda a –21. La partita praticamente finisce lì.
RISPOSTA ARGENTINA - Nel secondo e nel terzo periodo James prosegue la sua serata di grazia (19 punti a metà tempo, 100% da due, 80% da tre) e si mette in evidenza anche Howard perfetto dal campo fino al termine della partita: 20 punti, 7/7. Per l'Argentina solo Quinteros, Scola e Gutierrez riescono a cavare qualche ragno dal buco, troppo poco per sperare in una rimonta, ma almeno tamponano la falla. Così nel secondo periodo il parziale è di appena 24-20 e il passivo totale di –25 dopo essere sceso anche a –31 (lo svantaggio massimo toccherà quota -38).
LEBRON DA RECORD - Nel terzo il Dream Team difende con meno intensità, nei primi minuti si segna solo da tre (due triple per parte) e per l'Argentina nei primi 3' solo Gutierrez che infila 11 punti con tre triple. Ma poi l'andazzo è il solito, LeBron è immarcabile e implacabile. Chiude la partita con 31 punti, primato per un giocatore americano in un torneo di qualificazione olimpico (sorpassati Iverson e Anthony con 28 punti), 3/4 da 2 e 8/11 da tre (73%), ha tirato il 76% nel torneo. Pazzesco. Finisce 118-81. Stati Uniti e Argentina volano assieme all'Olimpiade di Pechino.
CONCLUSIONI - Questo Dream Team è il migliore mai schierato dal '92. Su questo nessun dubbio. Ma come dice Mike D'Antoni: "Qualche squadra che ci può fermare c'è. Forse non ogni giorno, non ogni volta che andiamo in campo. Ma dobbiamo stare attenti, perché alcuni team europei più l'Argentina, in alcune giornate di grazia, ci possono battere. Non sarà mica facile vincere l'oro".
Niente da dire... D'antoni ha detto tutto...
Argentina k.o. 118-81
Serata di grazie per la stella dei Cavaliers, primo americano a superare quota 30 punti (31) in un torneo di qualificazione olimpico. Non brilla Bryant. D'Antoni: "Siamo forti, ma qualche europea che ci può fermare c'è"
LAS VEGAS (Stati Uniti), 3 settembre 2007 - Neppure l'Argentina riesce a stoppare la squadra dei sogni. Non c'era riuscita nella prima sfida di questo torneo e anche nella finale resiste poco meno di tre minuti: fino al nove pari. Poi succede che James e Anthony (Bryant rimarrà un po' in ombra, solo 5 punti) più Howard fanno ammattire i campioni olimpici o quello che rimane di loro (date le assenze di Ginobili, Oberto, Nocioni e Hermann).
INIZIO, FINE - Soprattutto James, dopo aver passato le vacanze chiuso in palestra a ripulire la tecnica di tiro, piazza 3 triple su 4 tentativi e 1/1 da due che fa l'80% dal campo. Avesse tirato così per i Cavaliers in finale contro gli Spurs, forse avremmo assistito a una serie più equilibrata. L'Argentina, bombardata nel primo quarto dalla lunga distanza (7/12) ma anche da sotto canestro, subisce un parziale di 15-0 negli ultimi 3'59'' del periodo e affonda a –21. La partita praticamente finisce lì.
RISPOSTA ARGENTINA - Nel secondo e nel terzo periodo James prosegue la sua serata di grazia (19 punti a metà tempo, 100% da due, 80% da tre) e si mette in evidenza anche Howard perfetto dal campo fino al termine della partita: 20 punti, 7/7. Per l'Argentina solo Quinteros, Scola e Gutierrez riescono a cavare qualche ragno dal buco, troppo poco per sperare in una rimonta, ma almeno tamponano la falla. Così nel secondo periodo il parziale è di appena 24-20 e il passivo totale di –25 dopo essere sceso anche a –31 (lo svantaggio massimo toccherà quota -38).
LEBRON DA RECORD - Nel terzo il Dream Team difende con meno intensità, nei primi minuti si segna solo da tre (due triple per parte) e per l'Argentina nei primi 3' solo Gutierrez che infila 11 punti con tre triple. Ma poi l'andazzo è il solito, LeBron è immarcabile e implacabile. Chiude la partita con 31 punti, primato per un giocatore americano in un torneo di qualificazione olimpico (sorpassati Iverson e Anthony con 28 punti), 3/4 da 2 e 8/11 da tre (73%), ha tirato il 76% nel torneo. Pazzesco. Finisce 118-81. Stati Uniti e Argentina volano assieme all'Olimpiade di Pechino.
CONCLUSIONI - Questo Dream Team è il migliore mai schierato dal '92. Su questo nessun dubbio. Ma come dice Mike D'Antoni: "Qualche squadra che ci può fermare c'è. Forse non ogni giorno, non ogni volta che andiamo in campo. Ma dobbiamo stare attenti, perché alcuni team europei più l'Argentina, in alcune giornate di grazia, ci possono battere. Non sarà mica facile vincere l'oro".
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Charles
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Ho visto sia la partita contro PortoRico che quella contro l'Argentina.. Si può dire quello che si vuole, cioè che giocavano contro nessuno,senza difesa ecc ecc..Ma a me ieri sera la squadra ha veramente impressionato!!
Carmelo con regole FIBA è un fenomeno assoluto, Kidd è un play con intelligenza cestistica immensa, LeBron e Kobe non hanno bisogno di presentazioni e Dwight e/o Amare devono solo prendere rimbalzi..Poi le scelte di tiratori come Redd e Miller come "rincalzi" e la volontà di far crescere Deron sono perfette...Ah, e mancano Wade e Bosh!!
Stanno acquisendo una mentalità vincente, stanno imparando ad attaccare contro la zona (si ok, non è la zona europea), e stanno iniziando a capire l'importanza del tiro da 3...
Non v'è dubbio che questa nazionale sia la migliore mai schierata dopo il Dream Team del 92, come detto da Mike, ma secondo me non v'è dubbio neanche sul fatto che gli Usa siano strafavoriti per l'oro semplicemente perchè sono la squadra più forte al mondo!
Carmelo con regole FIBA è un fenomeno assoluto, Kidd è un play con intelligenza cestistica immensa, LeBron e Kobe non hanno bisogno di presentazioni e Dwight e/o Amare devono solo prendere rimbalzi..Poi le scelte di tiratori come Redd e Miller come "rincalzi" e la volontà di far crescere Deron sono perfette...Ah, e mancano Wade e Bosh!!
Stanno acquisendo una mentalità vincente, stanno imparando ad attaccare contro la zona (si ok, non è la zona europea), e stanno iniziando a capire l'importanza del tiro da 3...
Non v'è dubbio che questa nazionale sia la migliore mai schierata dopo il Dream Team del 92, come detto da Mike, ma secondo me non v'è dubbio neanche sul fatto che gli Usa siano strafavoriti per l'oro semplicemente perchè sono la squadra più forte al mondo!
Do you believe in miracles?? (Federico Buffa)
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stan
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Condivido tuttoCharles ha scritto:Ho visto sia la partita contro PortoRico che quella contro l'Argentina.. Si può dire quello che si vuole, cioè che giocavano contro nessuno,senza difesa ecc ecc..Ma a me ieri sera la squadra ha veramente impressionato!!
Carmelo con regole FIBA è un fenomeno assoluto, Kidd è un play con intelligenza cestistica immensa, LeBron e Kobe non hanno bisogno di presentazioni e Dwight e/o Amare devono solo prendere rimbalzi..Poi le scelte di tiratori come Redd e Miller come "rincalzi" e la volontà di far crescere Deron sono perfette...Ah, e mancano Wade e Bosh!!
Stanno acquisendo una mentalità vincente, stanno imparando ad attaccare contro la zona (si ok, non è la zona europea), e stanno iniziando a capire l'importanza del tiro da 3...
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Bravo Charles, analisi sintetica ma esauriente, ciò che hai detto dipinge perfettamente l'attitudine di questo Team USA, che coniuga finalmente concentrazione costante ed etica del lavoro al patrimonio tecnico-atletico più vasto al mondo.
Per quanto visto finora, solo una parola: UNSTOPPABLE
"Avvertivo gli occhi prendere contatto con le parole stampate sulle pagine, senza che tuttavia da esse si levasse più nessun significato. Quei segni neri apparivano del tutto fuorvianti, un'arbitraria congerie di linee e curve che non trasmetteva null'altro se non il proprio mutismo."